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Davide Nicola in conferenza stampa, presenta il match

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Diretta testuale su SalernoSport24 per la conferenza stampa di Davide Nicola quest’oggi al “Mary Rosy”, il tecnico granata presenza Atalanta-Salernitana. L’appuntamento è alle 12:15 nella sala stampa del centro sportivo, sede degli allenamenti dei granata.

Nicola presenta Atalanta-Salernitana

CLICCA QUI PER AGGIORNARE (dalle 12:15)

«La squadra sta bene mentre Gyomber non ha il minutaggio per essere impiegato, bisogna cercare di non farlo sforzare per non cadere in ricadute. Abbiamo altri, abbiamo Pirola, abbiamo Fazio. Non cito Radovanovic perché parte di base come centrocampista. Sicuramente l’11 sarà un po’ diverso rispetto alla gara precedente e proveremo nuovi atteggiamenti tattici».

Vilhena trequartista l’è piaciuto?

«Questo è un ruolo che permette di inserirsi tra le linee ma anche di supportare l’attacco, ovviamente quando si gioca a più punte la posizione in campo non è fissa ma l’importante è recuperare le posizioni in fase di non possesso».

Chi altri potrebbe fare questo ruolo in rosa con la stessa efficacia?

«In questo momento credo che Kastanos possa ricoprire il ruolo di trequartista, così come Vilhena».

«Stiamo lavorando su diversi sistemi, e sui movimenti, sugli spazi da occupare in campo. se Gasperini sta lavorando particolarmente, immagina noi che stiamo subendo un po’ troppi gol. Siamo la quindicesima in Serie A, quindi è un dato che certo non mi fa impazzire».

«Parlo costantemente con il direttore per quanto riguarda il mercato. È arrivato Caviglia che è entrato molto bene nella rosa».

«Gasperini è un tecnico che io ammiro molto, nel post match con il Torino diss che la squadra di Juric somiglia molto all’Atalanta. È una squadra che cerca spasmodicamente l’uno contro uno».

«Il direttore sa bene quello che ci serve, anche per alzare il tasso di personalità. Ci sono giocatori che sanno guidare la squadra anche solo con l’atteggiamento fisico».

«Il punticino con Torino ha dato un po’ di serenità al gruppo, ma tutto passa soprattutto attraverso il lavoro che facciamo, ma certo non si può passare se una partita la si vince o si perde».

Fine conferenza

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