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Testa, Ventura e i rigori, tutto tradotto in una Salernitana che lotta

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Salernitana seconda in classifica, a un punto dalla vetta. Certo, in condominio con altre tre compagini, ma tre mesi fa i granata e la piazza condividevano al massimo la depressione andante. Ciò che sicuramente salta all’occhio sono il numero di rigori avuti a favore rispetto alla scorsa stagione, segno che qualcosa è cambiato.

Rigori pro e la Salernitana lassù

Granata secondi in classifica e, per trenta secondi di troppo, quasi primi. Questo nonostante una situazione deficitaria sotto l’aspetto fisico. Tanti, infatti, i giocatori fermi ai box. Pensare che poi gli infortunati non sono dei rincalzi ma dei sicuri titolari, dà molto da pensare. I granata lassù, e con merito. Perché la squadra che sa vincere è anche quella che, nei momenti di difficoltà, fa quadrato intorno a sé.

Cerci non è ancora pronto – ma la voglia del calciatore c’è tutta e si vede. Jallow potrebbe rientrare per la trasferta di Venezia. Giannetti con Djuric fa fatica. Djuric da solo predica nel deserto. Per vincere servono i gol e il capocannoniere della squadra è, udite udite, Sofian Kiyine. Da lui la gente si aspetta i gol certamente, ma li attende soprattutto dagli attaccanti. Nel frattempo lui, dotato di un gran tiro dalla distanza, sta sfoggiando quella che a Salerno era una chimera da un bel po’ di tempo: il tiro dal dischetto.

Capitolo rigori

Un rigore può essere un episodio ma per guadagnarselo bisogna pur arrivare in area. Ecco, proprio questa era la difficoltà della Salernitana lo scorso anno. Non a caso un solo rigore a favore nel campionato di Serie BKT 2018-2019. Alcuni non visti certamente. Ma i granata avevano più di un problema dalla cintola in su. Quest’anno il vento sembra cambiato, forse ne mancherebbero addirittura un paio. Ma guardando oltre, quei tre rigori in più danno una classifica alla Salernitana del tutto meritata. Il mister ha lavorato molto sulla testa dei giocatori rimasti dalla scorsa stagione. Ha lavorato e poi inculcando in altri l’idea del sacrificio (vedi Cicerelli e Firenze, sacrificati fuori ruolo e in più acciaccati).

Si potrebbe parlare di fortuna ma la fortuna la si cerca, non cade semplicemente da cielo. Un come i rigori: per ottenerli, prima di tutto bisogna arrivarci in area di rigore.

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Lino Grimaldi Avino
Lino Grimaldi Avino
Lino Grimaldi Avino, giornalista, editore e scrittore. Ha lavorato presso Cronache di Salerno, TuttoSalernitana, Granatissimi ed è direttore di SalernoSport24. Alla radio ha lavorato presso Radio Alfa, e attualmente conduce due programmi sportivi a RCS75 - Radio Castelluccio, Destinazione Sport e Destinazione Arechi. Ha pubblicato due libri: Angusti Corridoi (2012) con la casa editrice Ripostes, e La vita allo specchio - Introspettiva (2020) con la Saggese Editori, con prefazione dello scrittore Amleto de Silva.

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