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Ventura e il Chievo, quando volarono gli stracci. Ecco cosa ha detto il mister

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Domani si ritroveranno difronte Salernitana e Chievo. Sono passati bene 18 anni dall’ultima volta. Non così per Gian Piero Ventura che ha guidato i veronesi nella scorsa stagione.

Ventura e il Chievo

La carriera di Ventura è fatta soprattutto di alti, ma trovò una rovinosa caduta quando gli fu affidata la panchina della Nazionale maggiore. “Situazioni che non avrei dovuto accettare”. Questa, tra le altre, una delle frasi che ha pronunciato l’allenatore genovese nell’odierna conferenza stampa

Ripartire dopo una caduta del genere non è facile. La prima cosa per la testa è fare un veloce check-in, cosa c’è di rotto, cosa si può riparare. Poi una veloce guardata intorno, quante persone hanno osservato, quante, magari, stanno ridendo sotto i baffi. Beh, c’erano tutti a guardare. E non tutti ridevano, anzi. Da ridere c’era ben poco. L’Italia, clamorosamente, fuori dai mondiali. Una frase che stona in ogni sua sillaba. Si sa, allenare i grandi non è mai stato semplice, e ognuno dei CT che sia passato per l’azzurro, ha avuto le sue colpe. Sì, ognuno, anche quelli vincenti. Una ruzzolone così rovinoso che, nella carriera di Ventura, sul tramonto di un’ottima carriera, poteva costare caro. Una caduta che neanche con la vittoria di uno scudetto si dimentica.

E il Chievo allora? Centra, centra

A nominar il Chievo viene la pelle d’ora a mister Ventura:

ventura-conferenza«Chievo non rappresenta la chance che ho, invece, accettato qui a Salerno. Accettai Chievo per un senso di amicizia nei confronti del presidente Campedelli. Oramai rappresenta il passato». Appunto.

Dicevamo, la caduta. Prima il silenzio, mesi di silenzio. Poi la voglia, fisiologica, di rimettersi in pista, di dimostrare, ancora una volta, che le promozioni dalla B alla A non si guadagnano per niente. Arriva quindi una nuova chiamata. Questa volta è il Chievo ad aggiungersi alla lunga lista della collezione delle squadre allenate da mister Ventura. Una condizione non facile. I gialloblù sono ultimi in classifica, la situazione delle fideiussioni false non è chiara. Non è, insomma, la situazione ideale per ripartire.

Ma si va avanti, anche per… amicizia, quella che lega Ventura al presidente Campedelli. Ma la stretta di mano non basta a mantenere promesse che, a detta del mister, non vengono rispettate. Questa volta il tecnico non ci sta, non commette lo stesso errore fatto in nazionale, e rescinde dopo una ventina di giorni.

Si ferma, si siede. Riflette. E arriva poi la chiamata dall’amico Lotito. La Salernitana.

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Lino Grimaldi Avino
Lino Grimaldi Avino
Lino Grimaldi Avino, giornalista, editore e scrittore. Ha lavorato presso Cronache di Salerno, TuttoSalernitana, Granatissimi ed è direttore di SalernoSport24. Alla radio ha lavorato presso Radio Alfa, e attualmente conduce due programmi sportivi a RCS75 - Radio Castelluccio, Destinazione Sport e Destinazione Arechi. Ha pubblicato due libri: Angusti Corridoi (2012) con la casa editrice Ripostes, e La vita allo specchio - Introspettiva (2020) con la Saggese Editori, con prefazione dello scrittore Amleto de Silva.

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