In ottica Perugia–Salernitana abbiamo raggiunto telefonicamente Pietro Strada, doppio ex dell’incontro. Strada ha vestito la maglia granata dal 1992 al 1995, ottenendo la promozione in Serie B alla corte di Delio Rossi, mentre in Umbria ha raccolto 7 presenze in Serie A tra il 1998 ed il 2000. L’attuale responsabile del settore giovanile della Feralpisalò ci ha parlato non solo delle due squadre.
Pietro Strada: il doppio ex di Perugia-Salernitana
Abbiamo intervistato Pietro Strada, doppio ex di Salernitana e Perugia ed attuale responsabile del settore giovanile della Feralpisalò. Strada ci ha parlato non solo delle due prossime avversarie del “Curi“, ma anche del delicato momento scaturito dall’epidemia di Coronavirus.
Buon pomeriggio Pietro, come sta andando con i ragazzi della Feralpisalò?
«Nel complesso stiamo vivendo un’ottima stagione con tutto il settore giovanile. I ragazzi stanno facendo buone cose com’è stato negli ultimi anni e spero che continuino anche dopo questo periodo anomalo. Abbiamo anche promosso alcuni giovani in prima squadra che si stanno facendo notare in Serie C, in primis Mattia Tirelli, esordiente con gol».
La classifica ha difficoltà nel delinearsi e la Salernitana di Ventura, lanciatissima in zona play-off, farà visita al Perugia di Serse Cosmi. La compagine umbra sta vivendo un periodo negativo e viene da 5 sconfitte consecutive, strada spianata per i granata?
«La Serie B è così. Con la classifica corta il Perugia è passato dalla zona play-off a ritrovarsi a ridosso di quella play-out in appena 5 partite. La Salernitana, invece, sta giocando bene e sta correndo insieme al treno che porta alla promozione. Il campionato cadetto ce lo ha sempre fatto notare, è ancora presto per fare i conti ma mi auguro che i granata lottino fino alla fine per le prime piazze».
In qualità di doppio ex ci sono ricordi particolari inerenti Perugia-Salernitana?
«Ricordo sempre con piacere il mio gol segnato al “Curi” nel 1994, vincemmo quella gara per 2-1 ed io segnai il primo gol dell’incontro. Ricordo indelebile perché andammo a vincere in casa del Perugia di Gaucci, una corazzata sconfitta da una neopromossa. Grazie a quei 3 punti, infatti, capimmo di che pasta eravamo fatti e riuscimmo a giocare una grandissima stagione».
Perugia e Salernitana sono famose per avere due tifoserie molto calde e molto accese. Questo fine settimana, però, con le gare a porte chiuse, il “Curi” sarà a completamente vuoto.
«Purtroppo con quest’emergenza di mezzo, le gare a porte chiuse sono l’unica soluzione plausibile. Questo escamotage danneggia i tifosi ed anche le società, perché senza tifosi e con gli stadi vuoti vengono a mancare molti introiti. Tutto è secondario rispetto alla salute; alla Feralpisalò abbiamo bloccato tutte le attività del settore giovanile e prese le dovute precauzioni. In situazioni d’emergenza è necessario cautelarsi in questo modo e sperare che tutto si risolva bene ed il più in fretta possibile».
Nessun pronostico, ma un saluto ed un augurio al tifo salernitano.
«Come ho sempre detto sono e sarò sempre legato a Salerno ed alla Salernitana. In granata ho vissuto una delle mie esperienze migliori da calciatore, è stato il trampolino di lancio della mia carriera. Mi auguro con tutto il cuore che la squadra mantenga la sua competitività e che possa tornare presto in Serie A, il minimo per la piazza. La società si sta dimostrando molto ambiziosa e non vedo perché non si possa pronosticare una promozione».