Vigilia di Salernitana-Juventus. Focus sui tatticismi attuati dal tecnico della Juventus Massimiliano Allegri.
Salernitana-Juventus: Max Allegri l’equilibrista
La Juventus si presenta domani in quel di Salerno come la delusione del campionato. Sono, infatti ben 14 i punti di distacco dal Napoli capolista e ben 7 dall’Atalanta che occupa l’ultimo posto utile per la zona Champions League.
Quest’anno la Juventus di Max Allegri ritornato alla corte di Madama dopo gli avventi di Maurizio Sarri e Andrea Pirlo sta deludendo le aspettative. Un po’ per sue colpe, un po’ per situazioni riferenti al gruppo squadra. Partito Cristiano Ronaldo, punto cardine della squadra non è stato sostituito adeguatamente. Punti di forza però della squadra bianconera il gruppo senatori composto da Bonucci e Chiellini più i vari Dybala, Chiesa e De Ligt punti chiave della squadra del presidente Andrea Agnelli.
Per quanto riguarda la fase tattica del mister toscano famosa la teoria del “Corto Muso”. Teoria nata nel 2019 nel post partita contro la SPAL:
«Nelle corse dei cavalli basta mettere il musetto avanti. Fotografia. Corto muso. Quello che perde di corto muso arriva secondo. Quello che vince di corto muso, primo».
La Juventus quest’anno ha cambiato spesso modulo per via delle varie assenze o a seconda della squadra che si ha davanti. I moduli utilizzati spesso dal tecnico livornese sono il: 4-3–3, il 4-4-2 e il 3-5-2. La caratteristica di questa squadra è che il concetto di “ruolo” viene sdoganato in qualcosa di più ampio, infatti tutti i giocatori coprono più zone di campo in entrambe le fasi di gioco, costruendo così una squadra molto dinamica.
Fase offensiva e fase difensiva
La Juventus non ha punti di riferimento per quanto riguarda le posizioni in campo da parte dei giocatori, ma è possibile notare come alla base di tutto ci sia un 4-3-3 con i due terzini che salgono molto rispetto la linea dei due difensori centrali andando quindi a costruire un gioco di grande spinta grazie al sostegno sulle fasce che permette sovrapposizioni alle spalle dei centrocampisti, degli attaccanti ma anche tagli e cross all’interno dell’area di rigore avversaria. Un’altra caratteristica della sezione difensiva di questa squadra, sono le verticalizzazioni da parte di Bonucci. I lanci lunghi del 19 bianconero permettono di scavalcare due reparti avversari andando a servire direttamente gli attaccanti. In fase di non possesso, invece la squadra di Massimiliano Allegri si dispone con un 4-4-1-1 dove a testimonianza del fatto che non ci sono ruoli ben definiti, uno dei tre attaccanti si unisce alla linea dei centrocampisti a dare una mano in fase difensiva.