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Roberto Magliocco: “A Salerno mi sono sentito un calciatore vero”

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Intervista a Roberto Magliocco, ex di turno di Salernitana e Juve Stabia. Due piazze in cui, in un modo o nell’altro, l’ex attaccante ha lasciato il segno.

Roberto Magliocco, genio e sregolatezza

Ex attaccante dall’indiscusso valore tecnico, ma con un carattere mica da ridere. Roberto Magliocco, nativo di Palermo, è nato è cresciuto calcisticamente nella compagine rosanero. Un talento puro, che si fa ben presto notare con valanghe di gol nelle giovanili. Un uomo estroso e passionale, che ha trascorso l’intera carriera al Sud. Trapani, Foggia, Nocerina, Potenza, Matera, Messina, Paganese e, non ultime, Salernitana e Juve Stabia. Piazze che non hanno bisogno di presentazione e in cui, soprattutto, non possono giocarci in molti. Roberto Magliocco può essere definito come il classico talento incompiuto, sia per mancanza di fortuna e sia per la forte personalità che, troppo spesso, lo ha condizionato in maniera negativa. Siamo certi che l’ex bomber granata, senza timore di smentita, avrebbe meritato una carriera che lo avrebbe portato ad esprimersi ai massimo livelli. In qualità di doppio ex della prossima sfida, gli abbiamo rivolto alcune domande su entrambe le compagini. Queste le sue opinioni nel corso dell’intervista:

Sabato si affronteranno due tue ex squadre a cui, in un modo o nell’altro, sarai rimasto certamente legato. La Salernitana, dopo un ottimo avvio, ha un po’ rallentato la marcia. Come giudichi il cammino effettuato fin qui dagli uomini di Ventura?

«Tutto sommato positivo, un momento di flessione è fisiologico. Credo che la squadra sia stata costruita per raggiungere quantomeno i play-off. Sono convinto che al più presto riprenderanno la corsa verso le zone nobili della classifica».

Credi che la Salernitana possa raggiungere obiettivi importanti?

«Ormai ci prova da tanti anni e credo che questa sia la stagione buona. Me lo auguro, soprattutto perché Salerno merita ben altri palcoscenici».

La Juve Stabia, dopo il periodo iniziale di ambientamento nella nuova realtà della Serie B, ora sembra aver trovato la quadra. A tuo avviso, può raggiungere la salvezza?

«A mio avviso, la Juve Stabia ha un organico importante ed è una squadra molto quadrata, guidata da un buon tecnico come Fontana. Inoltre, Castellammare di Stabia è una città passionale che vive di calcio. Credo che le Vespe, molto presto, usciranno dalla zona play-out».

Il tuo gol al “Ferraris” nella semifinale play-off contro il Genoa grida ancora vendetta. Che ricordo hai di quella partita?

«Ci siamo fatti sfuggire una promozione che, nonostante tutte le difficoltà incontrate durante l’anno, era alla nostra portata. Il rammarico c’è soprattutto se si pensa che il gol del Genoa fu viziato da una posizione di fuorigioco di Lopez. Stavamo per compiere un vero e proprio miracolo. Fu un vero peccato».

Che ricordo ti ha lasciato l’esperienza con la maglia della Salernitana? E i suoi tifosi?

«Un ricordo fantastico. Auguro a tutti i calciatori di vivere un’esperienza come quella di Salerno. E’ una città stupenda, con una tifoseria eccezionale che merita, senza dubbio, la Serie A»

Juve Stabia-Salernitana si avvicina. Che partita ti aspetti?

«Come tutti i derby, mi aspetto una partita di fuoco, calcisticamente parlando. Certamente la Salernitana ha qualcosa in più rispetto alla Juve Stabia ed è evidente. Mi auguro che sia un derby spettacolare, come tutti quelli che si giocano in Campania, che rappresentano uno spot per il calcio, quello vero. Negli ultimi anni, le tifoserie hanno dimostrato a più riprese la loro maturità e la loro correttezza. Queste partite sono il sale del calcio».

Grazie Roberto. Ti va di mandare un saluto alla tifoseria granata?

«Con grande piacere. Mando un caloroso saluto a tutti i tifosi granata. Mi auguro che possiate raggiungere molto presto i traguardi che meritate. Forza Salernitana».

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Lino Grimaldi Avino
Lino Grimaldi Avino
Lino Grimaldi Avino, giornalista, editore e scrittore. Ha lavorato presso Cronache di Salerno, TuttoSalernitana, Granatissimi ed è direttore di SalernoSport24. Alla radio ha lavorato presso Radio Alfa, e attualmente conduce due programmi sportivi a RCS75 - Radio Castelluccio, Destinazione Sport e Destinazione Arechi. Ha pubblicato due libri: Angusti Corridoi (2012) con la casa editrice Ripostes, e La vita allo specchio - Introspettiva (2020) con la Saggese Editori, con prefazione dello scrittore Amleto de Silva.

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