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Salernitana-Atalanta a un anno di distanza: cosa è cambiato da quella salvezza con Sousa

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La prossima partita casalinga della Salernitana, che si disputerà il 6 maggio, vedrà i granata ospitare l’Atalanta. L’incontro potrebbe essere il primo dopo la retrocessione aritmetica in Serie B, a circa un anno di distanza dalla bellissima ed importantissima vittoria ottenuta proprio allo stadio “Arechi” contro gli uomini di Gasperini.

Salernitana-Atalanta… un anno dopo

Sembra trascorsa un’eternità, eppure è successo meno di un anno fa. Il 13 maggio del 2023 la Salernitana sfidava, in uno stadio “Arechi” gremito, l’Atalanta di Gian Piero Gasperini. Il match di andata di quel campionato di Serie A 2022-2023 si disputò a gennaio e vide i granata crollare rovinosamente in quel di Bergamo con un pesantissimo ed umiliante 8-2 che portò (in seguito anche ad un clamoroso dietrofront della società) all’esonero di Davide Nicola.


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© Carlo Giacomazza

La Salernitana si affidò a Paulo Sousa, che portò nuovi stimoli ed entusiasmo. La squadra riuscì a mettere insieme anche un filotto di dieci risultati utili (trovando pareggi importanti contro Inter e Napoli). Quattro mesi dopo quella brutta sconfitta in terra lombarda, i granata ritrovavano i nerazzurri da avversari.

 

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© Carlo Giacomazza

Motivazioni e, soprattutto, situazione in classifica erano diverse e, nella piovosa Salerno, il Cavalluccio trionfò 1-0 grazie alla rete di Candreva arrivata nel terzo minuto di recupero, vendicando così la sconfitta del girone di andata e conquistando, di fatto, la salvezza con largo anticipo davanti ad un pubblico in estasi.

 

Il prossimo 6 maggio, a circa un anno di distanza, la Salernitana sfiderà in casa proprio l’Atalanta e, per una beffarda e nostalgica coincidenza, lo farà di nuovo alla 35ª giornata di campionato. In 12 mesi sembra essere cambiato tutto: la Bersagliera potrebbe affrontare gli orobici già da retrocessa in Serie B.

Tra le tante cause, spicca ovviamente un mercato non all’altezza delle aspettative e che ha portato la squadra e non migliorarsi e a non performare: la mancanza di un giocatore come Vilhena a centrocampo, di un Mazzocchi inarrestabile e in forma sulla fascia, di una punta capace di giocare bene anche spalle alla porta (Piatek) ritagliando spazi importanti per un Dia che era in stato di grazia. Tutti elementi che hanno contribuito, tra le varie motivazioni, ad un campionato completamente diverso.

La partita con l’Atalanta porterà, quindi, a volgere sì uno sguardo al futuro progettando la prossima annata in Serie B, ma, innegabilmente, farà gettare un’occhiata malinconica a quello che è stato il percorso granata in Serie A, tra bei ricordi e amari rimpianti.

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