La partita tra Udinese e Roma, valida per la 32ª giornata di campionato di Serie A, è stata sospesa a pochi minuti dal termine, a causa del malore accusato da N’Dicka.
Serie A, sospesa Udinese-Roma
La gara del “Bluenergy Stadium” è stata sospesa al minuto 74, in seguito al malore accusato dal difensore della Roma Evan N’Dicka. Quest’ultimo è stato accompagnato fuori dal campo in barella dopo essersi accasciato al suolo ed aver tenuto lo stadio con il fiato sospeso per qualche minuto. Fortunatamente, il ragazzo era cosciente al momento del trasporto in ospedale ed ha tranquillizzato tutti alzando il pollice mentre era in barella.
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Le parole di De Rossi
Filtra un cauto ottimismo sulle condizioni di N’Dicka, che non dovrebbe essere in pericolo. A conferma di ciò, Daniele De Rossi, uscendo dagli spogliatoi, con poche parole ha rassicurato tutti: «Sta bene, sta bene», ha esclamato il tecnico della Roma. Tuttavia, dai primi accertamenti, pare che possa trattarsi di un infarto.
Il messaggio della Salernitana
Anche la Salernitana si è unita agli incoraggiamenti per N’Dicka, che al momento si trova in ospedale, ma non è in pericolo di vita.
Forza Evan! 💪🏻 #macteanimo https://t.co/bw4F2kQFH6
— US Salernitana 1919 (@OfficialUSS1919) April 14, 2024
Il comunicato della Roma
«In seguito a un dolore acuto precordiale e alterazioni aspecifiche all’elettrocardiogramma effettuato in sala di prima urgenza allo stadio il giocatore Evan Ndicka e’ stato ricoverato presso l’Ospedale Santa Maria della misericordia di Udine.
Sono stati effettuati controlli cardiologici di primo e secondo livello risultati negativi per patologia cardiaca.
Alla luce degli ultimi esami effettuati in mattinata il quadro clinico è compatibile per trauma toracico con minimo pneumotorace sinistro.
Il calciatore è stato dimesso ed effettuerà ulteriori controlli a Roma.
L’AS Roma vuole ringraziare per la grande professionalità e disponibilità la società Udinese Calcio, l’arbitro il sig. Pairetto, il pubblico presente allo stadio di Udine e il personale medico e sanitario dell’ospedale Santa Maria della Misericordia di Udine.
Tutti insieme, in quei minuti concitati e di apprensione, abbiamo dimostrato i valori dello sport e messo al primo posto la salvaguardia della vita».