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Cedric Gondo: il buon esordio e… la tanta voglia di emergere

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Cedric Gondo, la punta di scorta dei granata. Esordio stagionale per l’ex attaccante del Rieti che, insieme ad Akpa Akpro, ha dato la scossa ad un spenta Salernitana in quel di Pisa. Una prestazione che, con ogni probabilità, potrebbe aiutarlo a scalare un posto nelle gerarchie finora imposte dal tecnico Gian Piero Ventura.

Cedric Gondo… e la voglia di emergere

La calma è la virtù dei forti “, dice il famoso proverbio… e di calma, fino a questo momento, Cedric Gondo ne ha avuta da vendere. Rimasto in panchina nelle prime 9 gare di campionato, l’ex attaccante della Primavera della Fiorentina ha aspettato che arrivasse il suo momento in silenzio e, soprattutto, allenandosi con abnegazione e tanta voglia di imparare. Già, perché il buon Cedric sa benissimo di trovarsi al cospetto di un allenatore che è un qualcosa in più di un semplice tecnico. Mister Ventura, non molte settimane fa, ha elogiato l’atteggiamento adottato dal panterone ivoriano in allenamento dinanzi al gruppo, invitando tutti i calciatori della rosa a prenderlo da esempio.

Ieri sera, finalmente, il momento di Cedric Gondo è arrivato. Al minuto 73, dopo aver chiacchierato a lungo con lui su ciò che avrebbe dovuto fare in campo, mister Ventura ha deciso di gettarlo nella mischia al posto di un fumoso Maistro. Col suo ingresso e con quello di Akpa Akpro, la Salernitana si è subito risvegliata dal torpore, se non altro per la vivacità di entrambi. Nell’attacco a 3 disegnato dal tecnico in corso d’opera, l’ex Rieti si è piazzato sulla destra, nel tentativo di scardinare la difesa avversaria. Una manovra, in parte, riuscita. Con il suo dinamismo, seppur toccando pochi palloni, ha tenuto in apprensione l’intera retroguardia pisana. Si rende subito pericoloso sugli sviluppi di un calcio d’angolo, girando in torsione di testa la parabola di Lombardi, terminata di poco sopra la traversa. Successivamente, ancora di testa, non riesce ad indirizzare la palla verso la porta di Gori dopo un imperioso stacco. Tutto sommato, una prova positiva, che potrebbe mettere il difficoltà Ventura nelle nelle scelte di formazione per le prossime gare.

Un giovane da gestire al meglio

Guai, però, a mettere pressione ad un ragazzo di 22 anni, alla seconda stagione tra i cadetti dopo la negativa esperienza alla Ternana, culminata con la retrocessione degli umbri. La strada da fare è ancora lunga e il cammino è appena cominciato. Dovrà dimostrare, di partita in partita, di meritare lo spazio che, finora, non gli è stato concesso, probabilmente, a ragion veduta. Un tecnico di comprovata esperienza come Gian Piero Ventura sa benissimo che la giovane età può rivelarsi un’arma a doppio taglio, e il rischio di bruciarlo resta sempre alto. Intanto, i tifosi attendono fiduciosi il suo impiego dal 1′ minuto che, magari, potrebbe arrivare a stretto giro di posta.

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Lino Grimaldi Avino
Lino Grimaldi Avino
Lino Grimaldi Avino, giornalista, editore e scrittore. Ha lavorato presso Cronache di Salerno, TuttoSalernitana, Granatissimi ed è direttore di SalernoSport24. Alla radio ha lavorato presso Radio Alfa, e attualmente conduce due programmi sportivi a RCS75 - Radio Castelluccio, Destinazione Sport e Destinazione Arechi. Ha pubblicato due libri: Angusti Corridoi (2012) con la casa editrice Ripostes, e La vita allo specchio - Introspettiva (2020) con la Saggese Editori, con prefazione dello scrittore Amleto de Silva.

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