Il prossimo avversario della Salernitana in campionato sarà il Napoli di Rudi Garcia. La formazione campione d’Italia sembra avere accusato il cambio in panchina, con un rendimento altalenante rispetto allo scorso torneo. Analizziamo tattiche e segreti dell’ex allenatore della Roma.
Il 4-3-3 offensivo di Rudi Garcia
La scelta di De Laurentiis di affidarsi a Garcia è stata dettata da uno spirito di continuità. L’allenatore francese, infatti, adotta una filosofia tattica molto simile a quella di Spalletti. Il modulo che Garcia adotto usualmente per il Napoli è il classico 4-3-3. Davanti a Meret, la classica difesa a 4 con Di Lorenzo e Olivera (preferito a Mario Rui) terzini con Juan Jesus e Ostigard centrali.
Il centrocampo è lo stesso dello scorso anno, con Lobotka regista, con Zielinski e Anguissa ai lati come mezze ali. Entrambi i centrocampisti garantiscono fisicità e buona tecnica, con il polacco sempre molto presente in zona gol e anche, talvolta, rigorista. Gli esterni sono Politano e Kvaratskhelia, con quest’ultimo non più inamovibile e spesso sostituito. Come alternative, Garcia ha Lindstrøm, che però è partito solo una volta da titolare, e Raspadori. “Jack” sta scalando le gerarchie, in quanto impiegabile sia come esterno che come punta in assenza di Osimhen. L’ex Sassuolo si gioca una maglia da titolare contro i granata insieme a Simeone.
Quello del Napoli è un 4-3-3 molto standard, poco fluido e con ruoli e compiti molto ben precisi. Lo schema di Garcia cerca di non snaturare la ricetta tattica dei campioni d’Italia, anche se la squadra sembra ancora un po’ meno collaudata rispetto allo scorso anno. Finora, il Napoli ha mostrato alcuni limiti più che dal punto di vista tattico nella gestione degli uomini, con Garcia che è stato più volte messo sulla graticola dai tifosi e dallo stesso patron De Laurentiis.