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Nicola a Salerno: dalla storica salvezza all’esonero

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Davide Nicola non è più l’allenatore della Salernitana. Il tecnico piemontese ha lasciato la panchina granata dopo 34 partite e dopo aver condotto la Bersagliera alla prima storica salvezza in Serie A. L’8-2 di Bergamo ha sicuramente influito sulla scelta operata dalla società presieduta da Danilo Iervolino, ma l’esperienza di Nicola a Salerno è caratterizzata da molti alti e bassi. Questi i momenti chiave del mister nella sua esperienza alla Salernitana.

Nicola alla Salernitana: un’esperienza di alti e bassi

L’esonero di Davide Nicola è stato uno shock per la tifoseria granata al pari di un fulmine a ciel sereno. I tifosi non hanno dimenticato l’impresa compiuta dall’allenatore di Vigone nella scorsa stagione, quindi un po’ di rammarico ed amarezza sono comprensibili.

L’esperienza del mister piemontese a Salerno è cominciata il 15 febbraio 2022, subentrando a Stefano Colantuono quattro giorni prima della partita casalinga contro il Milan. La Salernitana era in una situazione di classifica disperata: ultima in Serie A con 13 punti in 23 partite e zona salvezza lontana di otto punti. Il mercato invernale operato dall’allora DS Walter Sabatini aveva rinforzato notevolmente la squadra rispetto ad inizio stagione, ma i risultati ancora stentavano ad arrivare.


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Il pareggio casalingo contro il Milan per 2-2 alla prima di Nicola sulla panchina della Bersagliera lascia presagire un velo di ottimismo. Prestazione convincente e vittoria sfiorata contro quelli che sarebbero diventati i campioni d’Italia a fine campionato. La vera svolta della stagione arriverà in primavera: quattro vittorie consecutive ottenute contro Udinese e Venezia nei recuperi e, successivamente, con Sampdoria e Fiorentina che permettono alla Bersagliera di rientrare in corsa per la permanenza in A.

Si arriva all’ultima giornata. All’Arechi si presenta un’Udinese che non ha più nulla da chiedere al campionato. Una vittoria terrebbe a distanza di sicurezza il Cagliari, impegnato sul campo del Venezia già retrocesso e distante due punti dai granata. Le cose sembrano volgere al peggio: la Salernitana cade per 0-4 in casa e ora bisogna rimanere sintonizzati sulle frequenze radio aspettando buone nuove dal “Penzo”. La lieta novella arriva dopo un secondo tempo di sofferenze, con il Cagliari che non riesce a sfondare il muro eretto dal Venezia e la Salernitana che può festeggiare una storica quanto miracolosa salvezza. 31 punti bastano e avanzano, con Nicola portato in trionfo da tifosi e calciatori per averne ottenuti ben 18 dal suo arrivo a Salerno.

L’impresa compiuta vale il rinnovo del contratto per altri due anni. Riconoscenza e continuità cercano di andare di pari passo. Bisogna aiutare la nuova Salernitana targata Danilo Iervolino a diventare una nuova realtà del calcio italiano.

La Salernitana si ripresenta ai nastri di partenza della Serie A 2022-2023 con molte aspettative. Ben 44 i milioni spesi sul mercato estivo operato dal nuovo DS Morgan De Sanctis per mantenere la categoria. L’inizio di campionato mantiene le aspettative della vigilia, con la storica vittoria in extremis contro il Verona e l’impresa dell’Olimpico contro la Lazio a creare entusiasmo nell’ambiente. Eppure, dall’accoglienza eroica dei tifosi riservata alla squadra al rientro da Roma inizia a girare tutto storto. La Salernitana non vince più: due pareggi contro Cremonese e Torino e tre sconfitte contro Fiorentina, Monza e Milan frutto di prestazioni scialbe.

Arriva la trasferta di Bergamo contro un’Atalanta in corsa per un piazzamento Champions e lo scetticismo dell’ambiente la fa da padrone. La débâcle per 8-2 è la goccia che fa traboccare il vaso e che pone fine all’esperienza di Nicola sulla panchina della Salernitana. L’esonero diventa inevitabile la mattina del 16 gennaio 2023, dopo otto vittorie, 12 pareggi e 14 sconfitte in 34 partite tra campionato e Coppa Italia. Nonostante il vantaggio di nove punti dalla zona retrocessione, per la società era arrivato il momento di voltare pagina. Difficilmente, però, la piazza di Salerno dimenticherà quanto dato e ottenuto da Davide Nicola in questi quasi 11 mesi.

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