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Ricardo Bagadur: “Amo Salerno e i suoi tifosi. Spero di ritornare un giorno”

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Parole e musica dell’ex difensore granata, Ricardo Bagadur. Indimenticabili, per lui e per i tifosi granata, i 6 mesi trascorsi alla corte di Menichini nella stagione 2015-2016. Un’esperienza che lo ha fortemente segnato, e che lo ha fatto conoscere al calcio italiano.

Ricardo Bagadur, il difensore goleador

Dall’alto dei suoi 189 centimetri, il difensore croato classe ’95 ha dimostrato fin da subito la sua prepotente fisicità. Cresciuto calcisticamente nel Rijeka, nel 2014 viene acquistato dalla Fiorentina che ne fa, immediatamente, un punto di forza della squadra Primavera. Giunto a Salerno in prestito nel gennaio 2016, entra nel cuore dei tifosi a suon di gol e prestazioni importanti. L’ottimo senso della posizione, la discreta sicurezza palla al piede e la grande autorità in area di rigore, gli consentono di diventare, ben presto, un punto fermo dello scacchiere tattico di Leonardo Menichini. In maglia granata, colleziona 10 presenze condite da 2 gol, determinanti per il cammino salvezza della squadra del Cavalluccio marino. Ancora impresso nella mente e nel cuore dei tifosi, il suo gol al “Manuzzi” di Cesena all’ultimo respiro. Lunedì sera, allo stadio “Arechi”, la Salernitana si troverà di fronte il Benevento, altra sua ex squadra. Nel corso dell’intervista, abbiamo parlato delle due esperienze vissute in Campania e… tanto altro.

Ciao Ricardo. Lunedì sera, a sfidarsi, saranno Salernitana e Benevento, entrambe tue ex squadre. Come giudichi i due organici e, soprattutto, per chi farai il tifo?

«Si tratta di squadre forti che, senza dubbio, lotteranno per la vittoria del campionato. Sarà una gara in cui può succedere di tutto, difficile da pronosticare. Sono certo che sarà una partita divertente, magari ricca di gol e giocate d’autore. Per quanto mi riguarda, spero che la Salernitana possa riuscire a conquistare i 3 punti. Lunedì sera sarò incollato al televisore a tifare per i granata».

Qual è il ricordo più bello legato alle due piazze?

«Sinceramente, di Benevento non ho alcun ricordo positivo. Non giocato praticamente mai, a causa di due brutti infortuni che mi hanno costretto a rimanere ai box per diversi mesi. Inoltre, intorno a me non avevo la stessa fiducia che sentivo a Salerno da parte dell’allenatore e dell’ambiente. Di Salerno, invece, ho dei ricordi meravigliosi che porterò sempre con me. Sono stato benissimo, come mai in tutta la mia carriera. Credo che in poche altre piazze si vive la passione per il calcio come a Salerno. Quella curva è magica, da Serie A zona Champions League. Purtroppo, sono rimasto soltanto 6 mesi, e questo è il mio più grande rammarico».

Da come ne parli, i tifosi granata ti sono rimasti nel cuore. Qual è stato l’episodio più significativo legato ai supporter?

«Il ritorno da Cesena, quando trovammo una marea di persone festanti ad attenderci alla stazione. Probabilmente, solo a Salerno potevano fare una cosa simile per una semplice vittoria. Era notte fonda, nessuno di noi se lo aspettava. Semplicemente fantastico. Pochi calciatori al mondo hanno avuto la fortuna di giocare di fronte a dei tifosi come loro».

Quel tuo gol di Cesena nei minuti finali è ancora scolpito nelle menti e nei cuori dei tifosi granata. Che ricordo hai di quella partita?

«Fu una partita incredibile ed emozionante. Se ci penso, ho ancora i brividi. Venivamo da un periodo difficile, in cui tutto girava storto, e avevamo bisogno di una scossa. Interpretammo la gara nel migliore dei modi, riuscendo a resistere agli incessanti attacchi dei romagnoli. Il gol all’ultimo secondo, poi, mi diede una gioia indescrivibile. Sono contento di aver contribuito, in qualche modo, alla salvezza della Salernitana».

Sei mai stato vicino al ritorno in granata?

«Si, nella stagione successiva. Il direttore Fabiani tentò in tutti i modi di riportarmi a Salerno ma, purtroppo, non si trovò l’accordo con la Fiorentina. Al mio procuratore dissi che volevo solo Salerno, ma alla fine mi mandarono, controvoglia, a Benevento nell’ultimo giorno di mercato, dove ho vissuto un’esperienza negativa sotto tutti i punti di vista».

Dopo l’esperienza in massima serie croata, all’Osijek, sei attualmente svincolato. Quale sarà la tua prossima squadra?

«Sto recuperando dalla rottura del legamento crociato del ginocchio. Mancano ancora un paio di mesi per ritrovare la forma poi, insieme al mio procuratore, vedremo il da farsi. Nell’ultima sessione di mercato ho ricevuto diverse offerte dalla Serie B e dall’estero, principalmente dalla Germania. Ciò che posso dire è che, senza dubbio, in Serie B giocherei soltanto per la Salernitana».

Grazie Ricardo. Ti va di mandare un saluto ai tifosi granata?

«Mando un saluto e un forte abbraccio a tutti i tifosi della Salernitana. Li ringrazierò sempre per tutte le emozioni vissute insieme. Spero, un giorno, di poter ritornare a Salerno. Auguro alla Salernitana di vincere contro il Benevento con più gol di scarto possibili e, più di tutto, di arrivare in Serie A».

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Lino Grimaldi Avino
Lino Grimaldi Avino
Lino Grimaldi Avino, giornalista, editore e scrittore. Ha lavorato presso Le Cronache, TuttoSalernitana, Granatissimi e SalernoinWeb ed è direttore di SalernoSport24. Alla radio ha lavorato presso Radio Alfa e RCS75 e attualmente è corrispondete di Radio Punto Nuovo per lo Sport salernitano. Ha pubblicato due libri: Angusti Corridoi (2012) con la casa editrice Ripostes, e La vita allo specchio - Introspettiva (2020) con la Saggese Editori, con prefazione dello scrittore Amleto de Silva.
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