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Ventura e il legame con il pubblico: “Alcuni gesti mi fanno capire tanto”

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Nell’appuntamento mattutino della conferenza stampa, mister Ventura, sottolineando l’orario insolito della conferenza, ha risposto alle tante domande proposte in vista del derby tra Salernitana e Benevento.

Ventura: “Il pubblico è il 12° uomo e i giocatori lo sanno”

Come sempre, il derby è una partita a se. Non contano i favoriti, i giocatori di talento e le tattiche. Il derby è il derby. Una partita che vive da sola di momenti, ansie e preoccupazioni. Ma il derby è fatto anche di ‘pelle d’oca’ come ha sottolineato mister Ventura nella conferenza dell’Arechi di questa mattina. Quella sensazione da brividi, in positivo, quando si oltrepassa il tunnel dell’Arechi e ci si ritrova davanti lo spettacolo della Curva Sud.

Proprio sulla Curva Sud il mister si è voluto soffermare sottolineando l’importanza e il calore del pubblico granata che ha saputo dimostrare fiducia verso questo nuovo corso, questo nuovo progetto targato Ventura e i suoi nuovi ragazzi.

«Siamo in debito per quello che i tifosi si aspettano. Il nostro obiettivo è quello di avere sempre tifosi perché quando sono arrivato qui le prime cose che dicevo erano quelle di costruire e creare una strada di obiettivi. Il pubblico oggi ci ha gratificato in anticipo per quello che ci sta dimostrando nonostante la situazione da cui proveniamo. È evidente che all’inizio non c’era ne fiducia ne entusiasmo. Vale quello che il tifoso vede, percepisce, la pelle d’oca che riusciamo a trasmettere». Queste le parole del tecnico che ha sottolineato come l’importanza di riempire lo stadio, adesso, sia un passo mentalmente importante vista la passata stagione fatta di rabbia e disamore.

In particolare l’ex CT della Nazionale si è soffermato su un gesto, un episodio che lo ha colpito particolarmente durante le ultime uscite: «C’è stato un episodio quando Jaroszynski ha preso palla, si è girato verso la curva esultando, battendo i pugni in segno di coraggio e forza e sentendo il calore corrisposto dei tifosi. Per me questo gesto significa tanto soprattutto da un giocatore che non parla nemmeno l’italiano. Questo è il collante tra tifoseria e squadra che ci deve stare».

Particolari che fanno ben sperare, soprattutto per uno strappo che ha visto, nel tempo, mettere da parte tifoseria, società e giocatori. Un buon segnale, uno dei tanti si spera.

Per rileggere la conferenza stampa di questa mattina clicca qui.

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