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Salernitana-Cremonese, intervista al doppio ex Leandro Rinaudo: “Salerno trampolino grandioso per la mia carriera”

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Leandro Rinaudo, direttore tecnico del settore giovanile del Palermo, è un doppio ex di Salernitana e Cremonese. Abbiamo contattato l’ex difensore per parlare dei suoi trascorsi nelle piazze e per chiedergli dell’influenza del Coronavirus nel mondo del calcio.

Il doppio ex, Leandro Rinaudo: “Salernitana, Castori l’uomo in più”

Leandro Rinaudo, classe 1983, ha da pochi anni appeso gli scarpini al chiodo, ciononostante ha continuato a vivere di calcio. Dal 2016 ha infatti intrapreso l’attività dirigenziale divenendo, oggi, direttore tecnico del settore giovanile della squadra della sua città, il Palermo. In carriera, Rinaudo ha giocato in lungo ed in largo per l’Italia con 123 presenze e 5 reti in Serie A, vestendo, inoltre le maglie di Napoli e Juventus. Non solo Napoli e Juventus, il 37enne ha vestito le maglie di Palermo, Varese, Cesena, Siena, Livorno, Novara, Virtus Entella, Bari e Vicenza, ma anche il granata; l’ex difensore, infatti, nel 2003-2004 ha vestito la casacca della Salernitana, mentre, nel 2018-2019, è stato direttore sportivo della Cremonese.

Proprio per questi due trascorsi, differenti e distanti nel tempo, ci siamo messi in contatto con lui.


Leandro Rinaudo
Leandro Rinaudo oggi

Molti stanno definendo questa stagione falsata a causa del Coronavirus. Lei, in qualità di dirigente, cosa si sente di dire?

«Sicuramente tutti i campionati, nazionali e non, stanno vivendo un cambiamento epocale e particolare per quelle che sono le dinamiche della programmazione della stagione. Questo non dare continuità a ciò che si è programmato in estate va a sfalsare gli obiettivi prefissati in anticipo».

Venendo a Salernitana-Cremonese. Le due squadre hanno cominciato in maniera differente la stagione e Bisoli sembra avere le ore contate a Cremona. Si aspettava quest’avvio?

«Indubbiamente la Salernitana sta facendo ciò che mi aspettavo. La scelta di Castori, allenatore esperto e professionista esemplare, è azzeccata e sono certo saprà dare i suoi frutti alla causa granata nel corso della stagione. Per quanto riguarda la Cremonese, da diversi anni ormai, dimostra poca programmazione nel raggiungere gli obiettivi prefissati. Sono stati spesi tantissimi soldi negli ultimi anni, ma l’unica volta in cui si sono sfiorati i play-off fu nel 2019, anno in cui fui sollevato anticipatamente dall’incarico. Spiace stia andando così ma è evidente, la poca programmazione sta portando a risultati opposti rispetto a quanto si spende anno dopo anno».

A Salerno ha vissuto una stagione importante nonostante vi siate giocati la salvezza fino alla fine; 24 gettoni, un gruppo fatto di grandi calciatori per la categoria ed un giovanissimo Pioli in panchina. Che ricordi ha di quell’esperienza?

«Sono arrivato a Salerno appena 20enne ed all’interno di una Serie B di tutt’altro livello rispetto a quelle attuali. Ho moltissimi ricordi positivi, esperienza bellissima ed importante in una piazza eccellente che mi ha dato il via ad una grande carriera. C’era poi un grande organico (Molinaro, Bogdani, Bombardini, Breda) ed un grande tecnico come Pioli che, nonostante l’età, lasciava intravedere grandissime capacità».

A Cremona, invece, è andata un filino diversamente.

«Esattamente, non è andata come volevo. Sono stato sollevato anzitempo dall’incarico, però, dato che nel calcio contano i numeri ed i risultati, almeno quelli sono dalla mia parte. Ti ripeto, l’unica stagione in cui la squadra ha sfiorato i playoff è stata quella nella quale ho allestito io la rosa. A Cremona, inoltre, ho scelto Rastelli come tecnico, probabilmente il migliore per media punti negli ultimi anni in Serie B. Ora penso ai giovani del Palermo».

Si sente di fare un pronostico per questo monday night?

«Nel calcio l’imprevedibilità è sempre dietro l’angolo. Sono due ottime squadre sulla carta ma vedo la Salernitana più organizzata e più consapevole dei propri mezzi, bisogna fare comunque attenzione».


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Luigi Lodato
Luigi Lodato
Luigi Lodato nasce a Salerno nel 1993. Residente a Roccapiemonte, ridente cittadina dell'Agro, si avvicina al giornalismo ad inizio 2010 sulle onde radio di Radio Blue Star, grazie alla quale ottiene l'iscrizione all'albo dei pubblicisti nel 2012. Fino al 2015 è corrispondente e reporter per la radio e svariate testate giornalistiche dell'Agro. Ritorna a scrivere nel 2017 sul sito tematico Granatissimi e, dal 2018, entra nella famiglia di SalernoSport24 come redattore per divenire, in seguito, caporedattore e responsabile alle interviste. Qualche citazione, tanta imparzialità ed un pizzico d'ironia per invogliare alla lettura, buon viaggio sul nostro giornale!

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