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Verso Salernitana-Sassuolo, intervista ad Alessandro Bastrini: “Ricordi positivi legati alla città di Salerno”

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In vista della sfida tra Salernitana e Sassuolo, la nostra redazione ha avuto il piacere di intervistare Alessandro Bastrini, doppio ex del match.

Alessandro Bastrini, doppio ex di turno

Bastrini è un ex calciatore di Salernitana e Sassuolo, in attività nel Colorno. Il calciatore ha indossato, prima, la casacca neroverde, collezionando nove presenze nella stagione 2008-2009. L’anno seguente, invece, è passato in prestito dalla Sampdoria alla Salernitana, con cui ha collezionato ventitré presenze nella stagione 2009-2010.

Anni non semplici quelli vissuti da Bastrini: di fatto, quella stagione si concluse con la retrocessione. Nell’intervista rilasciata, emerge, da un lato, l’affetto verso la città di Salerno e la sua tifoseria. D’altra parte, il rimpianto delle potenzialità di quella squadra, che vantava in rosa calciatori come Roberto Merino, Federico Dionisi e Francesco Caputo.

La carriera di Alessandro Bastrini

La carriera di Bastrini inizia a Milano, sponda neroazzurra. Con l’Inter disputa tre anni nel settore giovanile per poi passare al Como, con cui completa il percorso di formazione per la prima squadra. Successivamente vestirà numerose maglie: Sampdoria, Modena, Sassuolo, Salernitana, Vicenza, Novara, Cagliari, Ternana, Catania, Reggiana, Monopoli, Lecco e, ad oggi, Colorno. Dunque, numerose squadre che gli hanno consentito di crescere ed affermarsi come calciatore.

Quali ricordi ha legati alla città di Salerno?

«Sicuramente verso la città e la tifoseria ho ricordi positivi, perché è molto bella e si vive bene. A ciò si contrappongono i pensieri della nostra annata, che è stata molto complicata. L’anno successivo ci fu anche il fallimento, quindi la stagione calcistica è stata abbastanza difficile, però a Salerno si vive molto bene».

Fu un tesserato di Giorgio Squinzi. Che ricordo ha dello storico imprenditore del Sassuolo? Avrebbe mai immaginato a quali livelli sarebbe arrivato il Sassuolo?

«Conoscendo il calibro di Squinzi lo immaginavo, perché è una persona ambiziosa che ha fatto grandissime cose. Si capiva che il progetto era a lungo termine, in virtù della grande organizzazione. Il Sassuolo ha realizzato grandi cose, e, sicuramente, oggi saranno ancor più organizzati di quanto già non lo erano allora. Sono dunque, ormai, una grande realtà».

Come visse la retrocessione della Salernitana?

«Quello è stato un anno difficile e complicato. Partendo dal presupposto che noi avevamo veramente una squadra forte: davanti c’erano Caputo, Dionisi, Dino Fava, Merino. Purtroppo è avvenuta la retrocessione e fu un peccato, considerando la fortuna di avere la possibilità di giocare a Salerno. Fin da inizio campionato ci furono problemi societari. Non è stato facile e nemmeno bello».

Che gara sarà quella tra Salernitana e Sassuolo?

«La Salernitana si è rinforzata molto nel mercato di gennaio. La gara contro l’Inter è da dimenticare, sebbene comunque sarebbe stata difficile a priori. Quella tra Salernitana e Sassuolo sarà una partita difficile, dove i granata cercheranno di far punti per raggiungere la salvezza, che, in virtù del mercato di gennaio, è l’obbiettivo primario».


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Paolo Panebianco
Paolo Panebianco
Appassionato di storia, scrittura e Salernitana. Credo nello sport come motivo di integrazione e di crescita dell'individuo. Sempre credere nei propri sogni.

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