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Tiziano Polenghi: “Con il Lecce l’uomo in più sarà Bocalon”

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L’ex difensore di Salernitana e Lecce, Tiziano Polenghi, racconta le emozioni di giocare con la maglia granata e vede in Riccardo Bocalon l’uomo determinante nella prossima sfida

Ha fatto parte di quella Salernitana partita da Ammazzalorso e proseguita con l’attuale tecnico granata Gregucci. Un difensore che veniva dalla serie minore ma che ha saputo, seppur per poco tempo, farsi apprezzare e apprezzare di conseguenza la città e la Salernitana. E molti ricordano ancora il suo gol sotto la sud nella vittoriosa gara contro il Genoa datata febbraio 2005. Parliamo di Tiziano Polenghi, il difensore lombardo esploso poi proprio a Lecce, prossima avversaria granata. Lo abbiamo disturbato subito dopo la partita di Coppa Italia Primavera, che ha visto vincere i suoi ragazzini nerazzurri dell’Inter.

 

Prima cosa grazie mille della disponibilità e complimenti per la vittoria dei ragazzi in Coppa… Indossare la maglia granata che esperienza è stata e cosa ricordi con più emozione?

“Grazie a voi e grazie per i complimenti. Allora, giocare nella Salernitana per me è stato un privilegio e non solo per il salto personale di categoria, venendo dalla C a Novara, ma perché Salerno è una piazza così importante che anche la serie B gli sta stretta. Merita la massima categoria per attaccamento del pubblico. Posso dire quindi che per me indossare quella maglia è stata una emozione grandissima. Come grandissima quella di segnare all’Arechi con il Genoa prima in classifica. Specialmente dopo una sconfitta a Trieste ed un periodo non brillantissimo per risultati. Era emozionante vedere tutta quella gente allo stadio ad esempio contro il Catania, l’Ascoli… il pubblico può davvero spostare gli equilibri di una gara e non solo. Non ho trovato altri posti così, dove una formazione ha dietro una città intera”.

E l’esperienza in quel di Lecce?

“Anche Lecce è una piazza importante come Salerno e con un pubblico determinate. Poi ho avuto la fortuna di vincere il campionato di serie B e poi giocare in massima serie, ricordi indelebili anche con la casacca pugliese”.

Siamo al girone di ritorno con Palermo, Brescia, lo stesso Lecce a lottare per una promozione in massima serie. Chi secondo te ha maggiori possibilità e dove può arrivare la Salernitana?

“Vedendo i valori della rosa sicuramente il Palermo ha qualcosa in più, anche per questo la vittoria della Salernitana su quel campo è stata importantissima. I granata hanno dimostrato di poter fare un ottimo campionato. Anche il Lecce gioca un ottimo calcio ed ha un ottimo allenatore e penso lotterà fino alla fine per almeno il secondo posto, così come il Brescia. La Salernitana come ti dicevo può lottare e penso che Gregucci abbia già cambiato qualcosa. Si è visto con la prima in classifica una squadra più disposta al sacrificio, a collaborare e penso abbia tutte le carte in tavola per arrivare fino alla fine dei play off. Se riuscirà poi a farsi seguire dalla città intera in modo propositivo penso sia maggiormente avvantaggiata”.

Quindi il cambio tecnico con Gregucci è stato giusto? Può essere l’uomo giusto per questa squadra e questa piazza?

“Si, Gregucci penso sia l’uomo giusto. Conosce la piazza, è stimato da essa e questo è un anello di congiunzione importante. Ha tanta esperienza sia nei nostri campionati che nel calcio estero e si è visto nel modo di improntare la partita. Ha un modo di giocare più propositivo, rischia sicuramente maggiormente ma crea anche maggio possibilità di gioco e questo è importante. La squadra era buona anche con mister Colantuono, non certo l’ultimo arrivato ma qualcosa non quadrava nel verso giusto. Il cambio tecnico molte volte fa scattare la scintilla in alcuni calciatori e serve a dare una scossa all’ambiente”.

Una rosa granata costruita per alzare il livello rispetto alle passate stagioni eppure, fino ad oggi, molti uomini che dovevano essere fondamentali non hanno dato quell’apporto sperato. È così difficile giocare a Salerno?

“Difficile giocare in piazze esigenti sicuramente ma per me è meglio giocare sotto pressione ma dove si gode che in piazze tranquille. Certo non vale per tutti, alcuni calciatori trovano difficoltà ad esprimersi serenamente in ambienti caldi. La Salernitana però ha calciatori che possono fare la differenza, qualcuno, come Di Gennaro, magari ha avuto difficoltà a calarsi in una realtà diversa anche se mi sembra che i suoi problemi siano più di natura fisica. Anche con il Pescara, nonostante il risultato, ho visto la Salernitana condurre la gara per molto tempo. Ha valori, e questi verranno fuori”.

Attualmente collaboratore di Madonna nella Primavera dell’Inter, ma il futuro?

“Ho smesso di giocare pensando da sempre di fare l’allenatore. L’esperienza con l’Inter è molto importante, collaborare con Vecchi prima e con Madonna oggi sicuramente mi farà crescere. L’Inter è una società importante, così come lo è il settore giovanile ed avere la possibilità di studiare ed avere questa opportunità servirà specialmente nel percorso che prima o poi mi porterà fra i grandi…e poi qua sono a casa, da qua sono partito come calciatore”.

Perché molti giovani talenti oggi hanno difficoltà ad inserirsi in prima squadra e quindi poter crescere ed emergere? Zaniolo resterà un caso isolato?

“Per quanto riguarda Zaniolo, che poi vedi il destino con il padre ho giocato proprio a Salerno, aveva dimostrato già le sue capacità e l’operazione che lo ha portato alla Roma è stata corretta. Spalletti voleva Nainggolan e quindi lui è stato inserito nella sua acquisizione proprio per permettersi di valorizzarsi. Poi bravo anche Di Francesco a lanciarlo nella mischia e lui a farsi trovare pronto. I giovani hanno difficoltà ad emergere è vero, spesso fanno fatica a rapportarsi con gli adulti per questo servirebbe una ulteriore categoria che li aiuti nel passaggio fra Primavera e Prima squadra. Hanno creato le seconde squadre ma è una formulazione che andrebbe rivista anche per questo vi partecipa solo la Juve”.

Per finire, Salernitana-Lecce, che partita prevedi visti anche gli ultimi risultati ottenuti?

“Lecce e Salernitana sono due squadre in salute. La squadra di Liverani gioca bene, la Salernitana sta trovando il suo gioco…sarà una bellissima partita con ambedue le formazioni che proveranno a vincere la gara. È nel prospetto futuro una partita molto importante, chiunque delle due vinca può mettere un mattone importante per la lotta alla massima serie. Sarà per questo anche una partita equilibrata e solo qualche pedina potrà fare la differenza sul risultato. Un nome? Non amo fare nomi però dico… Bocalon, ecco lui, anche non partendo titolare, penso che possa essere l’uomo in più per i granata”.

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