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Salernitana-Atalanta vista dai tifosi: tra amarezza e contestazione

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C’era aria di contestazione ieri all’Arechi da parte dei tifosi della Salernitana e neanche troppo velata. La partita contro l’Atalanta si è giocata in un clima e in una cornice surreali, vista anche l’aritmetica della retrocessione arrivata da una settimana abbondante. Ecco come ha vissuto la penultima uscita casalinga della squadra il tifo granata.

I tifosi della Salernitana ne avevano per tutti

Curva Sud Siberiano non gremitissima, ma agguerrita in un lunedì pomeriggio anomalo che nulla aveva più da dire per la Salernitana.


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Tribuna centrale e settore distinti svuotati e con voragini evidenti in fatto di presenze. In Curva Nord, uno sparuto gruppetto di coraggiosi provenienti da Bergamo (circa una ventina) ha deciso comunque di compiere l’attraversata dello Stivale per sostenere la Dea. I dati ufficiali segnalano la bellezza di 12.980 spettatori presenti, ma qualche abbonato ha preferito trascorrere diversamente il lunedì pomeriggio. Gli spazi vuoti sugli spalti sono veramente troppo ampi per poter pensare ad una partecipazione simile.

Già alla lettura delle formazioni, si capisce che non sarà un pomeriggio sereno: i nomi dei giocatori di entrambe le squadre vengono subissati di fischi e boati, così come lo sarà l’inno della Serie A. Dopo 2′ circa di gioco, i tifosi presenti in curva srotolano una serie di striscioni con un messaggio rivolto a giocatori, società e Comune di Salerno, ritenuti responsabili del fallimento sportivo di questa stagione. Le scritte sono abbastanza eloquenti: «Quest’anno… parte sinistra della classifica. Acquisti prestigiosi, calciatori con algoritmi. Centro sportivo e ammodernamento stadio, progetto Salerno Sport-City… Grazie a tutti, è arrivata la retrocessione!!!».

Nemmeno il vantaggio a sorpresa della Salernitana realizzato da Tchaouna ha smosso più di tanto la rabbia dei supporter granata. Il gol viene accolto da timide esultanze e applausi, ma soprattutto fischi. Per gran parte della partita è stato intonato il coro “Andate a lavorare”, il quale è diventato più forte dopo l’uno-due tremendo rifilato dall’Atalanta in avvio di ripresa. Il clima di contestazione proseguirà fino al triplice fischio dell’arbitro giunto al 94′, eppure ha fatto capolino qualche momento di eccezione.

Le giocate di Tchaouna sono riuscite a strappare gli applausi convinti della tifoseria, così come gli interventi difensivi di Pasalidis, Fazio e Pirola. Soprattutto il greco era riuscito, per qualche istante, a fomentare la folla grazie alla sua marcatura ruvida su Lookman e all’impegno mostrato nel corso del primo tempo. Si chiude così un lunedì calcistico in cui i tifosi hanno raccontato più di quanto potesse fare la partita stessa.

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