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Vittorio Tosto: “Ci vuole rispetto per la maglia. La classifica è corta, la Salernitana ce la può fare”

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Le sue parole non passano mai inosservate. Rimangono a caratteri cubitali e, soprattutto, dalle parti di Salerno lui, Vittorio Tosto, riceve attestati di stima continuamente dai supporter della Salernitana. Non sarà mai dimenticato, né lui mai dimenticherà la città.

Vittorio Tosto: “Rispetto per la maglia, per la Salernitana”

Per chi l’ha visto giocare, le sue sgroppate sulla fascia, i suoi gol… pochi ma pensanti. Come quello all’esordio, a Barletta: un sinistro teso all’incrocio. Le qualità c’erano tutte, indubbie. Poche settimane e arrivò la chiamata dell’Under-21. Vittorio Tosto però non era solo grinta in mezzo al campo. Soprattutto  cuore. Un cuore che ancora oggi lo accompagna e ci ricorda che quando eravamo giovani… era una bella Salernitana da seguire. SalernoSport24 lo ha contattato a margine del post uscito qualche giorno fa sulla  sua bacheca di Facebook. Un post che ha fatto molto discutere.

Il commento su Facebook dell’altro giorno sembrava qualcosa più di pancia, uno sfogo… e nulla di ponderato. Sottoscrivi?

«È vero. Molti hanno apprezzato, soprattutto i tifosi. Non si può far contenti tutti e a qualcuno non è andato giù. Non mi aspettavo tutto questo clamore, il mio telefono è stato tempestato di chiamate».

Sta iniziando a mancare qualcosa, parlo di valori dello Sport, di attaccamento e passione.

«Questa è colpa nostra. Non parlo di me personalmente ma di chi lavora nei settori giovanili. Non si investe nei ragazzi che sono il futuro del movimento calcio. Vedi l’Atalanta cosa fa… Non si insegnano l’attaccamento alla maglia. Un ragazzo deve stare dieci anni nel settore giovanile prima di vedere la prima squadra. Poi, e purtroppo, non c’è rispetto verso i tifosi, non ci si può rivolgere in certo modo verso chi ti sta sostenendo. La situazione è già complicata».

Guardando al futuro, nel prossimo fine settimana si affrontano Empoli e Salernitana, e mai come questa volta sarà un’incognita il risultato.

«La classifica è corta, a parte il Benevento che sta già facendo un campionato a sé. La classifica cambia settimana in settimana. Bisogna riuscire ad inanellare qualche vittoria consecutiva altrimenti saranno squadre come il Pordenone o il Cittadella prendersi i posti per salire in Serie A. Con tre vittorie consecutive, si rasserenano gli animi, si porta un po’ di tranquillità per lavorare».

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Lino Grimaldi Avino
Lino Grimaldi Avino
Lino Grimaldi Avino, giornalista, editore e scrittore. Ha lavorato presso Cronache di Salerno, TuttoSalernitana, Granatissimi ed è direttore di SalernoSport24. Alla radio ha lavorato presso Radio Alfa, e attualmente conduce due programmi sportivi a RCS75 - Radio Castelluccio, Destinazione Sport e Destinazione Arechi. Ha pubblicato due libri: Angusti Corridoi (2012) con la casa editrice Ripostes, e La vita allo specchio - Introspettiva (2020) con la Saggese Editori, con prefazione dello scrittore Amleto de Silva.

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