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Michalis Iliadis: “Salernitana grande squadra, sarà sempre speciale”

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Dal 2016 al 2018 con la maglia della Salernitana. Questa l’esperienza granata di Michalis Iliadis, giovane portiere, ora 23enne, greco, rientrato nel suo paese natale.

Michalis Iliadis: “Dopo la Nazionale…”

Ha tantissimi bei ricordi della piazza, della città, ma soprattutto dei tifosi salernitani Iliadis. Numerosi dentro e fuori gli stadi di cadetteria ma soprattutto inferiori a nessuno e con un tifo incessante. Iliadis racconta i bei momenti passati a Salerno anche se non da protagonista mentre oggi gioca con la maglia dei Doxa Dramas, in Grecia

Ciao Michalis, nei due anni a Salerno cosa ti è rimasto? Hai qualche rimpianto?

«Sono stati due anni belli ma difficili per me. In quei due anni ho imparato molto, ho lavorato sodo e sono migliorato. L’incredibile atmosfera in campo in ogni e il rapporto con i tifosi mi accompagnerà per sempre. Ho lavorato duramente ogni giorno e ho avuto un’incredibile pazienza nell’aspettare il mio momento. All’inizio della prima stagione e mentre ero già il secondo portiere, sono stato convocato dalla mia squadra nazionale e ho fatto un’ottima apparizione. Quando sono tornato mi è stato detto senza spiegazioni che dovevo giocare con le riserve e poi con la Primavera. Mi è dispiaciuto perché volevo dare così tanto alla prima squadra, ero pronto, ma nessuno mi ha dato questa opportunità».

Senti ancora qualche tuo vecchio compagno di squadra?

«Li apprezzo tutti e sono contento di aver avuto compagni di squadra come loro. Ho mantenuto ottimi contatti con la maggior parte, ma soprattutto con Odjer, che è davvero un grande calciatore e un uomo, ancora più importante».

Sannino, Bollini, Colantuono, tre allenatori diversi e con diverse idee di calcio: chi è stato il migliore e chi invece non è stato capito?

«Tre allenatori straordinari e competenti. Ma, come è ragionevole, ci sono tre persone diverse e ognuna ha il suo modo di pensare. Tutti si sono offerti alla squadra, ognuno a modo suo».

Oggi sei tornato in Grecia, a casa: un giorno ti piacerebbe tornare?

«La Grecia sarà sempre la mia casa, ma l’Italia è il mio grande amore. Ho vissuto due bellissimi anni lì, ho imparato la lingua e ho incontrato molte persone meravigliose che mi hanno fatto sentire a casa in Italia. Quindi tornerò sicuramente!».

Come mai hai deciso di tornare a casa nonostante la tua giovane età?

«Avevo diverse offerte di lavoro dall’Italia, ma non era quello che cercavo, quindi sono tornato in Grecia, che era un’offerta allettante».

Com’era il rapporto con la società Salernitana, il presidente e il direttore sportivo?

«La Salernitana è una grande squadra con una tifoseria speciale. Avrà sempre un posto preferito nel mio cuore. Un giorno vorrei tornare e questa volta a giocare e aiutare il più possibile la mia futura squadra».

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