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Salernitana-Cremonese, analisi delle sostituzioni: decisivi gli innesti

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L’analisi delle sostituzioni di SalernitanaCremonese. Decisivi i cambi effettuati da Ventura, che hanno dato nuova verve alla squadra… ma le idee di gioco continuano a latitare.

Analisi delle sostituzioni di Salernitana-Cremonese

Dopo la brutta sconfitta rimediata in Liguria contro una tutt’altro che irresistibile Virtus Entella, la Salernitana agguanta un pareggio nel finale contro una Cremonese, sebbene il risultato dica tutt’altro, versione “catenaccio”. Un pari rocambolesco, quasi da thriller, che ancora una volta mette a nudo tutti i limiti, strutturali ed organici, della “Banda Ventura”. L’ex trainer della Nazionale, un po’ per esigenza e un po’ per dare nuova verve alla squadra, schiera i suoi con atipico 4-4-2. Un assetto tattico che, nelle previsioni del tecnico ligure, avrebbe dovuto dare maggiore quadratura alla squadra.

Pronti-via, però, e tutti i buoni propositi vengono vanificati da un errore marchiano in fase di impostazione di Jaroszynski. Il miglior difensore, fino a ieri, della stagione, spiana la strada, con un passaggio sbagliato, a Celar, che fa fuori Migliorini in velocità e fissa il punteggio sull’1-0. La reazione dei granata, almeno fino al 40′, è sterile. La Cremonese, dal canto suo, aspetta gli avversari tenendo strette le linee e non concedendo spazi. I granata, infatti, hanno provato ad azionare più volte le corsie esterne, ma senza trovare varchi, anche grazie ai raddoppi di marcatura costanti dei grigiorossi. Squadra lenta, compassata e prevedibile, con la solita, ostinata sequela di passaggi orizzontali tra difensori e centrocampisti. Come detto, al 40′, arriva la prima conclusione nello specchio dei padroni di casa con Dziczek, ben parato da Ravaglia. Squadra al riposo con tanto possesso palla ma con pochissime idee, nonché poco reattiva e propositiva negli inserimenti.

Le sostituzioni

Nella seconda frazione, il copione non cambia di molto. Al 62′, Ventura effettua le prime sostituzioni. Fuori Djuric e Maistro, dentro Jallow e Gondo. Due cambi, presumibilmente, avvenuti per sfruttare la velocità dei due attaccanti di origine africana contro la scarsa mobilità della retroguardia avversaria. Neanche il tempo di riordinare le idee, che arriva un’altra ingenuità in fase di impostazione, stavolta di Di Tacchio, che fa partire il contropiede grigiorosso finalizzato ancora una volta da Celar. Sul 2-0, la squadra reagisce d’orgoglio, cercando di verticalizzare il più possibile soprattutto su Jallow, che ha un impatto positivo sul match, salvo spegnersi progressivamente col passare dei minuti. Dalle pagelle: Jallow – Prova a dare subito lo sprint alla manovra offensiva, ma si ferma ad un paio di scatti ed a qualche scivolone di troppo, 5. Comunque, proprio da un’azione personale del gambiano, nasce la rete dell’1-2. Dopo essere andato via ad un avversario, l’ex Cesena serve Di Tacchio che calcia in porta, sul quale si oppone Arini con un braccio. Rigore ed espulsione. Dal dischetto, un freddissimo Dziczek, al primo gol stagionale, batte Ravaglia. Al 76′, Ventura inserisce Akpa Akpro e Cerci in luogo di Dziczek e di un inesistente Giannetti.

A quel punto, la Salernitana si dispone con un 3-4-3, che diventa 4-2-4 in fase di possesso. L’ingresso del centrocampista ivoriano dà subito nuova compattezza ed ordine al reparto. Dalle pagelle: Akpa Akpro Entra e la Salernitana cresce. La presenza e possenza fisica si sente ma la squadra, come successo spesse volte, non è composta da 11 Akpa, 6. Al contempo, anche quello di Cerci dà nuova verve al reparto offensivo. Ha il merito sostanziale di procurare il gol del pareggio granata al 79′, quando colpisce il palo direttamente da calcio d’angolo. L’azione prosegue e la palla arriva a Lopez, che mette al centro un cross che Di Tacchio deve solo spingere in rete di testa. Dalle pagelle: Cerci – Il pupillo di Ventura ci prova come può nella frazione di gioco da lui giocata. Sfiora il gol direttamente da calcio d’angolo e brucia l’out destro con scatti, finte e doppi passi. 6.

Gli ultimi minuti

Gli ultimi istanti del match sono quelli più concitati e ricchi di emozioni. La Salernitana, galvanizzata dall’insperato pareggio e dalla superiorità numerica, prova addirittura a vincerla. Ma un ingenuo Lombardi, dopo un fischio arbitrale, si fa espellere per aver calciato di stizza il pallone a gioco fermo, che passa a pochi centimetri dal direttore di gara. Quando la gara sembra avviarsi verso il pareggio, ecco l’ennesimo errore in fase di impostazione. Ingenuità di Lopez, che si fa superare in velocità da Zortea che, in modo non del tutto voluto, insacca il pallone del 2-3 all’86’. Alla fine la Salernitana, con la forza della disperazione, trova la rete del pareggio ancora una volta su calcio di rigore procurato da Gondo, atterrato in area dopo un lancio di Di Tacchio. Sul dischetto si presenta proprio il numero 14 granata, che spiazza Ravaglia e fissa il punteggio sul 3-3. Determinante, dunque, anche l’ingresso dell’ivoriano, sebbene, fino a quel momento, avesse toccato pochissimi palloni. Dalle pagelle: Gondo – Entra ma non tutti se ne accorgono. Tocca poche palle ma si prende il grande merito, in probabile fuorigioco, di procurarsi il rigore del 3-3 realizzato da Di Tacchio. 5,5

Tutto sommato, qualche timido segnale di risveglio c’è stato, ma la strada verso i play-off appare ancora più lunga e tortuosa. Probabilmente, la sospensione forzata non ha fatto bene agli uomini di Ventura, apparsi in debito d’ossigeno e con pochissime idee di gioco. Il futuro a breve-medio termine, dunque, in questo momento resta più che mai imprevedibile.

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Lino Grimaldi Avino
Lino Grimaldi Avino
Lino Grimaldi Avino, giornalista, editore e scrittore. Ha lavorato presso Cronache di Salerno, TuttoSalernitana, Granatissimi ed è direttore di SalernoSport24. Alla radio ha lavorato presso Radio Alfa, e attualmente conduce due programmi sportivi a RCS75 - Radio Castelluccio, Destinazione Sport e Destinazione Arechi. Ha pubblicato due libri: Angusti Corridoi (2012) con la casa editrice Ripostes, e La vita allo specchio - Introspettiva (2020) con la Saggese Editori, con prefazione dello scrittore Amleto de Silva.

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