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StraSalerno 2019: gara senza pubblico, disagi e la rabbia dei partecipanti

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La 25esima edizione della StraSalerno doveva essere una festa per la tutta la città. Invece il calare d’animo è iniziato ancor prima dello start dell’evento.

StraSalerno 2019: orario cambiato a pochi giorni dall’inizio e pubblico assente

A pochi giorni dalla StraSalerno 2019 si è deciso di cambiare l’orario di inizio, il tutto ovviamente facendo storcere il naso agli organizzatori in primis ma soprattutto agli atleti. Atleti che cercavano quantomeno il supporto del pubblico oltre che vedere una cornice folta in una location sul mare. Non solo: nei punti ristoro installati come stand sulla Lungomare sono state rubate una decina di taniche d’acqua che dovevano servire per far rifiatare e idratare i maratoneti durante la corsa.

Disagio sia fisico che organizzativo

Tra la rabbia e lo sdegno dei partecipanti abbiamo raccolto “l’urlo” mediatico di Eugenio Caiazzo:

“Il concetto è che in tutto il mondo si fa a gara ad organizzare la Maratona più bella, Roma, Milano, Napoli, Boston, New York, Parigi, Londra, Berlino. Vienna, ad esempio, ha chiuso una città con tutta la popolazione in strada a vedere la gara. Solo Salerno, che ha una società tra le prime dieci in Italia che fa sacrifici da 25 anni per organizzare questa maratona, con persone che arrivano dal Sud Italia… ci viene detto che “per motivi di ordine pubblico non si può fare la maratona e bisogna correre sù per le colline”.

L’orario cambiato a pochi giorni dall’inizio della manifestazione

In riferimento al post del Governatore c’è da dire una cosa purtroppo molto spiacevole. Forse gli interessi non sono propriamente sportivi. Le maratone si corrono in piano perchè in piano è stata stabilita la corsa dalla Federazione dello Sport. La maratona muove migliaia di atlete e di atleti. Questo significa movimento economico, soggiorni negli alberghi, ristoranti e spese di souvenir ecc.. Poi c’è l’evento agonistico dove il pubblico risponde scendendo in piazza e incoraggiando gli atleti. Ma, purtroppo, tutto questo non è avvenuto. Gli atleti che hanno avuto la buona volontà di partecipare alle ore 8 hanno partecipato in un disagio notevole perchè con l’orario spostato cambiano tutti i ritmi: colazione, riscaldamento e preparazione, soprattutto per chi ha partecipato partendo dalla Toscana, Basilicata, basso Lazio e dalla Calabria. La città era deserta, non c’era anima viva e le foto caricate sul mio profilo ne documentano la realtà di ciò che dico. Per noi è una vergogna. Come al solito una sola persona pensa e decide a discapito di chi, comunque, fa sacrifici per organizzare qualcosa di diverso sia sportivo che di aggregazione. Non siamo in democrazia. La democrazia è rispetto delle persone e rispetto della popolazione e delle regole.

La partecipazione dei bambini autistici

“Doveva essere un momento importante anche per la partecipazione di alcuni bambini autistici che dovevano fare una piccola gara. Anche per loro, ovviamente, disagi e una mancata visibilità. Nessuno ha saputo niente e nessuno ha visto niente. Un peccato perchè era anche un momento di sensibilizazione far vedere quanti, nonostante i problemi personali, riescono e vogliono partecipare a queste manifestazioni. Una triste pagina, purtroppo”.

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