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Iannetta: “Un nuovo allenatore per portare i Thunders ai play-off”

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Mezzo secolo su un diamante: il presidente dei Thunders Salerno, Pascale Iannetta, è l’uomo-simbolo del baseball cittadino. SalernoSport24 lo ha intervistato in esclusiva.

Intervista esclusiva al presidente dei Thunders Salerno

Un’istituzione dello sport cittadino: i Thunders Salerno del presidente Pascale Iannetta – in attività dal 1976 – tengono viva la passione per il baseball nel capoluogo, nonostante siano obbligati a giocare le loro gare interne a Caserta. Prima del debutto vittorioso con Perugia in Serie C, Iannetta ha concesso un’ampia intervista al nostro giornale.

Presidente, quando inizia la storia del baseball a Salerno?

«Dobbiamo tornare indietro fino al 1976, quando un giocatore del Fabriano si trasferì a Salerno per motivi di lavoro e aggregò intorno a sé un gruppo di pionieri – per parafrasare il titolo di un famoso articolo de «Il Mattino» – che cominciarono a imparare i movimenti grazie alle palline da tennis. La passione ha fatto il resto: qualcuno ha detto che il baseball è come una donna che si ama così tanto da non lasciarla mai più. Dopo quasi 47 anni, siamo ancora qui a divertirci, rincorrendo e battendo una palla».


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Da chi è formata la base dei praticanti?

«Siamo in pochi, purtroppo, perché si tratta di uno sport molto complesso: prima di tutto, abbiamo bisogno di due ettari di terra per realizzare un campo da baseball. E, con mio grande rammarico, non siamo ancora riusciti a dare alla città un impianto che abbia le caratteristiche di un diamante. Di conseguenza, com’è già accaduto nelle ultime due stagioni, siamo costretti a giocare a Caserta, l’unica città della regione che abbia un campo omologato dalla federazione. Per la verità, eravamo riusciti ad allestire una bella struttura al “Mary Rosy”, ma l’arrivo della Salernitana ha cambiato i nostri piani. Oltre alla prima squadra, che partecipa alla Serie C, esiste un settore giovanile che si allena al campo scuola “Maurizio Calenda” di Parco Arbostella. Buona parte dei ragazzi che giocano attualmente con la prima squadra si sono formati proprio nel nostro vivaio».

Il «batti e corri» ha un calendario molto particolare, che non sempre si concilia con le esigenze delle famiglie.

«Sì, perché la stagione del baseball comincia quando si concludono tutte le altre attività agonistiche. E non è semplice convincere i genitori che il nostro campionato inizia ad aprile e si conclude in piena estate, la stagione del riposo e delle vacanze al mare per i ragazzi. Ciononostante, ci sobbarchiamo trasferte di centinaia e centinaia di chilometri per giocare le gare di campionato, anche a livello giovanile: l’avversario più vicino si trova ad almeno 250 km da qui. Tuttavia, sentiamo di aver fatto un buon lavoro in questi anni: oltre ai Thunders, infatti, in Campania sono presenti i Seagulls Salerno di Mario Pironti, il Fisciano Baseball – che partecipa al campionato di B – e il Reggia Caserta Baseball e Softball».

Presidente, ci parli del campionato che è appena iniziato.

«Una breve premessa: i Thunders hanno disputato per tanti anni il torneo cadetto. Un impegno oneroso, perché la FIBS (Federazione italiana baseball e softball, ndr) prescrive parametri molto stringenti non solo per le dimensioni del campo, ma anche per l’illuminazione del diamante. Siamo stati inseriti nel girone umbro-campano-laziale, a cui partecipano 8 squadre. Dopo l’esordio con il Perugia Baseball (sconfitto per 16-6, ndr), troveremo sul nostro cammino società molto ben organizzate come il Progetto Teramano, il Chieti Baseball e il Montefiascone. Le vincenti di ogni girone affronteranno i play-off che assegneranno 4 promozioni in Serie B. Ricordo che, a differenza di ciò che accade nei campionati superiori, per ogni giornata di campionato si gioca un solo incontro».

L’inverno ha portato alcune novità in casa dei Thunders?

«Abbiamo ingaggiato un nuovo allenatore, l’italo-americano Frankie Russo, che aveva già collaborato con noi in passato per alcuni stage. Accanto a lui, lavoreranno gli assistenti Michelino Corbo e Pietro Iannucci, quest’ultimo impegnato anche con il vivaio. Abbiamo altresì inserito nel roster un 30enne proveniente dalla Repubblica Dominicana, con un ottimo curriculum giovanile e un buon bagaglio di esperienza che tornerà utile al gruppo. Nel nostro piccolo, vogliamo figurare bene nel campionato che è appena iniziato: partecipare ai play-off sarebbe già un grande traguardo».

Nella prossima estate, inizieranno i lavori di ristrutturazione dello stadio “Arechi”, che avranno un significativo impatto anche sugli impianti che sorgono nelle vicinanze, a cominciare dal PalaTulimieri. Quali sono le sue considerazioni al riguardo, anche alla luce delle difficoltà che potrebbero incontrare molte società che, nei fatti, rappresentano i capisaldi del movimento sportivo di base salernitano?

«Mi permetta di lanciare una proposta al presidente della Salernitana, Danilo Iervolino: in alcune interviste, egli ha dichiarato di voler dare alla città un centro sportivo allargato, che potrebbe coinvolgere anche le società di softball e football americano. Se questo obiettivo dovesse mai concretizzarsi e non restare confinato tra le buone intenzioni, i Thunders offrirebbero ben volentieri il proprio contributo alla causa, a maggior ragione perché Iervolino ha parlato a più riprese della necessità di coinvolgere in questo progetto proprio i club come il nostro. Costruire un unico impianto risponderebbe alla voglia di sport che è ben presente in città»

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Carmine Marino
Carmine Marino
Nato a Battipaglia nel 1986, dal 2004 si è occupato di cronaca, attualità, cultura e sport per «Il settimanale Unico» e «Il Quotidiano della Basilicata». Telecronista di calcio, basket, calcio a cinque e pallavolo per alcune televisioni locali del Basso Salernitano, dal 2016 è speaker di manifestazioni sportive amatoriali di atletica e ciclismo, per le quali cura anche le attività di ufficio stampa. Già collaboratore fisso del «Il Quotidiano del Sud - L'altravoce dei ventenni» e di ventiblog.com, attualmente è caporedattore di SalernoSport24 per gli sport di squadra e le discipline olimpiche. Dal 4 dicembre 2023, è iscritto all'albo dei giornalisti pubblicisti della Campania. Insegnante di italiano e storia nelle scuole superiori, ha pubblicato saggi e recensioni in volumi collettanei e su riviste di storia contemporanea. Dalla primavera del 2023 è socio della Società italiana di storia dello sport.

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