Tempo di conferenza stampa pre Trapani per mister Gian Piero Ventura che nella sala stampa dell’Arechi ha incontrato i giornalisti.
Ventura: “Djuric si è messo a disposizione per lavorare alla grande”
Dopo la sconfitta nel derby col Benevento è tempo di conferenza stampa. Nella sala stampa dell’Arechi mister Gian Piero Ventura ha risposto alle domande dei giornalisti accorsi per le domande di pre-trasferta in terra siciliana.
Cosa si aspetta dalla partita di Trapani e aggiornamenti su chi è out?
“In riferimento a Benevento ovviamente la delusione non è per la sconfitta ma per quello che avremmo potuto fare e non abbiamo fatto. Non cambia il fatto che avevamo di fronte una squadra qualitativamente importante. Basta pensare alla qualità dei singoli. Alla qualità c’era anche la personalità. Anche i giocatori hanno preso coscienza di cose fattibili e cose no. Ci sono meriti ovviamente più del Benevento che nostri. Il nostro rammarico è il non aver fatto tanto. Per quanto riguarda gli infortunati abbiamo Jallow fermo, Akpa Akpro, Billong e Lombardi… questo ci dice che con la rosa a disposizione questi infortuni vanno ad intaccare l’organico. Cicerelli ha giocato bene non giocando Lombardi al suo posto. Il quadro della situazione è che noi lavoriamo nella nostra direzione e ovviamente il risultato fa commentare le cose in positivo o negativo. A volte un piccolo passo indietro fa fare un grande passo in avanti. Adesso abbiamo tre partite ed è un peccato aver tre mancanze. Jallow comunque non parte per Trapani”.
Un’idea per il recupero degli infortunati?
“Il più recuperabile è Lombardi che è rientrato ed ha recuperato dagli infortuni, Heurtaux che dopo 15 giorni di semina fisica può iniziare a spingere un pochino mentre Billong e Akpa Akpro sono ancora in fase di accertamenti. La botta subita in partita da Jallow bisogna analizzarla. Mantovani ha i tempi più lunghi di recupero reduce dallo scorso anno”.
La partenza di Calaiò può essere rivista per attingere agli svincolati?
“Faccio l’esempio prendendo l’Inter, anche in quella rosa si può migliorare qualcosa. L’unico reparto in cui eravamo in sovrabbondanza era proprio l’attacco. Tutto è migliorabile. Abbiamo fatto in questi due mesi e mezzo un percorso di professionalità e mentalità del lavoro. Ora tutti quelli che in futuro, parlando di gennaio, arrivano in un gruppo in cui è facile inserirsi. Il nostro problema è quello di non aver fatto bene domenica”.
Tornando a lunedi…
“Io sono stato scontento delle cose che non abbiamo fatto lunedi sera, non della sconfitta. Abbiamo lavorato per creare problemi e non per averne. E’ difficile preparare la partita di domenica perchè non sappiamo come giocano visto che hanno cambiato molto. Ad esempio la partita col Pescara, subendo solo una rete, il Pescara era uno squadrone e infatti dopo di noi ha vinto tre partite. Col Benevento, loro hanno fatto grandi cose. Spero di costruire una squadra che sia in casa che fuori casa riesca a giocare seguendo uno status importante. Non è che perdendo col Benevento e perdendo col Trapani allora siamo in crisi. Noi lavoriamo per costruire un modello importante, professionale, di valore per la maglia, di rispetto reciproco per tutti, giocatori, pubblico, società… Una volta raggiunto questo allora diventeremo la Salernitana”.
Una squadra che sta a zero punti è difficile da affrontare?
“Il calcio non da importanza a chi hai di fronte. E’ importante cosa fai tu, cosa crei e cosa metti in campo. Se col Pescara non avremmo giocato come sapevamo probabilmente avremmo perso. Dobbiamo mettere in pratica le conoscenze che sappiamo”.
Che centrocampo potremmo aspettarci col Trapani?
“Maistro può giocare sempre, se non la prossima quella dopo sicuramente. Patryk sta lavorando per poter capire e dare il suo contributo. Ha 20 anni ed è un ragazzo che capisce di calcio, accelera i tempi di apprendimento ma deve piano piano somatizzare i concetti del calcio italiano. Aspettiamo lui così come Heurtaux e Cerci. Ci sono dei problemi di tesseramento con Thomas ma non è convocabile al momento. Quando manchi da un pò di tempo nel campo è difficile, Cerci ha accelerato ma deve ancora migliorare”.
A Trapani campo sintetico cambierà qualcosa?
“Ho un ricordo terrificante del sintetico ai tempi del Torino. Djuric sta lavorando in maniera ottima, voglia di lavorare enorme così come la voglia di mettersi in discussione”.
Quattro parite in due settimane, si può gia parlare di reali valori della squadra?
“Se avessi avuto tutti i giocatori, ma purtroppo alcune mancanze costringono i giocatori a fare un po’ di tour-de-force. La gestione fisica in queste situazioni è importante. Oggi con queste mancanze di uomini dobbiamo stringere i denti. E’ un gruppo che ha una voglia incredibile di conoscere e fare. Fame e sapere significa la voglia continua di mettersi in discussione”.
Di Tacchio mezzala?
“Abbiamo fatto un lavoraccio su di lui per arruolarlo in questa collocazione. E’ difficile dire ad un giocatore ‘arrivi e giochi’ perchè è un calcio ragionato e organizzato. Lo stesso discorso vale per Cerci, che può giocare a due o tre punte. Dipende dalle condizioni e dalle situazioni. Dal momento che Patryk starà bene è evidente che lui farà il metodista. Tutto è realizzabile”.
Che tipo di giocatore è Gondo?
“Gondo è un giocatore che non conoscevo. E’ un giocatore fisico, dal fisico importante. Gli ho detto il fatto che ho apprezzato la sua voglia di capire e imparare. L’ho apprezzato tantissimo facendogli i complimenti davanti a tutti. Si vede che ha sogni da realizzare”.
Come ha appreso l’addio di Calaiò?
“Sapevo di questo, la società mi ha messo al corrente di questa possibilità. Secondo me ha fatto benissimo a prendere questa possibilità a 37 anni, sia per lui che per la Salernitana. E’ un uomo che ha fatto calcio vero con allenatori veri. Lui sa parlare di calcio e sa cosa significa”.
