É intervenuto in sala stampa al termine della gara tra Salernitana e Juventus, l’allenatore dei bianconeri Massimiliano Allegri.
Allegri: “Il VAR è uno strumento soggettivo, non oggettivo
In sala stampa arriva un sorridente Massimiliano Allegri. La Juventus di “corto muso” strappa tre punti al cospetto di una buonissima Salernitana. Il risultato recita 1-2 per i bianconeri, ma sono i granata a passare avanti con Maggiore al minuto 39 da fuori l’area di rigore. Nel secondo tempo, però Maggiore è il protagonista in negativo vista l’espulsione di Maggiore al minuto 53, ma la Juve riesce a recuperare il match e portare a casa i tre punti prima con Iling e poi con Vlahovic al 91′.
Di seguito la conferenza di Massimiliano Allegri:
«Sapevamo delle difficoltà. comunque durante la stagione può succedere tutto. La Salernitana ha fatto una grande partita, non ci ha concesso niente, noi avevamo difficoltà a dare palla a Vlahovic. Fazio è stato bravissimo, ha tolto due palle incredibili. Noi, attualmente siamo un po’ vulnerabili dietro in questo periodo. Rabiot è un calciatore importnate, si è preso la responsabilità di essere un punto di riferimento. Per quanto riguarda Juve e Inter è il calcio. Iling rispetto a giovedì ha fatto benissimo, abbiamo fatto un buon primo, ricordiamo che la Salernitana difendeva in modo giusto, ma poi c’è stata una fase difensiva dove abbiamo preso tra Frosinone e le due con la Salernitana dove abbiamo fatto degli errori in difesa. Abbiamo finito un girone d’andata con 46 punti, sono contento del gruppo, abbiamo più coraggio ed è bello allenarsi ed allenarli».
«La Salernitana potrà salvarsi: oggi hanno fatto una grande partita, nonostante avessero alcuni calciatori fuori. La partita di Verona sicuramente li hanno rimessi in gioco, ora tocca al mercato che faranno per capire il proseguo della stagione. La Salernitana ha i meriti di averci messo in difficoltà. Tra panchine non è successo nulla, sul 2-1 abbiamo concesso due punizioni, non è stato facile, dobbiamo essere più lucidi. L’opinione sul VAR la dissi 7 anni fa, è uno strumento soggettivo, perché l’oggettività non c’è. Esempio lampante è il tennis. Su tanti episodi diventa soggettivi, gli arbitri sono esseri umani sotto pressione, personalmente dobbiamo lavorare anche nelle difficoltà, anche perché nel caso ci sono tanti imprevisti».
