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Sassuolo-Salernitana, le pagelle dei granata: Ochoa monumentale. Disastro Simy

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Sassuolo-Salernitana ha aperto questa dodicesima giornata di Serie A, l’ultima prima della sosta per le Nazionali. Di seguito un breve riassunto della partita e le pagelle dei granata.

Sassuolo-Salernitana: pari sofferto con rimpianto

Neroverdi e granata a caccia di punti preziosi in chiave salvezza. Il Sassuolo non vince in campionato da fine settembre, i granata addirittura da maggio ed era la stagione passata.

In ogni caso, Dionisi tenta due mosse a sorpresa nell’undici base: Castillejo e Defrel al posto di Bajrami e Laurienté, in modo da dare più supporto in avanti a Berardi e Pinamonti. Confermato al centro della difesa Ferrari al posto di Ruan, mentre sarà Thorstvedt ad affiancare Boloca in mediana. Per quanto riguarda Inzaghi, nuova rivoluzione sia nel modulo (4-3-2-1) che negli uomini. Gyömbér si siede in panchina e spazio a Daniliuc al fianco di Fazio, Pirola e Mazzocchi. Centrocampo a tre con Bohinen nelle vesti di regista davanti la difesa. In attacco, il trio composto da Tchaouna, Dia e Ikwuemesi.

La Salernitana parte fortissimo e, dopo 5′, si porta subito in vantaggio: verticalizzazione improvvisa di Mazzocchi ad innescare Ikwuemesi, il quale, elusa la trappola del fuorigioco, s’invola verso la porta e non sbaglia arrivato davanti a Consigli. L’1-0 scuote il Sassuolo che va vicinissimo al pareggio con Castillejo al 10′, bravo nel controllare il pallone di Berardi e scaricarlo all’angolino basso, ma Ochoa compie un prodigio e respinge la minaccia.

Passata la paura, la Salernitana trova addirittura il raddoppio al 18′ con Dia, bravo nel farsi trovare in posizione regolare sul filtrante visionario di Tchaouna e scaricare un destro violento sotto la traversa imprendibile per Consigli. Il 2-0 manda i neroverdi nel pallone, incapaci di costruire un’azione manovrata con raziocinio. Per quanto concerne la pericolosità, al 29′ Berardi spaventa un po’ Ochoa con una conclusione improvvisa da fuori area che finisce non lontano dalla porta granata. Al 36′, però, il Sassuolo riapre il discorso: cross dalla destra di Berardi, sponda sul palo opposto di Defrel e inserimento vincente di Thorstvedt che vale il 2-1. 1′ dopo, Pinamonti va vicino al 2-2 immediato con una conclusione a giro che va a sbattere sul palo e, al 38′, Ochoa deve ancora mettere i guantoni sul tentativo al volo di Berardi. Il Sassuolo continua ad attaccare a spron battuto e, al 43′, Boloca manca il pari con un diagonale fuori di pochissimo.

Quando la Salernitana sembrava inerme, al 45+1′ Ikwuemesi confeziona un pacco regalo per Tchaouna in area, ma il francese manca lo specchio della porta di pochissimo in diagonale.

Andati all’intervallo sul punteggio di 1-2, Inzaghi si gioca la carta Bradaric al posto di Daniliuc per cercare di difendere il gol di vantaggio. I neroverdi partono forte e, al 48′, Pinamonti va vicino a realizzare il gol del pari in allungo sul cross di Castillejo, ma la conclusione dell’ex Empoli si perde alta. Pinamonti ci riproverà al 51′, ma la sua conclusione dal limite finisce di poco alta sopra la traversa. Al 52′, il muro della Salernitana crolla: cross basso dalla sinistra di Viña e piazzato vincente di Thorstvedt dalle retrovie che vale il 2-2.

La doppietta del norvegese costringe la Salernitana a riportarsi in avanti alla ricerca del terzo gol, quindi Inzaghi inserisce Candreva e Simy al posto di Tchaouna e Ikwuemesi. Al 59′, Coulibaly prova a farsi perdonare con una conclusione a giro insidiosa dal limite, ma la sfera non centra lo specchio della porta. Al 60′, Inzaghi inserisce anche il polacco Legowski al posto di Bohinen per cercare di dare manforte alla difesa. Dionisi inizia a fare le sue prime mosse al 71′, inserendo Laurienté e Volpato al posto di Defrel e Castillejo. Al 74′, Legowski sembrava aver trovato il pallone giusto per Simy, ma il nigeriano cicca la conclusione da posizione ottimale. Il Sassuolo decide di riaffacciarsi in avanti al 79′ con un colpo di testa di Ferrari su azione da corner, ma Ochoa riesce a rispondere presente. Dionisi decide di giocarsi la mossa Mulattieri all’81’ al posto di uno spento Pinamonti. 1′ dopo, Ochoa compie un doppio prodigio su Volpato e Laurienté, mantenendo il punteggio sul risultato di parità. Visto il momento, Inzaghi decide di dare freschezza al centrocampo inserendo all’84’ Martegani al posto di Maggiore. La mossa non sembra dare frutti, perché Mulattieri, all’86’, si vede fermato dal palo e Ochoa compie un ulteriore miracolo sulla successiva ribattuta di Berardi.

Dopo un finale di pura sofferenza, la Salernitana riesce a ritornare da Reggio Emilia con almeno 1 punto. Resta il rammarico per i granata del doppio vantaggio sprecato, mentre il Sassuolo può tirare un sospiro di sollievo per lo scampato pericolo.

Le pagelle dei granata: Ochoa salvifico. Benissimo Ikwuemesi

Ochoa – Un miracolo su Castillejo e un ottimo riflesso su Berardi bastano e avanzano per mantenere il vantaggio nel primo tempo. In avvio di ripresa, è costretto nuovamente a capitolare per mano di uno scatenato Thorstvedt. Nel finale, si esalta con un triplo intervento prodigioso su Volpato, Laurienté e Berardi. 7,5.

Daniliuc – Tante chiusure fondamentali in diagonale, ma sul gol di Thorstvedt si perde troppo facilmente Defrel in occasione della sponda vincente. Inoltre, ha le sue responsabilità anche sul quasi gol di Castillejo. 5,5. Dal 46′ Bradaric – Era entrato per mantenere il gol di vantaggio, ma si è trovato a salvare addirittura il pari su un tentativo a botta sicura di Berardi. Un buon ingresso, alla fin fine. 6.

Fazio – Ordinaria amministrazione per l’argentino: Pinamonti è gestibile, ma è sugli esterni che il Sassuolo sa far male. Le sue abilità nel gioco aereo diventano fondamentali nei momenti di maggiore apnea. 6,5.

Pirola – Bravo nel leggere le linee di passaggio degli avversari. Anche il suo contributo nel gioco aereo è prezioso sulle scorribande delle ali neroverdi. Nella ripresa, tanti interventi duri, ma decisivi nell’arrestare le folate del Sassuolo. Prezioso nel finale quando mura una conclusione ravvicinata di Pinamonti. 6,5.

Mazzocchi – Un assist di prima intenzione molto scaltro per il gol di Ikwuemesi e una chiusura fondamentale su Pinamonti lanciato a rete. Il suo primo tempo è da giocatore rinato, mentre nella ripresa ha abbassato un po’ troppo i giri del motore. In ogni caso, è stata di gran lunga la sua miglior prova in questa stagione. 6,5.

Coulibaly – Tanta legna, ma meno strappi palla al piede rispetto al solito. In occasione del 2-2, è lui a perdersi l’inserimento di Thortsvedt. Ci si aspetta sempre molto da un giocatore come lui. 5,5.

Bohinen – Mette ordine e detta i tempi a centrocampo. Il norvegese diventa un elemento imprescindibile nel centrocampo a tre, ma dopo il pari del Sassuolo Inzaghi decide di sacrificarlo per rinforzare la difesa. Prova tutt’altro che negativa, in ogni caso. 6. Dal 60′ Legowski – Dà maggiore verve al centrocampo e riesce ad indovinare alcuni palloni interessanti che i compagni non riescono a sfruttare a dovere. 6.

Maggiore – Si perde l’inserimento di Thorstvedt in occasione dell’1-2, ma a centrocampo lotta su ogni pallone e fa respirare la squadra conquistando falli preziosi. Almeno nel primo tempo, perché nel secondo perde una marea di palloni sanguinosi che per poco non costavano caro. 5. Dall’84’ Martegani – Tenta qualche giocata, ma ha troppo poco tempo per poter incidere. s.v.

Tchaouna – L’assist sul gol di Dia è da giocatore vero. Tante giocate di fino e di qualità, ma il mancato gol nel finale di tempo grida vendetta. 6,5. Dal 55′ Candreva – Ne ha indovinate veramente poche. Tanta superficialità nelle giocate, anche nei momenti clou. 5,5.

Dia – Al primo pallone utile, scaraventa un bolide sotto la traversa che vale il raddoppio. Per il resto, tanta generosità in fase di non possesso e molto sacrificio in fase difensiva. Soprattutto nella ripresa, i suoi strappi e i suoi possessi hanno permesso alla retroguardia di respirare nei momenti di massima sofferenza. 7.

Ikwuemesi – Un primo tempo da man of the match indiscusso. Oltre al gol che ha aperto le marcature c’è tanto altro: sponde, sportellate, scorribande e anche l’assist in occasione del mancato 3-1 di Tchaouna. 7. Dal 56′ Simy – Difficile ricordare ingressi meno impattanti del suo in tempi recenti. Lento, impacciato, costantemente anticipato e mai pericoloso dalle parti di Consigli. Il liscio sul pallone d’oro donatogli da Legowski è il riassunto della sua prova. 4,5.

Inzaghi – Nel primo tempo aveva incartato il Sassuolo sfruttando la fisicità di Ikwuemesi e Dia e i lampi di Tchaouna e Mazzocchi. Nella ripresa, gli ingressi di Simy e Candreva sono stati a dir poco disastrosi e la squadra ha sofferto l’assalto finale del Sassuolo. Si potevano optare scelte migliori, ma va dato atto che la squadra era messa bene in campo. 6.

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