Il presidente della Lega Serie A, Paolo Dal Pino, risponde alle domande su un eventuale campionato a 18 squadre e sul gap tra piccole, come la Salernitana, e le grandi squadre.
Le parole di Dal Pino sulla Salernitana
Ai microfoni di Radio Anch’io Lo Sport su Radio1, il presidente della Lega Serie A, Paolo Dal Pino, torno sul tema delle piccole squadre in Serie A, come la Salernitana. Inoltre introduce il tema di un campionato con meno squadre, ipotesi realizzabile nel breve termine. Il cambiamento del calcio italiano inizierà già dal prossimo anno, con una Coppa Italia formata da meno incontri, per preservare la forma dei calciatori. Tutto questo, però, a discapito delle piccole realtà, che con questi cambiamenti avranno sempre meno spazio di espressione.
Così sulla formula di un campionato a 18 squadre:
«Quello della riduzione della Serie A a 18 è un tema discusso da tempo, molto caro a diverse società e di cui si parla anche in FIGC. Partiamo da un assunto di base: il sistema così com’è non sta più in piedi, dal 2024 avremo una nuova Champions con molte più partite, dobbiamo modificare questo calendario. Abbiamo già modificato il format della Coppa Italia per ridurre gli impegni: i calciatori non sono macchine e dobbiamo costruire qualcosa che sia funzionale rispetto al sistema complessivo. Le società stanno discutendo attorno a questo tema, se ne parlerà con la FIGC».
Presidente Lega Serie A: “Benvenuta Salernitana, complimenti”
Alla domanda sul gap tra le grandi e piccole squadre della Serie A, il presidente della Lega parla così:
«Come colmare il gap tra piccole e big con la Salernitana in Serie A? Intanto complimenti alla Salernitana, benvenuta in A. È una domanda importante, che meriterebbe molto tempo per rispondere. Da un lato abbiamo le grandi, che devono essere messe in condizione di competere a livello europeo. E dall’altro le piccole, che devono poter competere nel campionato italiano. In questi due anni abbiamo visto finalmente delle novità, quest’anno il campionato è stato combattuto a tutti i livelli fino all’ultimo».