HomeEsclusivePasquale Viscido: "La Salernitana può essere la mina vagante del campionato"
spot_img

Pasquale Viscido: “La Salernitana può essere la mina vagante del campionato”

spot_img
spot_img
spot_img
spot_imgspot_img

Intervista a Pasquale Viscido, ex centrocampista di Salernitana e Frosinone, nonché ex allenatore delle giovanili granata ai tempi di Aniello Aliberti.

Intervista a Pasquale Viscido, ex centrocampista col cuore… diviso a metà

Per Pasquale Viscido, ex centrocampista, oggi allenatore, Salernitana e Frosinone non sono certamente due squadre “come tutte le altre”. La prima, quella della sua città, che lo ha lanciato nel calcio che conta; la seconda, dove è riuscito a togliersi enormi soddisfazioni e dove, soprattutto, è ancora ricordato con affetto dai tifosi ciociari. Nella gara di domani, le sue due ex squadre si troveranno una di fronte all’altra nel big match dello “Stirpe”. Un match che, a prescindere dalle frasi di rito di Mister Libidine, che potrebbe delineare le gerarchie delle pretendenti alla promozione diretta. Raggiunto telefonicamente, Viscido ha ricordato i bei momenti vissuti in entrambe le piazze… e non solo.

Ciao Pasquale. Innanzitutto, in qualità di doppio ex della prossima sfida tra Salernitana e Frosinone, quali sono i tuoi ricordi più significativi legati alle due piazze?

«A Salerno sono nato e cresciuto calcisticamente. Per me, riuscire ad esordire in prima squadra nella squadra della mia città, è sempre stato un sogno. A Frosinone, invece, vinsi un campionato e l’anno successivo la squadra disputò per la prima volta nella storia la C1. C’era grande entusiasmo, la gente mi voleva bene. Ancora oggi molti tifosi ciociari mi scrivono ricordando quel periodo. Devo dire che quell’attaccamento reciproco continua a perdurare nel tempo. Queste sono cose che, a noi ex calciatori, ci fanno stare bene».

Alessandro Nesta, seppur alle prime armi come allenatore, sembra aver trovato la cosiddetta quadra, e sta  conducendo la sua squadra a vele spiegate verso i piani altissimi della classifica. A tuo parere, quante chance ha il Frosinone di raggiungere la promozione diretta?

«Sicuramente tante, ma il campionato di B ci insegna che bisogna ragionare partita per partita. Alla lunga, comunque, credo che riuscirà a conquistare la promozione perché la squadra ha il potenziale per raggiungerla».

La Salernitana, dal canto suo, al netto dei numerosi problemi di natura fisica incontrati fin qui, sta comunque disputando un campionato ben oltre le aspettative. Credi che “Banda Ventura” possa essere una mina vagante, oppure è destinata a competere ai “soli” play-off?

«La Salernitana, con tutti gli effettivi a disposizione, può essere anche un qualcosa in più di una mina vagante. Nel momento in cui gli infortuni fermano al palo i calciatori più importanti come Lombardi e Djuric, allora diventa un po’ più complicato. Inoltre, c’è da dire che la proprietà non hai mai dato un vero segnale di voler puntare alla promozione. Una società che punta in alto, a gennaio acquista almeno un paio di giocatori che possono far compiere il definitivo salto di qualità, ma così non è stato. Purtroppo, si è rimasti in quella sorta di incertezza che “regna” ormai da diverso tempo. Tra l’altro, il numero, sempre più in calo, dei tifosi presenti in casa, dimostra la mancanza di fiducia nei confronti della società. A prescindere da ogni discorso, però, Ventura e i suoi ragazzi stanno facendo davvero un buon lavoro».

Le due squadre, nella partita di domani, si affronteranno a specchio, entrambe con il 3-5-2. In qualità di tecnico, quali sono, a tuo avviso, le differenze sull’interpretazione del modulo?

«L’interpretazione migliore, a mio avviso, ce l’ha la Salernitana. Seguo entrambe le squadre per una questione di cuore, e devo dire che i granata, soprattutto in casa, riescono a dare maggiore incisività e spessore al modulo. Il Frosinone, invece, è più legato alle individualità, in modo particolare, alle giocate di Ciano. Ora che è assente per infortunio, i gialloblù faranno più fatica e non avranno grandi ritmi, proprio come nella gara di una settimana contro il Perugia».

Su sponda granata, le assenze di Lombardi e Djuric sono, senza dubbio, molto pesanti. Che partita ti aspetti?

«Certamente il Frosinone cercherà di portare a casa il risultato fin dai primi minuti. La Salernitana, dal canto suo, ha dimostrato di potersela giocare con tutti. Detto ciò, mi aspetto una partita giocata a viso aperto e dal risultato incerto. A mio parere, però, viste le difficoltà in fase difensiva, se la Salernitana vorrà strappare un risultato deve giocare per vincere e non di rimessa. Per una questione di cuore, comunque, spero in un pareggio che accontenti tutti».

spot_img
spot_img
spot_img
spot_img
Lino Grimaldi Avino
Lino Grimaldi Avino
Lino Grimaldi Avino, giornalista, editore e scrittore. Ha lavorato presso Le Cronache, TuttoSalernitana, Granatissimi e SalernoinWeb ed è direttore di SalernoSport24. Alla radio ha lavorato presso Radio Alfa e RCS75 e attualmente è corrispondete di Radio Punto Nuovo per lo Sport salernitano. Ha pubblicato due libri: Angusti Corridoi (2012) con la casa editrice Ripostes, e La vita allo specchio - Introspettiva (2020) con la Saggese Editori, con prefazione dello scrittore Amleto de Silva.
spot_img

Notizie popolari