Juventus e Salernitana si affrontano nella cornice dell’Allianz Stadium per la trentaseiesima giornata di Serie A. Di seguito un breve riassunto della partita e le pagelle dei granata.
Juventus-Salernitana: un pari che sa di beffa per i granata
Bianconeri in campo per porre un sigillo sulla partecipazione alla prossima Champions League, granata per salvare la faccia dopo un campionato da dimenticare.
Allegri non rischia Chiesa e Yildiz in vista della finale di Coppa Italia di mercoledì contro l’Atalanta, ragion per cui lancia Kean dal 1′ in attacco al fianco di Vlahovic. Confermato Kostic sull’out di sinistra, mentre in difesa Rugani prende il posto dell’indisponibile Danilo. Colantuono risponde con un 3-4-2-1 che vede la conferma di Fiorillo in porta e la presenza di Pierozzi nel terzetto difensivo al posto di Pasalidis. Zanoli, invece, prende il posto dell’infortunato Bradaric sulla sinistra.
La prima grande occasione, dopo un potenziale tentativo in avvio di Vignato fermato sul nascere, lo avrà la Juventus con Vlahovic. Il serbo, all’8′, individua lo spazio per concludere dai 30 metri e trova l’opposizione della traversa con la collaborazione di Fiorillo. La Salernitana, però, è ben messa in campo e riesce a tenere a bada gli attacchi dei bianconeri. La sublimazione di questa fase della partita la si avrà al 27′: corner di Sambia e colpo di testa di Pierozzi sul primo palo a beffare Szczesny. A sorpresa, 1-0 Salernitana allo Stadium.
La Juventus va in frenesia totale, mentre i granata gestiscono con tranquillità pallone e tempi di gioco. Anzi, al 32′ la Salernitana sfiora addirittura il raddoppio con il calcio di punizione di Sambia sventato da Szczesny. I bianconeri provano a reagire e, al 35′, Bremer tenta la fucilata dalla distanza, con la palla che sfiora il palo alla destra di Fiorillo. 1′ più tardi, enorme occasione per la Salernitana per raddoppiare: contropiede di Coulibaly ad innescare Tchaouna sulla destra, filtrante del francese per Ikwuemesi che, nonostante fosse solo, si allunga il pallone e si fa beffare da Szczesny in uscita. Passata la paura, la Juve arriva ancora al tiro dalla distanza al 43′ con Cambiaso e il pallone lambisce il palo esterno. Nel recupero, Kostic ha provato a sorprendere Fiorillo sul suo palo su un corner corto battuto da Cambiaso, ma il pallone non centra lo specchio della porta per centimetri.
Andati all’intervallo sul punteggio 0-1, Allegri rivolta la squadra come un calzino con un triplo cambio: Iling-Junior, Miretti e Chiesa al posto di Kostic, McKennie e Kean. Proprio Iling-Junior prova a sorprendere, senza riuscirci, Fiorillo dalla distanza, ma sarà la Salernitana a mancare ancora il raddoppio con la traversa colpita da Fazio al 56′.
Al 59′, accelerazione impressionante di Chiesa nell’innescare Vlahovic partito in posizione dubbia, ma il diagonale del serbo si perde sul fondo di pochissimo. La Juve inizia a spingere di più e cinge d’assedio l’area della Salernitana. Fazio e Pirola s’immolano su tutti i tentativi degli attaccanti juventini, ma il baricentro è troppo basso. Colantuono inserisce Legowski al posto di Vignato, ma Gatti sfiora il pari al 65′ di testa sulla punizione di Locatelli.
Colantuono, al 73′, attinge ancora dalla panchina: dentro Kastanos, fuori Ikwuemesi. Si punta tutto sulla velocità di Tchaouna, mentre a centrocampo aumenta la densità. A questo punto, Allegri si gioca il tutto per tutto al 77′: fuori Vlahovic e Rugani, dentro Milik e Yildiz. Proprio il turco, all’80’, innesca il colpo di testa del polacco, ma Fiorillo dice di no e respinge in angolo.
La Juventus attacca con la forza della disperazione e, all’88’, colpisce ancora un legno, il terzo, con Miretti a spaccare la traversa. Colantuono prova a chiudersi nel finale con gli ingressi di Pasalidis e Pellegrino per Zanoli e Sambia, ma i bianconeri troveranno il pareggio al 92′ con la zampata di Rabiot su azione da calcio d’angolo. Nel finale, un’occasione per parte per il match-ball: da una parte, Miretti sfiora il palo dalla distanza; dall’altra, Basic, da posizione invitante su assist di Kastanos, alza troppo la mira. Finisce, così, 1-1 il match dell’Allianz Stadium. Appuntamento con la prima vittoria nel girone di ritorno ancora rimandato per la Salernitana.
Le pagelle dei granata: difesa superba. Basic si perde nel finale
Fiorillo – Subito sollecitato in avvio da Vlahovic e trova nella traversa un valido alleato. In seguito, anche il palo gli dà una mano sulla conclusione velenosa di Cambiaso vista soltanto passare. Nella ripresa è determinante nel negare il gol a Milik con un ottimo riflesso ravvicinato, ma non può nulla sulla zampata di Rabiot nel finale. 6,5.
Pierozzi – Primo gol in Serie A indimenticabile per l’ex di Reggina e Fiorentina: sfila via dalla marcatura di McKennie, stacco perentorio sul corner di Sambia e Szczesny beffato. Annulla Kean per tutto il primo tempo, mentre con Chiesa le difficoltà sono esponenzialmente aumentate, pur tenendo botta. L’ingresso di Yildiz ha cambiato ancora le carte in tavola, ma trova in Zanoli un aiuto prezioso. 7.
Fazio – Semplicemente un muro: le palle alte sono state tutte le sue e sulle seconde palle è sempre prezioso nel metterci una pezza. Solo la traversa gli nega la gioia personale. Nulla ha potuto sul gol di Rabiot. 7.
Pirola – Come il suo collega, ha tenuto a bada un clienti scomodi come Chiesa e Vlahovic ed è stato prezioso soprattutto sui numerosi cross arrivati in area granata. Partita praticamente perfetta la sua. 7.
Sambia – Suo il corner trasformato in oro da Pierozzi. Successivamente, sfiora il raddoppio con un calcio di punizione ben sventato da Szczesny. Nel complesso, sulla sinistra ha scavato i solchi e McKennie non lo ha preso quasi mai. Nella ripresa, invece, ha sofferto molto le folate juventine, ma riesce comunque a contribuire alle barricate finali. 7. Dal 90′ Pellegrino – Entra e arriva il gol della Juventus, ovviamente non per colpe sue. Ha il grande merito, nel finale, di aver avviato il contropiede che poteva valere la vittoria, poi sprecato da Basic. s.v.
Coulibaly – Grande lavoro in fase di raccordo tra i reparti: tanti recuperi fondamentali in difesa e buone trame ispirate a livello offensivo. Da un suo filtrante illuminante nasce il contropiede sprecato malamente da Ikwuemesi. 7.
Basic – L’equivoco tattico che lo aveva portato a cervello del centrocampo svanisce se messo nelle condizioni di fare bene. Nei due di centrocampo, riesce a fare la differenza grazie alla sua fisicità e, liberato dai compiti di impostazione della manovra, diventa prezioso in fase di raddoppio. Nel finale, due grosse sbavature: si perde Rabiot sul gol dell’1-1 e spreca il match-ball. 5,5.
Zanoli – Scende bene e chiude che è un piacere. Gara accorta e senza sbavature per l’ex Napoli, il quale ha avuto attimi di panico dopo gli ingressi di Chiesa e Yildiz nella ripresa. Tutto sommato, regge bene. 6,5. Dal 90′ Pasalidis – Ingresso con gol subito e giallo. Non che sia colpa sua, ma non è stato fortunato. s.v.
Tchaouna – Unisce utile e dilettevole in maniera disarmante. Straordinarie le giocate con cui manda in porta Vignato e Ikwuemesi, fondamentale in fase di ripiego nei momenti più concitati della partita. Nel finale si è fatto piegare dalla stanchezza. 6,5.
Vignato – Due volte nel primo tempo aveva avuto modo di incunearsi tra le maglie della difesa juventina, per due volte Bremer lo ha scherzato in situazioni tutt’altro che agevoli. Nella ripresa, però, si rende protagonista di un grande recupero su Chiesa in contropiede e stoppa un tentativo in area di Locatelli. Gara generosa, ma comunque non positiva. 5,5. Dal 65′ Legowski – Entra per innalzare le barricate e il centrocampista polacco non si fa pregare, soprattutto in fase di ripiego durante le innumerevoli transizioni tentate dalla Jvuentus. Peccato che si perda Locatelli in occasione del pareggio di Rabiot. 5,5.
Ikwuemesi – Ha un’occasione colossale per raddoppiare su servizio di Tchaouna, ma la getta alle ortiche con un controllo di palla grottesco. Basic gli serve un secondo cioccolatino nel finale di primo tempo e anche lì riesce ad andare in imbarazzo con un tentativo di sponda nel nulla. Per il resto, molto lavoro sporco là davanti, anche se qualcosa in più in fase conclusiva era lecita aspettarsela. 5,5. Dal 73′ Kastanos – Entra per congelare il possesso del pallone nel momento di maggiore pressione della Juventus, ma con i compagni stanchi non ha potuto fare molto. Nel finale, cede il pallone della vittoria a Basic, ma il croato spreca. 6.
Colantuono – L’aveva studiata fin troppo bene, soprattutto nel primo tempo, quando aveva imbrigliato la Juve e chiuso avanti di un gol. Nella ripresa cerca di affidare alla velocità di Tchaouna il mantenimento del risultato, ma il muro eretto crolla sulle mancate marcature di Legowski e Basic sul corner trasformato in gol da Rabiot. Il mancato colpo del KO di Basic è un rimpianto enorme, ma la prestazione della squadra è più che sufficiente. 6,5.