Abbiamo avuto il piacere di ascoltare il collega Paolo Lora Lamia. La nostra chiacchierata è stata incentrata sul Coronavirus e sui possibili riscontri che potranno esserci in futuro.
Paolo Lora Lamia: “Periodo duro, ma c’è speranza”
Abbiamo intervistato Paolo Lora Lamia, collega e direttore di Tuttochievoverona.it, capo redattore di Mondoprimavera.com, Sport.it, Lanazione.it e Lagiovaneitalia.net. Il giornalista toscano, già contattato in occasione di Chievo Verona – Salernitana, ci ha rilasciato una piacevole intervista; ci ha infatti parlato sia del particolare momento che l’intera Nazione sta vivendo sia dei riscontri che potranno esserci nel mondo del calcio.
Buon pomeriggio collega, primissima domanda. Come stai e com’è la situazione dalle tue parti?
«Buon pomeriggio a voi. Io sto bene fortunatamente, e sto cercando di non uscire di casa se non per effettuare la spesa o compiti necessari. Dalle mie parti, in Toscana, la situazione è abbastanza particolare poiché il numero dei contagi sale e scende giorno dopo giorno. Questa particolare altalena, ahimè, è scaturita anche dall’incoscienza di molti che, dopo quasi due mesi, ancora prendono sottogamba la situazione avventurandosi in uscite o, addirittura, scampagnate. Spero che la situazione migliori, nonostante non tutti lo abbiano ancora capito, e che poco alla volta possa tornare la normalità».
A proposito di ritorno alla normalità, quali riscontri credi ci possano essere nel mondo del calcio e dello sport in generale?
«Bene o male già stiamo cominciando a vedere i primi riscontri nel mondo del calcio e dello sport. Mi fa piacere fare questa distinzione perché, a volte, molti si soffermano solo sul mondo del pallone, quando in realtà ogni disciplina sta reagendo in maniera differente. Abbiamo già visto molti campionati dire basta, mi viene in mente quello di basket, pallavolo e rugby, ed altri attendere migliorie come nel caso del calcio. Spero però che tutte le polemiche di questi giorni vengano dimenticate e la voglia di tornare in campo, in pista o in pedana aiuti a lasciarci tutto alle spalle!».
E quando, invece, si tornerà in campo, pista e pedana?
«Beh, innanzitutto bisognerà fare chiarezza su distanza di sicurezza, possibilità di assembramenti e quant’altro, fuori dal campo, poi si potrà cominciare a giocare. La cosa assurda, secondo il mio punto di vista, l’abbiamo però vista prima dello stop del calcio giocato. In occasione di Parma-Spal, quando sembrava che i giocatori non volessero giocare, li abbiamo visti ammassati nel tunnel degli spogliatoi, mentre nel caso di Juventus-Inter si premeva, addirittura, per giocare a porte aperte. Assurdo, poiché ognuno pare abbia voluto, e voglia tuttora, tutelare i propri interessi. Pensa che c’è chi vuole bloccare le retrocessioni per salvarsi e chi vuol tornare a giocare per puntare ai titoli. Sono però convinto, come detto poc’anzi, che quando si tornerà in campo tutto verrà facilmente lasciato alle spalle».
Parlando invece di calcio giocato. Un tuo parere sulla Salernitana e sull’andamento della Serie B.
«La Serie B, mai come quest’anno, è veramente un campionato bellissimo! Il Benevento, grazie alla sua fuga in solitaria, ha lasciato moltissime inseguitrici alle sue spalle, ognuna in grado di ambire al secondo posto. La classifica, inoltre, è entusiasmante anche per la sua cortezza. Pensate ad Empoli e Frosinone; la prima è partita a razzo e poi si è fermata, la seconda, invece, ha faticato all’inizio ed è stata seconda fino alla penultima gara giocata. La Salernitana, bene o male, è sempre stata nei pressi della zona playoff, è cresciuta molto e non mi ha affatto sorpreso. Ventura ha fatto un buon lavoro, l’organico ha ottime individualità, come Cerci, Kiyine e Djuric, e potrà tranquillamente conquistare i playoff … qualora ci saranno».