A Radio Punto Nuovo, durante Punto Nuovo Sport Show, si è parlato di Salernitana e delle novità provenienti dal ritiro di Rivisondoli. Ad intervenire è stato Francesco Di Pasquale, giornalista di “Sportitalia”.
Salernitana, le novità dal ritiro
La Salernitana prosegue la preparazione nel ritiro pre campionato. Nel pomeriggio di ieri, 19 luglio, i granata hanno superato il Delfino Curi Pescara nella prima amichevole della stagione. Ai microfoni di Radio Punto Nuovo è intervenuto Francesco Di Pasquale, giornalista di “Sportitalia”, che ha parlato delle varie novità riguardanti il Cavalluccio.
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«Il caldo rende difficile la preparazione atletica, come affermato dallo stesso Sousa. I giocatori fanno fatica a dormire la notte. Il clima della squadra, invece, qui a Rivisondoli è molto positivo. Ci sono vari mattatori, come Mazzocchi… Anche i giovani della Primavera hanno fatto gruppo. Gli unici che vivono questo ritiro da separati in casa sono Sepe e Bonazzoli. Poi ieri è arrivato Lovato. Insomma, è un ritiro molto sereno rispetto a quelli degli scorsi anni».
«Sousa in questo ritiro non è l’allenatore della Salernitana. Viene qui a divertirsi, scherza con i tifosi, si confida con De Sanctis, va a colloquio con l’AD Milan. È un compagno di squadra, un compagno di staff, è l’anima della squadra, forte anche delle vicissitudini che lo hanno visto vicino al Napoli. È un demagogo del calcio e della vita. Apre i cancelli del “Comunale” e fa entrare in campo i piccoli tifosi».
«È un De Sanctis double face: la mattina indossa la divisa d’allenamento, ma ha sempre gli auricolari alle orecchie. Ieri è rimasto in campo con Paulo Sousa, forse per un piccolo briefing di mercato. Bonazzoli è in partenza, ma lo scambio con Hongla sembrerebbe aver rallentato un po’ questa trattativa».
«A mezzanotte scadrà la clausola di Boulaye Dia, che ad oggi sta svolgendo un allenamento individuale. L’offerta del Milan è stata rispedita al mittente. C’è l’interesse della Fiorentina, ma anche di squadre dalla Premier. Anche altre offerte sono state rifiutate, le cifre erano troppo basse».
