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Giovanna Tortorella: “La Cocciaretto può essere l’erede di Schiavone e Pennetta”

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Intervista alla tennista salernitana Giovanna Tortorella, vice-presidente del Circolo Canottieri Irno e presidente dell’Unione Nazionale Veterani dello Sport della sezione di Salerno.

Intervista a Giovanna Tortorella

Giovanna Tortorella è stata, ed è tutt’ora, un volto noto del tennis italiano ed internazionale. Notorietà ottenuta grazie ad una carriera agonistica di ottimo livello. Attuale numero 2.5 della classifica di seconda categoria, la Tortorella ha vinto il titolo italiano di Serie A1 nel 1982 e ben sei titoli italiani a squadre. Inoltre, l’atleta salernitana, oltre al titolo italiano “Lady 50” nel 2012, ha ottenuto due medaglie d’argento e quattro di bronzo con la Nazionale italiana ai campionati del mondo “Over”. Attualmente, ricopre il ruolo di vice-presidente del Circolo Canottieri Irno, nonché quello di presidente dell’UNVS della sezione di Salerno.

Innanzitutto, a suo parere, Wibledon a parte, quante probabilità ci sono che i tornei del grande Slam di questa estate vengano disputati?

«La ripresa dei tornei ATP e WTA è prevista per il 3 agosto. Purtroppo, con il torneo di Wimbledon già cancellato, Parigi e Roma sono a rischio cancellazione. Se sarà possibile, saranno svolti in autunno in indoor, mentre per quanto riguarda l’US Open, forse sarà trasferito ad Indian Wells per permettere il regolare svolgimento».

Quanto può influire questa situazione sulla condizione degli atleti?

«La FIT preme affinché la ripresa dell’attività di allenamento possa ricominciare il 4 maggio. Una “pressione” che deriva dal report del politecnico di Torino che, in una scala di rischio contagio da 0 a 4, posiziona il tennis tra gli sport più sicuri con un rischio di 0,1. Un rischio praticamente nullo, specialmente mettendo in atto le precauzioni previste con spogliatoi chiusi, panchine ai lati opposti del campo, guanto per la mano non dominante, niente stretta di mano e uso frequente del gel disinfettante. La ripresa non sarà semplice soprattutto per gli atleti agonisti. Bisognerà riprendere al più presto non tanto la parte tecnica, quanto quella fisica che, nel tennis moderno, è più che mai accurata e specifica. L’unica certezza è che almeno saremo tutti “sulla stessa barca”».

Negli ultimi anni, gli appassionati al gioco del tennis sono aumentati in modo esponenziale…

«Il boom dei tesserati negli ultimi è avvenuto grazie ad un ottimo lavoro di propaganda svolto dalla Federazione. La mossa vincente è stata senza dubbio la nascita e poi lo sviluppo del canale televisivo SuperTennis, che in chiaro trasmette tennis h24 con tornei di prima fascia, senza tralasciare però l’attività agonistica italiana e dei circoli».

Dopo Francesca Schiavone e Flavia Pennetta, campionesse italiane “Slam” degli ultimi anni, chi, tra le giovani atlete emergenti e non, potrebbe emulare le loro gesta?

«Tra le tenniste italiane del momento possiamo menzionare Camila Giorgi, molto valida ma spesso infortunata, e Jasmine Paolini. Tra le atlete emergenti, chi è degna di nota è sicuramente Elisabetta Cocciaretto, diciottenne anconetana che stava facendo molto bene proprio tra la fine del 2019 e l’inizio del 2020 tanto da meritarsi la prima convocazione da titolare in Fed Cup. Siamo ancora lontani dai fasti del passato decennio, ma il lavoro paga e presto torneranno altre campionesse come sta succedendo fantasticamente in campo maschile. Colgo l’occasione per fare gli auguri ad Andrè Agassi che oggi compie 50 anni».

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Lino Grimaldi Avino
Lino Grimaldi Avino
Lino Grimaldi Avino, giornalista, editore e scrittore. Ha lavorato presso Cronache di Salerno, TuttoSalernitana, Granatissimi ed è direttore di SalernoSport24. Alla radio ha lavorato presso Radio Alfa, e attualmente conduce due programmi sportivi a RCS75 - Radio Castelluccio, Destinazione Sport e Destinazione Arechi. Ha pubblicato due libri: Angusti Corridoi (2012) con la casa editrice Ripostes, e La vita allo specchio - Introspettiva (2020) con la Saggese Editori, con prefazione dello scrittore Amleto de Silva.

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