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Paulo Sousa ospite al premio Fabula: “Proverò a ricambiare l’affetto di Salerno”

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Paulo Sousa, nella giornata di ieri, è stato ospite d’onore al premio Fabula che si sta tenendo a Bellizzi. L’allenatore portoghese della Salernitana è stato accolto calorosamente dal giovanissimo pubblico accorso all’Arena Troisi, parlando anche un po’ dei suoi obiettivi a Salerno.

Paulo Sousa a Bellizzi: “Salerno è città di calcio”

Ospitata tra i ragazzi per mister Sousa in quel di Bellizzi. Nella cornice dell’Arena Troisi, il tecnico lusitano ha parlato un po’ di sé e di Salernitana in occasione del premio Fabula, concorso letterario dedicato alla scrittura per ragazzi giunto alla sua tredicesima edizione.


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Seguendo il tema dell’edizione in corso, ovvero quello dei “supereroi”, Sousa ha così parlato al giovane pubblico, rivelando anche una passata aspirazione di diventare insegnante:

«Non mi sono mai sentito un supereroe. Mi sono sempre sentito un ragazzo normale che cerca di vivere con gli altri e condividere la propria gioia. L’umiltà è straordinaria, un valore da diffondere e proteggere. I miei supereroi? La maestra Rosa, volevo fare l’insegnante. Poi lo sono diventati anche i vigili del fuoco, i medici e gli infermieri durante l’emergenza Covid». 

L’allenatore granata ha parlato anche di Salernitana durante l’incontro, illustrando la sua esperienza in quel di Salerno e le differenze con il Portogallo:

«Salerno è una città che nel calcio s’identifica e che ha fame di trasmettere amore e passione. Proverò a fare di tutto per ricambiare con i risultati l’amore che ho ricevuto. Ogni tifoso mi sta dando tanto. Voglio rendere questo popolo orgoglioso. Ci sono molte similitudini con il Portogallo, sia nel rapporto con il calcio che con la vita di tutti i giorni. Mi sono sentito a casa». 

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