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D’Angelo: “Nomi post Sousa? Livello basso, non mi entusiasmano. Sembrano atti riparatori”

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A Radio Punto Nuovo, durante la trasmissione Punto Nuovo Sport Show, si è parlato della situazione allenatori sia per la Salernitana che per il Napoli. Le due squadre sono legate da quanto sta accadendo con il tecnico portoghese Paulo Sousa.

Salernitana, le novità sulla panchina

Prima le parole al miele, poi l’improvviso ‘tradimento’: agli occhi dei tifosi della Salernitana, Paulo Sousa ha perso molti punti e ha suscitato polemiche e aspre critiche. La situazione non è delle migliori e sono insistenti le voci che lo vedono come uno dei maggiori candidati alla panchina del Napoli. Ma quali sono le novità?

Innanzitutto, ci sono le parole del procuratore dell’indiziato numero uno per sostituire Luciano Spalletti all’ombra del Vesuvio, e cioè Christophe Galtier. Il suo agente, Olivier Martin, ha dichiarato: «Stiamo procedendo passo dopo passo, in questo momento la priorità è chiudere il rapporto con il PSG. Non c’è nulla di formale, poi vedremo il mio assistito dove vorrà andare. Ci sono anche altre squadre di livello, visto il curriculum».


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Nulla di formale, quindi. Come sempre De Laurentiis prosegue le trattative con grandissima cautela, anche se la priorità resta Galtier. Quest’ultimo, ritroverebbe Victor Osimhen, già allenato e visto sbocciare al Lille.

Un altro nome è quello di Rudi Garcia, il presidente dei partenopei lo ha incontrato, ma resta alle spalle dell’ex PSG. Per quanto riguarda Sousa, il lusitano si è visto con De Laurentiis, che dovrebbe pagare 1,8 milioni per liberarlo (entro il 20 giugno). Al momento è stallo e si attende un risvolto con il francese in uscita da Parigi.

D’Angelo: “Il problema non è chi parte, ma chi arriva”

Proprio sull’allenatore del Cavalluccio, è intervenuto il direttore di Cronache di Salerno, Tommaso D’Angelo. Ecco le sue parole.

«Siamo sicuri che Sousa si sia comportato male? La Salernitana non ha chiarito una cosa: perché una volta inviata la PEC ha dato a Sousa dieci giorni per rifletterci? Credo che in qualche modo Sousa abbia avvisato la società. Ci sta, visto che hai dieci giorni per decidere. Credo che la comunicazione sia stata sbagliata. Forse c’è qualcosa che non conosciamo, ma purtroppo questo va a pregiudicare quello che è stato il rapporto idilliaco tra allenatore e società, ma anche con la città. Non perché Sousa può andare al Napoli, rivale, ma perché fino al giorno prima aveva speso parole d’amore per la Salernitana. Se ci fossero state parole diverse tutto questo non sarebbe accaduto. Bisognerà attendere».

«Sostituti? Il problema non è chi parte, ma chi arriva. Vale per giocatori e allenatori. Dai nomi che girano, Benitez si dice sia stato suggerito da De Laurentiis a Iervolino come atto riparatorio; Gattuso ha lo stesso procuratore di Sousa, altro atto riparatorio nei confronti della Salernitana. I nomi che girano non mi esaltano, il livello è più basso. Spero che in qualche modo questa vicenda si possa risolvere nel migliore dei modi per la Salernitana. Una squadra come il Napoli, fresca scudettata e con ambizioni europee, è strano che non abbia annunciato il nome del nuovo allenatore. Secondo me De Laurentiis aspetta che Mancini si possa liberare dalla Nazionale dopo la Nations League. E Mancini sarebbe una scelta sbagliata per il Napoli. Magari mi sbaglio. Ma al 15 giugno la squadra che ha vinto lo scudetto non può non avere l’allenatore».

«Come può chiedere scusa Sousa? Il problema c’è. De Sanctis ha fatto una conferenza parlando della PEC e dicendo che tutto era fatto. Io avrei evitato. De Sanctis deve migliorare sulla comunicazione? Questa volta non dò colpa a lui. Il fatto che la società abbia mandato lui a cena con Sousa per definire il piano di lavoro, significava che c’erano tutte le formalità. Se mandi il DS è perché devi concordare acquisti e cessioni, fatti specifici. Secondo me è rimasto spiazzato. Ha fatto lo stesso del post Reggio Emilia, quando il Sassuolo vinse 5-0, quando sbottò contro Nicola ma non ebbe il coraggio di esonerarlo. A me preoccupa il dopo Sousa».

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