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Un’ottima Salernitana soccombe alla Juventus: l’analisi del match

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La Salernitana, nonostante l’uomo in meno, riesce a tenere in scacco la Juventus fino alla fine della partita. Tuttavia, i bianconeri la portano a casa nel finale.

Salernitana-Juventus: l’analisi del match

La Salernitana parte con un inaspettato 3-4-2-1, con Sambia e Bradaric (unici laterali a disposizione) sugli esterni. In attacco, Simy la spunta su Ikwuemesi nel ruolo di prima punta. Quella dello schieramento a specchio è una soluzione che potrebbe favorire un eventuale strategia basata sul pressing.

La Juventus risponde col suo classico 3-5-2: Allegri non riserva sorprese, anche a causa dello scarso numero di soluzioni disponibili.


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Il primo tempo

La Juventus parte forte, pressando, soffocando qualsiasi tentativo di fraseggio di una Salernitana che non si scoraggia e, al 4′, ha una buona occasione con Sambia. L’intensità potrebbe essere una delle chiavi del match. Sono note le difficoltà di palleggio della squadra di Allegri, che, senza Locatelli fa un po’ fatica nell’avviare l’azione. Quindi, pressando con intensità ed intelligenza, la Salernitana potrebbe peggiorare la situazione. Tuttavia, la Juventus è sempre molto pericolosa sui piazzati, come dimostrato dall’occasione capitata sulla testa di Danilo in avvio.

Con i palloni lunghi non è facile impensierire i tre centrali granata (ben strutturati fisicamente), perciò Allegri sta cercando di indurre i suoi ad avere pazienza. Infatti, nella prima parte di questo primo tempo, la Juventus sta pazientemente fraseggiando, per poi andare improvvisamente in verticale. Dall’altra parte, la Salernitana fa fatica a superare il centrocampo, anche a causa del baricentro troppo basso tenuto dalla squadra di Inzaghi.

La situazione cambia intorno al quarto d’ora, quando la Juventus si abbassa notevolmente, permettendo ai Granata di venir su e di rendersi pericolosi (con Legowski). Tuttavia, i tre centrali della Salernitana soffrono le ripartenze veloci di Yildiz: il primo a farne le spese è Gyomber, ammonito al 20′. In generale, dopo 15′ di dominio bianconero, la partita si fa più divertente, con entrambe le squadre che si aprono, cercando di proporre gioco.

Intorno al 25′ la Juventus torna ad alzarsi, mettendo pressione alla Salernitana, che non riesce più a giocare il pallone e ad avanzare con facilità. Un evidente problema è la scarsa capacità di Simy nel lavorare la palla di spalle, che non permette ai Granata di distendersi e/o di proporre un uno-due per eludere gli interventi dei difensori avversari.

Yildiz sta mettendo in seria difficoltà la difesa di Inzaghi fin dall’inizio della partita (Gyomber e Maggiore sono stati ammoniti a causa sua). I suoi strappi improvvisi e la sua tecnica lo rendono pericoloso nell’uno contro uno, infatti, la Salernitana lo sta raddoppiando continuamente. Inoltre, sulla fascia sinistra, Bradaric dovrebbe ricevere aiuto, poiché l’interscambio continuo tra Mckennie e Weah (mezzala e laterale) sta permettendo alla Juve di sfondare spesso.

L’errore in uscita di Bremer (al 37′) dimostra quanto potrebbe essere utile andare a mettere pressione ai difensori bianconeri all’inizio dell’azione. Questi ultimi, non avendo davanti a sé Locatelli a proporsi continuamente in appoggio, hanno difficoltà nel gestire il pallone.

Il vantaggio granata arriva inaspettatamente al 39′: è Maggiore che insacca con un sinistro dalla distanza. Da rivedere il posizionamento di Kostic, che, su un lancio lunghissimo, si fa sorprendere alle spalle da Sambia. Dopo il gol, la Salernitana ha difeso il vantaggio fino alla fine del primo tempo, tenendo gli undici in campo nella propria metà campo.

Il secondo tempo

Si parte su ritmi non altissimi, ma la Juventus trova la prima grande occasione già al 48′, partendo dalla fascia mancina: McKennie fallisce di testa da pochi passi. L’ingresso in campo di Iling-Junior ha portato i bianconeri a spostare il pallone sull’out di sinistra, dove l’ala inglese trova l’aiuto di Yildiz e Rabiot. Tuttavia, da quella parte c’è un Sambia in gran forma, che ha praticamente distrutto Kostic su tutti e due i fronti.

Al 53′ arriva la seconda ammonizione per Maggiore, che commette un fallo a 25 metri dalla porta, entrando in ritardo su Rabiot. Il centrocampista ex Spezia stava giocando una buona gara, ma ha macchiato la propria prestazione con un fallo evitabile, che potrebbe rivelarsi decisivo. Per riequilibrare la squadra, Inzaghi inserisce Bronn al posto di Tchaouna, spostando Sambia accanto a Legowski e Daniliuc a destra: è 5-3-1. Allegri risponde inserendo Milik al posto di Nicolussi Caviglia, sbilanciando la squadra in cerca del vantaggio.

La Juventus, forte della superiorità numerica, schiaccia la Salernitana nella propria metà campo. Alla fine, trova il gol del vantaggio con Iling-Junior, poco dopo l’ora di gioco. I Granata rispondono subito, dando un segnale forte con un tiro dalla distanza di Bradaric: gli uomini di Inzaghi non vogliono arrendersi. Così, la Salernitana alza il pressing, cercando di non far ragionare gli avversari. Allegri, per far girare più facilmente il pallone a centrocampo, ritorna a tre, con Miretti che entra in campo al posto di Yildiz.

La Salernitana, in 10, dopo il pareggio avversario è tornata ad attaccare. Candreva fa contemporaneamente la mezzala destra e la seconda punta, a supporto di Simy. Ed è proprio sull’asse tra questi due che si sviluppa l’azione che stava per portare al gol i Granata al 70′. Intanto, dietro, Fazio domina in area di rigore sugli attaccanti avversari.

La partita si fa tesa e dura, con interventi ruvidi e squadre che si allungano: la stanchezza inizia a farsi sentire. La Salernitana corre tanto per sopperire all’uomo in meno, ma deve stare attenta alla Juventus, che sta attaccando spesso a sinistra, dove c’è un Iling decisamente in palla.

Nei minuti finali, la Juventus si riversa in avanti per cercare il vantaggio, portando dieci uomini su undici nella metà campo granata. La Salernitana resiste senza rischiare granché. All’89’, si accascia a terra uno dei migliori tra i Granata, Sambia, che viene sostituito da Martegani.

Al 91′ la Juventus trova il gol del vantaggio: Danilo, dopo aver riciclato un pallone ormai perso, crossa dalla destra per la testa di Vlahovic. Negli ultimi minuti, la Salernitana prova a rendersi pericolosa, mentre la Juventus tenta di guadagnare secondi quando è in possesso del pallone. Alla fine, gli ospiti portano a casa i tre punti in rimonta, contro una Salernitana che ha mostrato orgoglio e anche solidità: una prestazione che fa ben sperare per il futuro.

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