Francesco Di Tacchio è il migliore in campo di Salernitana-Cremonese. Dopo un primo tempo opaco, che sembrava la naturale prosecuzione della serata sottotono di Chiavari.
Il migliore in campo è Francesco Di Tacchio
Gian Piero Ventura lo ripropone nel suo ruolo naturale. Al centro del campo, davanti alla difesa. Inizia male, come la squadra. Sbaglia appoggi facili e non riesce ad essere la solita diga che tutti conosciamo. Non cede però. Guida i compagni con carattere e voglia. Riprende due volte la Cremonese, prima incornando un cross al bacio di Lopez, poi siglando con freddezza il rigore del 3-3 definitivo. Una prestazione in crescendo per il ragazzo di Trani. Un calciatore che palesa peculiarità tecniche non esattamente eccelse. Un giocatore di cuore però. Di grinta, di personalità. Si toglie la soddisfazione della prima doppietta in maglia granata. Con la fascia di capitano stretta sul braccio.
Francesco Di Tacchio è l’eroe di Venezia. Quello che ha resuscitato la Salernitana dall’inferno. Quello che ha cancellato una stagione disastrosa. Il suo volto e il suo calcio di rigore rimangono nella mente di ogni tifoso granata. Di chi aveva visto il baratro certo di sprofondare. Il ragazzo pugliese fu glaciale, sciogliendosi poi in un urlo liberatorio sotto il settore degli ospiti. Il mediano granata non è però nuovo a marcare il tabellino. Nella prima stagione con il cavalluccio sul petto, perforò tre volte i portieri avversari. Con Colantuono prima e Gregucci poi. Padova, Ascoli e Brescia le sue vittime. Tutte allo stadio “Arechi”. Esattamente come oggi, esattamente da capitano.
