I ragazzi dello Scafati Basket si preparano a scendere sul parquet del PalaMangano. Ad aspettarli ci saranno gli avversari di Reggio Emilia. Diamo uno sguardo alle statistiche.
Scafati Basket, comincia il girone di ritorno
Il giorno prima della gara è sempre tempo per rileggere tutti assieme i dati statistici. Cosa divide e cosa unisce Scafati e Reggio Emilia? Scafati mantiene ancora una delle medie punti più alte a partita con i suoi 84,1 punti di media; Reggio Emilia spicca per le palle recuperate (5,1) e per una discreta difesa (nono posto). Entrambe le squadre spiccano però per una grande dote tecnica e una spiccata propensione al tiro da tre (37,6 e 37,5% di precisione).
Cosa aspettarsi da questa partita è difficile a dirlo. Durante la partita di andata la squadra aveva portato lo stesso coach Sacripanti a fare autocritica e lamentare di «qualche disattenzione e tiro sbagliato che avremmo potuto realizzare». E le statistiche parlano chiaro: la squadra gialloblù crea, ma poco. Il team dell’Agro ha, sì, una precisione del 64,5% sui tiri da due contro il 54,8% dell’avversario, ma i padroni di casa collezionano 42 punti e Scafati solo 31; sui tiri da tre punti Scafati ha una precisione del 35,7% contro il 33,3% di Reggio. La Pallacanestro Reggiana rimane sveglia per tutto il tempo di gioco portando a casa ottime statistiche difendive: 32 rimbalzi, 8 palle recuperate e ‘solo’ 11 perse. Scafati di palle perse ne ha ben 18, con il resto delle statistiche difensive inferiori all’avversario.
Oggi Scafati è una squadra totalmente diversa, a cominciare dal nuovo allenatore. Matteo Boniciolli ha cambiato volto alla squadra, rivoluzionandola ed equilibrando fase difensiva e offensiva. Inoltre, la squadra padrone di casa ha il fattore campo dalla sua. Il PalaMangano, infatti, secondo gli ultimi dati, ha un’affluenza del +41,6% rispetto all’anno scorso. Un dato da non sottovalutare.
