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Raffaele Biancolino: “La Salernitana può giocarsela con chiunque”

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Raffaele Biancolino racconta il suo passato con il Salerno Calcio e dei dissapori mai finiti con la tifoseria granata

Ha trascinato il Salerno Calcio verso l’uscita dal baratro; grazie anche alle sue 20 reti ufficiali Raffaele Biancolino ha contribuito a riportare fra i professionisti la squadra allenata da Perrone. Un calciatore di passaggio che però, per vari atteggiamenti, anche antecedenti la sua permanenza, non è mai stato digerito dai sostenitori granata. Una “lotta da tifosi”, essendo lui napoletano e avellinese, che di certo non è proseguita nel migliore dei modi nei successivi incontri. Noi di SalernoSport24 lo abbiamo ascoltato in vista della gara di domenica pomeriggio in laguna, visto che, nella sua carriera calcistica, l’attaccante napoletano, ha militato sia a Salerno che a Venezia.

Salerno e Venezia, due tappe nella tua carriera da calciatore. Cosa ricordi di queste esperienze?

“Da premettere che ho il massimo rispetto per Salerno, la sua gente, la tifoseria e la squadra attuale ma non mi sento un ex della Salernitana perché io ho militato nel Salerno Calcio. Detto ciò posso dirti che fu personalmente un’ottima annata, che grazie anche al mio contributo ed ai miei gol riuscimmo a vincere campionato e a far uscire Salerno dalla serie D. Ma quello era un ottimo gruppo davvero. A Venezia invece sono stato due anni ed ho ricordi bellissimi, anzi ti racconto un aneddoto simpatico. Durante una delle tante riunioni tecniche con l’allenatore Gregucci arrivò il presidente Dal Cin dicendoci che a quel punto della stagione, mancando solo le due gare dei play-out, non servivano più riunioni ma che bisognava d’ora in avanti prima della gara solo ascoltare musica. E così fu sia nella gara di Bari che in quella di Venezia. Finì che io segnai, vincemmo e restammo in serie B”.

Serie B a 19 squadre quest’anno per i fallimenti di Cesena, Bari ed Avellino. Cosa pensi?

“Penso che è davvero un peccato aver perso città e tifoserie come quella di Cesena, Bari ed Avellino per il calcio italiano. Sono società blasonate e con una storia importante che meritano la serie B come la A quindi vederle fallite e ora in serie D è davvero un peccato per tutto il panorama calcistico”.

Cosa pensi della Salernitana di mister Colantuono? Dove può arrivare?

“La Salernitana si è rinforzata tantissimo. Si è creata una buona squadra e molto competitiva. Per me possono giocarsela con chiunque quest’anno anche grazie all’entusiasmo della tifoseria che sa spingerli a far bene”.

Ti faccio un nome: Di Tacchio.

“Francesco è prima di tutto un bravissimo ragazzo e poi è uno dei migliori centrocampisti della serie cadetta. Ha qualità, quantità, forza fisica, un gran tiro… un ottimo acquisto da parte della Salernitana”.

Quali formazioni vedi favorite alla lotta per la promozione in massima serie?

“Favorite per me restano Palermo e Verona che sono state costruite per vincere il campionato, ma vedo bene anche il Benevento ed il Pescara che ora è in vetta. Queste su tutte le altre, però ci sono anche squadre come Cosenza e Lecce che possono dar fastidio alla lunga e che devo dire – ammette sorridendo – ci metto in lotta anche la Salernitana”.

Cosa fa oggi Raffaele Biancolino?

“In questo momento giro campi di calcio durante incontri ed allenamenti come collaboratore della Fedele Management: ci sono io, Francesco Montervino e Gaetano Fedele. Insieme andiamo alla ricerca di giovani interessanti”.

Fra te e la tifoseria granata ci sono sempre stati rapporti poco amichevoli, fra cori e gesti di risposta poco appropriati, soprattutto per un professionista… Col senno di poi risponderesti ancora alle offese?

“Quando vengo colpito con offese personali purtroppo reagisco. Sicuramente non è giusto ed è sbagliato dimenticare di essere sul terreno di gioco e di essere professionisti, ma caratterialmente sono istintivo e reagisco. Finché si resta sulla mia persona, dicendomi ad esempio che sono scarso o non piacente, è un conto. Ma quando nelle offese vengono colpiti affetti personali mi spiace ma non ci stò e reagisco. Lo sfottò sportivo da “tifoso” posso anche comprenderlo ma il resto assolutamente no, oltre non bisognerebbe andare”.

Ho capito che far da paciere non è nelle mie corde… Tornando al calcio giocato: domenica ci sarà Venezia-Salernitana, che partita prevedi?

“Una partita a viso aperto, se la giocheranno entrambe le formazioni perché stanno facendo bene. La Salernitana ha una scia positiva di partite, ed ha vinto col Perugia, pareggiato a Crotone e vinto col Livorno quindi è in ottima forma. Il Venezia, dopo un avvio non ottimo, col cambio allenatore è in ripresa e quindi cercherà di fare risultato in casa. Sono due ottime squadre che faranno bene in campionato, a mio avviso se la giocheranno a viso aperto…ma non chiedermi per chi tifo”.

La simpatica provocazione l’ho rispedita al mittente non chiedendoglielo ma giuro che da “tifosa provocatrice” gli avrei risposto con “tu tifi Venezia come io ho tifato per il Latte Dolce”.

 

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