I giocatori della Salernitana, in ritiro cittadino nell’Hotel Mediterranea, hanno trovato un insolito ospite ieri sera: i tifosi granata.
Giocatori-tifosi nella hall dell’Hotel Mediterranea
Cosa si saranno detti nello specifico, chi non era presente, lo può solo immaginare. Tifosi amareggiati e determinati da una parte, giocatori in silenzio ad ascoltare dall’altra. A cacciare in gola un boccone amaro del campionato che nessuno si aspettava. Sarà andata così per sommi capi.
C’erano tutti, Angelo Gregucci compreso che, forse, più di tutti sa cosa davvero possa trasmettere una tifoseria compatta al campo. Lui c’era, lui era il condottiero di quella Salernitana che 14 anni fa veniva spinta alla salvezza nel match con l’Ascoli.
Domenica c’è il Cosenza
Con il Cosenza la Salernitana dovrà vincere, non avrà un’altra chance probabilmente, anche perché il match successivo sarà a Pescara. Dovrà vincere, e potrebbe anche non bastare se si pensa ai 6 punti che potrebbe riavere i Foggia. Già solo questo dà un po’ la dimensione delle chiacchiere da bar della proprietà nel presentare il campionato che avrebbe atteso la città.
Così, come fu all’alba del campionato ’93-’94, sono i tifosi a scendere in campo per il faccia a faccia. Quella volta c’era diffidenza per una scatoletta dal contenuto sconosciuto. Questa volta c’è conoscenza, e lo spettro retrocessione già di per sé è mortificante. Nell’anno del centenario sarebbe quanto di più terrificante che una piazza sportiva come quella di Salerno potrebbe accettare.
