giovedì 02 05 24
spot_img
HomeEsclusiveMassimiliano Mandia: "La salute delle persone viene prima di tutto"
spot_img

Massimiliano Mandia: “La salute delle persone viene prima di tutto”

spot_imgspot_img

Intervista a Massimiliano Mandia, campione salernitano di tiro con l’arco. Atleta delle Fiamme Azzurre tra i più forti del panorama italiano che, senza il rinvio causato dall’emergenza Coronavirus, avrebbe certamente rappresentato l’Italia alle Olimpiadi di Tokyo 2020.

Max Mandia e le Olimpiadi, appuntamento rimandato di un anno

Fratello di Claudia, anche lei campionessa italiana di tiro con l’arco, Massimiliano Mandia è senza dubbio uno degli arcieri più forti del panorama nazionale. Dal 2014 ad oggi, infatti, l’atleta salernitano delle Fiamme Azzurre ha fatto incetta di titoli italiani e… non solo. Nell’ultimo campionato europeo di categoria tenutosi a Samsun in Turchia un anno fa, infatti, Mandia ha conquistato la medaglia d’oro nella sfida tutta italiana con Marco Morello. I due azzurri hanno regalano tiri di alta scuola. Un grande spettacolo, con emozioni che tengono con il fiato sospeso per tutta la gara finale. Entrambi, infatti, hanno realizzato un 10-10 allo shoot off, ma la freccia dell’arciere salernitano, in forza alle Fiamme Azzurre, è andata più vicina al centro. Nel suo percorso verso l’oro continentale, l’arciere di casa nostra è impeccabile.  grande calma e sangue freddo che, com’è noto, sono le “armi” in più dell’azzurro.

Quest’anno, poi, sarebbe arrivata la partecipazione alle Olimpiadi di Tokyo, rimandate di un anno a causa dell’emergenza Coronavirus che sta mettendo letteralmente in ginocchio il mondo intero. Raggiunto telefonicamente, gli abbiamo rivolto alcune domande su come stava attraversando questo difficile momento… con uno sguardo al futuro.

Qualche giorno fa, com’era prevedibile, la triste notizia è arrivata: Tokyo 2020 passa al 2021. Da sportivo, come hai preso questa decisione?

«Certamente è stata una notizia un po’ amara, ma ovviamente è stata presa la scelta giusta, in quanto la situazione si sta aggravando giorno dopo giorno. Spero che l’Italia ne esca prima degli altri, ma di sicuro anche le altre nazioni avranno molti problemi legati a questo virus. Dobbiamo sostenerci l’un l’altro per cercare di venirne fuori a livello globale. Detto ciò, di sicuro è giusto dare precedenza alla salute delle persone prima di ogni cosa».

Quasi certamente avresti fatto parte della spedizione azzurra alle Olimpiadi. Quattro anni di allenamenti, per ora, buttati al vento. In questo momento, per ogni atleta, occorre lavorare sullo stato mentale…

«In condizioni normali, avremmo dovuto svolgere le qualifiche interne da cui, successivamente, si sarebbe scelta la spedizione degli atleti per la Coppa del Mondo a Berlino per racimolare gli ultimi pass per la partecipazione alle Olimpiadi. Ovviamente adesso c’è incertezza sia su questa competizione e sia sul resto delle gare di quest’anno. Certamente lo stato mentale può influire molto. Per un atleta abituato a una certa routine, tutto sembra più strano. Comunque, la decisione del rinvio dei giochi olimpici non deve essere vissuta come un dramma, perchè vuol dire che ci si preparerà meglio per l’anno prossimo.

Oltre che atleta, sei un membro delle Fiamme Azzurre e, di conseguenza, ricopri anche un ruolo ministeriale. Da “dentro”, come stai vivendo questa situazione?

«Questo momento certamente è un po’ strano. Come atleta di alto livello, avrei potuto continuare ad allenarmi. Fino a due giorni fa mi era permesso allenarmi in un comune vicino Pontecagnano, svolgendo il mio ruolo di agente di Polizia Penitenziaria assegnato a un gruppo sportivo. Successivamente, mi è stato comunicato dal comandante della Polizia Municipale di Pontecagnano che non mi è più possibile. Ora mi tocca organizzarmi dentro casa per vedere come continuare la preparazione atletica».

Un arciere come ci si allena in casa? 

«In realtà sto ancora valutando su come potermi allenare in modo adeguato. Per ora sono costretto a fare soltanto tiri con elastico. Se dovessi passare un mese intero senza “tiro di qualità”, certamente mi ritroverei più indietro rispetto ad altri colleghi che stanno continuando tranquillamente ad allenarsi. In questo momento posso soltanto continuare la preparazione atletica e poco altro. In più, ci sono diverse competizioni in programma quest’anno che, ovviamente, non si sa se verranno svolte regolarmente, annullate o rimandate. Diciamo che in questo momento mi trovo nel cosiddetto limbo. Come sempre, occorre fare di necessità virtù, sottolineando sempre che la salute delle persone viene prima di tutto».

In chiusura, il saluto dell’arciere salernitano al popolo granata:

spot_img
spot_img
spot_img
Lino Grimaldi Avino
Lino Grimaldi Avino
Lino Grimaldi Avino, giornalista, editore e scrittore. Ha lavorato presso Cronache di Salerno, TuttoSalernitana, Granatissimi ed è direttore di SalernoSport24. Alla radio ha lavorato presso Radio Alfa, e attualmente conduce due programmi sportivi a RCS75 - Radio Castelluccio, Destinazione Sport e Destinazione Arechi. Ha pubblicato due libri: Angusti Corridoi (2012) con la casa editrice Ripostes, e La vita allo specchio - Introspettiva (2020) con la Saggese Editori, con prefazione dello scrittore Amleto de Silva.

Notizie popolari