HomeEsclusiveSerie C, Cavese: intervista al collega Ferdinando Armenante
spot_img

Serie C, Cavese: intervista al collega Ferdinando Armenante

spot_img
spot_img
spot_img
spot_imgspot_img

Con il campionato di Serie C sospeso per l’allarme COVID-19, abbiamo intervistato Ferdinando Armenante, collega di “Zerottonove.it”, molto vicino alle sorti della Cavese.

Cavese, intervista al collega Ferdinando Armenante

L’allarme Coronavirus sta mettendo in ginocchio l’Italia e pian piano il mondo intero. Anche il calcio ha subito cambiamenti con lo stop dei campionati e il contagio di alcuni calciatori, infatti, anche alcuni di loro sono stati contagiati come gli juventini: Dybala, Matuidi e Rugani e altri di Serie A come: Gabbiadini, Cutrone, Pezzella e il dirigente Maldini del Milan solo per citarne alcuni. In Serie C ci sono stati vari contagiati tra cui i quattro tesserati della Pianese, il centrocampista Tessitore della Vis Pesaro e il presidente del Novara Maurizio Rullo e tanti altri. Abbiamo raccolto alcune opinioni del collega Ferdinando Armenante sulla situazione COVID-19 e sulla Cavese.

Cosa pensi della situazione Coronavirus, riuscirà l’Italia a ripartire come prima?

«La situazione Coronavirus è stata sottovalutata, almeno inizialmente. Secondo me i vari provvedimenti presi dal Premier Conte con i vari decreti dovevano essere attuati subito e non in un secondo o terzo momento. Non si uscirà da questa situazione in fretta, ma se ognuno di noi rispetta le leggi rimanendo a casa tutto questo avrà fine. Ma sono anche dell’idea che ci vorrà tanto tempo anche per ripartire con l’economia, con lo sport e tant’altro. Sarà un anno X per l’Italia e per il resto del mondo».

Un commento sullo stop dei campionati? Riuscirà il calcio a ritornare come prima o subirà dei cambiamenti?

«Con il rinvio degli Europei si è data possibilità di giocare fino a luglio ma ci sono tanti nodi da sciogliere. Spero che i campionati possano ripartire, perché il calcio è un momento di distrazione. Ma si è comunque consapevoli che non si può mettere a rischio la salute dei calciatori, considerato che ci sono stati dei positivi tra quest’ultimi. Però il calcio è un modo di svago per tutti coloro che lo seguono. Spero che in un modo o nell’altro possa ripartire».

La Cavese come sta vivendo questa situazione?

«I metelliani stanno vivendo questa situazione come tutti. I calciatori al momento sono fuori allenamento e sono a casa con le loro famiglie. Gli allenamenti sono sospesi fino al 3 aprile salvo ulteriori rinvii. Da sottolineare che alcune società hanno dichiarato di avere difficoltà nei pagamenti dei propri tesserati, tra queste non figura la Cavese, perché come detto dal presidente Santoriello nei giorni scorsi sono stati pagati tutti i tesserati, dimostrando di essere una società solida e in crescita».

Un bilancio sulla stagione della Cavese prima dello stop forzato?

«Dopo le prime quattro gare i metelliani hanno totalizzato due punti in maniera molto fortunosa, infatti, è stato chiamato Campilongo per risolvere la brutta situazione che aveva creato la gestione precedente. Dall’arrivo del tecnico di Fuorigrotta è cambiato tutto. La Cavese ora ha 38 punti, in casa non ha perso con le prime cinque della classe. Spiccano le vittorie con Reggina e Monopoli ma anche i pareggi contro Ternana, Potenza e Bari dove gli aquilotti meritavano qualcosa in più. La stagione degli aquilotti vive di due facciate. La prima delle belle prove contro le prime della classe, mentre la seconda facciata dimostra una squadra che fa fatica con le squadre della stessa posizione in classifica o in posizioni più basse come Rieti, Bisceglie e Sicula Leonzio dove la Cavese nel girone d’andata sui nove punti disponibili ne ha totalizzato solamente uno. Se ripartisse il campionato, gli aquilotti dovranno dimostrare che questi sono solo incidenti di percorso. Inoltre, da considerare che la Cavese ha sempre dichiarato di ambire la salvezza, i metelliani sono probabilmente la squadra che utilizza più under in tutta la Serie C. Bisogno e Nunziante sono calciatori del settore giovanile che sono in pianta stabile in prima squadra, ci sono anche altri calciatori come Marzupio, Spaltro e Matino che stanno facendo un ottimo campionato. Nelle ultime gare visto le varie defezioni hanno debuttato De Luca e Romano che sono entrambi classe 2001. La Cavese ha un ottimo parco giovani che posso essere il futuro della squadra biancoblù».

Un commento sul campionato di Serie C in generale?

«In Serie C bisogna fare qualcosa per evitare che tante squadre dichiarino il fallimento. Basti pensare all’anno scorso quando il campionato è iniziato a settembre inoltrato, il ritiro del Matera e del Pro Piacenza, lo sciopero per la defiscalizzazione di quest’anno. Ci sono state tante iniziative del presidente Ghirelli che sono molti importanti per il movimento, esempio la richiesta di defiscalizzazione. In terza serie è molto importante questa causa perché molte società non riescono a pagare gli stipendi a causa dei costi di gestione molto alti, vedi la situazione del Rieti e del Catania. Bisogna cambiare ancora alcune cose e spero che l’anno prossimo sia l’anno giusto per ripartire da zero».

spot_img
spot_img
spot_img
spot_img
Ugo D'Amico
Ugo D'Amico
Classe 1996, giornalista pubblicista dal 2022 e prossimo alla laurea in Scienze Politiche e Relazioni Internazionali. Nato praticamente con una palla tra i piedi, ma vista la scarsa qualità il sogno ora è di raccontare le mille emozioni che regala quel magico prato verde. Sono cresciuto seguendo le gesta di: Del Piero, Buffon, Ronaldo, Messi e tanti altri. Appassionato di calcio locale, passione che permette di capire a 360° le innumerevoli sfaccettature che sono presenti in questo fantastico mondo.
spot_img

Notizie popolari