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Pari in rimonta per la Salernitana, la risata di Castori

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La Salernitana esce con un punto dallo stadio “Arena Garibaldi” di Pisa. Un punto che la tiene a galla nella rincorsa alle prime posizioni della classifica di Serie BKT. Una rimonta che ha riporta in mente la squadra di Alberto Bollini. Ma quanto questa squadra vi è vicina?

Salernitana, un pari che rimanda le ambizioni

I granata di Fabrizio Castori pareggiano 2-2 all’ombra della torre di Pisa. Un risultato che, per come si erano messe le cose, sa di vittoria, un punto guadagnato sì, contro una formazione quella di D’Angelo che, nel suo onesto campionato di metà classifica, ha perso solo una volta tra le mura amiche.

Una Salernitana arrembante

Dall’altra parte il mister di Tolentino, con l’importante defezione di Gyomber, ha ributtato nella mischia Bogdan, ha dato spazio a Veseli e riconfermato Gondo dal 1′. E poi la mossa, quella che avrà fatto storcere il naso a parecchi: Kiyine titolare.

Il primo tempo è tutto di marca granata. Non tanti tiri ma pressione continua, un predominio che lascia presupporre il ritorno alla vittoria e l’asse Casasola-Tutino funziona bene come nel primo tempo della gara con il Chievo.

La metamorfosi della ripresa

Così come nella gara con i veneti, la Salernitana si sgonfia nella ripresa. Pronti via e i granata non si muovono, subiscono le riprese del Pisa, è ora D’Angelo a giocare bene le suo mosse. L’1-0 dei padroni di casa arriva da un’azione di calcio d’angolo in cui lo spilungone Bogdan si fa scavalcare dal cross di Gucher, palla sulla testa di Mazzitelli che ringrazia e deposita in rete.

La reazione granata? C’è tempo. Così tanto tempo che dopo il 2-0 di Marconi, si rischia l’imbarcata se non fosse per Belec e la scarsa mira (ora?!) dei nerazzurri. Ad un quarto d’ora dal termine i granata sembrano i protagonisti di un film già visto troppe volte per una squadra che ambisce alle prime posizioni, lontanissima parente di quella che ha mantenuto la testa della classifica per sette giornate.

I malumori sono dietro l’angolo fin quando non arriva il regalo. Quel dono di cui il club granata, a memoria d’uomo, beneficia forse una volta ogni decennio: l’errore della difesa. È un bonus e nel bonus c’è anche l’extra, il rimpallo fortunato. Beghetto si addormenta sulla palla, fortuna che lo scugnizzo Tutino non sia di quelli che si lascia pregare. Ma la fortuna aiuta gli audaci, Gori ci prova ma, appunto, il rimpallo favorisce ancora l’attaccante. Palla in rete e 2-1. Gara riaperta.

Si scaldano i ricordi con Bollini

La Salernitana del campionato 2017-2018 di Serie B, era una squadra al limite della follia, del masochismo. Di quelle che se davvero non soffre… non si diverte. Otto rimonte, una in più dei sette peccati capitali. Otto partite nelle quali i granata di Bollini mostrano gli attributi agli avversari – in mezzo anche il derby di Avellino.

La squadra di Castori ha altre ambizioni rispetto a quella di quattro anni fa, è vero, e in questo campionato è però a già quattro rimonte… e la sua risata a fine gara dopo l’incredibile gol del pari di Casasola è la testimonianza di aver compiuto qualcosa di grande con una squadra ‘onesta’, la quale unica ambizione sarà la salvezza. Forse in fondo non c’è poi tanto da ridere.


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