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Futsal Nuceria: voce alla calcettista Annalisa “Lilla” Tirozzi

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In questo campionato di calcio a 5 femminile il Futsal Nuceria militava nel torneo di Serie A2 nazionale. Le nocerine, capitanate da Carola Lamberti, sino allo stop forzato delle attività agonistiche erano posizionate in piena zona salvezza. La società rossonera, presieduta dal patron Giuseppe Dello Ioio, era inserita nel gruppo D, con Salernitana e Futsal Sarno. Abbiamo raggiunto, per una breve intervista, Annalisa Tirozzi, uno dei perni della squadra molossa. La laterale, originaria di Aversa, è al suo secondo anno con la maglia del Futsal Nuceria. In precedenza, per la calcettista nata nel luglio 1983, esperienze, tra le altre, in Serie C con Marcianise, Teverola ed Aversa.

Calcio a 5 femminile, Futsal Nuceria- l’intervista a Annalisa Tirozzi

Annalisa come ti sei avvicinata al mondo del calcio, e a quale esperienza, precedente a quelle del Nuceria, resti particolarmente legata?

Gioco a calcio, senza aver mai smesso, da quando avevo 7 anni, oggi ne ho 36. Inizialmente ero indirizzata verso il basket, sport al quale era più semplice avvicinarsi grazie a squadre e strutture già presenti. Poi, fortunatamente, ho trovato anche l’opportunità di giocare con continuità a calcio a 5.  Ho vestito la maglia della mia città Aversa, indossando quella casacca con tutto l’amore e l’orgoglio che si possa fare. L’ho sentita tanto mia come esperienza. Sono stati anni di soddisfazioni, In Serie C2 ed in C1. Un grande gruppo, o meglio una famiglia, che non dimenticherò mai. Pe permettere alla squadra di poter giocare io e un’altra compagna prendemmo in mano la società, diventando presidente e vice pur giocando ancora. Per due stagioni, prima di dover alzare a malincuore bandiera bianca, riuscimmo a portare avanti questa bella realtà. Il calcio femminile, sino a qualche anno fa, aveva un interesse diverso rispetto a quello di oggi e quindi era davvero complicato trovare qualcuno pronto a sposare questo tipo di progetto.

Sei rimasta anche questa stagione con il Futsal Nuceria. Che rapporto si è creato con l’ambiente rossonero e come è andato il vostro campionato?

Sono rimasta perché non mi sentivo di aver concluso il mio ciclo in rossonero. Devo ammettere che  calcisticamente devo molto a questo team. Mi sono trovata bene, da subito, con tutte le compagne e ho creato, con qualche difficoltà, molta affinità anche con il mister. Ho saputo pazientare, la resilienza, in questo caso, è stata decisiva.
Il campionato tutto sommato non stava andando male, a mio avviso, il girone di ritorno stava portando i frutti che noi tutte speravamo.

Come valuti questo torneo di Serie A2 nel suo complesso? Quale è stata, a tuo avviso, la squadra rivelazione in questa stagione?

In questa Serie A2 ci sono un paio di squadre molto organizzate, con calcettiste d’esperienza di un certo tipo. Tolte le primissime il livello era simile, erano gli scontri diretti a determinare l’andamento della classifica. Onestamente come squadra rivelazione direi la Salernitan. Nel girone di ritorno si notava già una netta differenza con quello di andata pur essendo un gruppo rinnovato, in pratica. L’Irpinia anche si è distinta clamorosamente per me, quindi se posso dirla tutta le campane sono state davvero uno scoglio duro per chiunque.

Come valuti invece la tua stagione? Soddisfatta della tua annata?

Premetterei che è stato un peccato aver concluso prematuramente la stagione. In particolare per tutto quello che è successo nelle settimane passate. Noi eravamo sulla “Buena onda” e avremmo sicuramente rosichiato qualche punticino in più a chi ci stava avanti. Potevamo toglierci ancora qualche soddisfazione, per dei punti persi all’andata. Sul mio di campionato non vorrei pronunciarmi, lascio giudicare agli altri. Fisicamente mi sono sentita ancora in forma ed ho lottato come un leone in ogni partita. Mi trovo in una squadra dove l’età media è di 25 anni, credo di aver retto abbastanza bene.

Sei molto legata ai colori rossoneri del Futsal Nuceria, quale momento di questa annata calcistica porterai sempre con te?

Più che un momento preciso collegato a me voglio ricordarne uno legato alla squadra. Ricorderò quando il nostro portiere, Annalisa Ianniello,  ha siglato un goal realizzato dalla sua porta. Quel tipo di giocata era stata provata e riprovata in allenamento ed ha chiuso una gara difficile e combattuta contro la Salernitana. La sfida sino a a 3 minuti  dalla fine era sul parziale di  1-0, decisa da una mia marcatura. Il 2-0 siglato da Iannello fu una vera liberazione

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Christian Vitale
Christian Vitalehttps://www.salernosport24.com/author/christian/
Christian Vitale è un giornalista pubblicista che collabora con la Redazione di SalernoSport24 dal dicembre 2019

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