HomeEsclusiveMaurizio Lanzaro: "Mi sento un tifoso della Salernitana a tutti gli effetti"
spot_img

Maurizio Lanzaro: “Mi sento un tifoso della Salernitana a tutti gli effetti”

spot_img
spot_img
spot_img
spot_imgspot_img

Intervista a Maurizio Lanzaro, ex capitano della Salernitana, nonché difensore della Juve Stabia. In qualità di doppio ex della sfida, ha detto la sua sulle due compagini che si affronteranno sabato prossimo al “Menti” di Castellammare di Stabia.

Maurizio Lanzaro, il “Muro” granata

Per i tifosi granata, Maurizio Lanzaro non è certo un semplice calciatore transitato all’ombra dell’Arechi come tanti. Il roccioso 37enne difensore, soprannominato The Wall dai supporter granata, ha scritto pagine importanti della storia della squadra del Cavalluccio. Lanzaro, infatti, è stato il capitano della Salernitana dei record in Serie C quando, con Menichini in panchina, ha guidato la cavalcata trionfale verso il ritorno in Serie B nella stagione 2014-2015. Una stagione indimenticabile anche per l’ex difensore, tra gli altri, della Reggina, come riferito nel corso dell’intervista:

Sabato si affronteranno due tue ex squadre a cui, in un modo o nell’altro, sarai rimasto certamente legato. Come giudichi il cammino effettuato fin qui da Salernitana e Juve Stabia?

«Innanzitutto, credo che la Salernitana sia molto più attrezzata e competitiva rispetto alla Juve Stabia. A dire il vero, mi aspettavo qualcosa in più dai granata, specie se si considera che a guidarli è un tecnico super come Gian Piero Ventura. Ora è in zona play-off, ma se vuole mantenere tale posizione deve dare continuità ai risultati. La Serie B è un campionato lungo e difficile, in cui in un attimo puoi ritrovarti nelle zone calde senza neanche rendertene conto. Diciamo che, finora, ha avuto un cammino normale rispetto alle potenzialità della squadra. La Juve Stabia è partita male, ma ora pare essersi ripresa. Tutto sommato è una squadra in salute, che darà filo da torcere a chiunque, specialmente al Menti. Inoltre, può contare su un grande allenatore come Caserta che conosco bene e che sento spesso, visto che abbiamo vissuto un’esperienza insieme da calciatori». 

Alla fine, secondo te, questa Salernitana potrà raggiungere traguardi importanti?

«Credo che la Salernitana possegga tutti i mezzi per arrivare in Serie A. Ha un’ottima squadra, una società sana e dei tifosi fantastici. Si nascondono, ma in realtà credo che in realtà, quest’anno, puntino alla massima serie. A mio parere, non ha nulla da invidiare a piazze come Benevento ed Empoli, partite con i galloni di favorite alla vigilia del campionato».

A tuo avviso, la Juve Stabia può raggiungere la salvezza?

«Credo di si, anche perchè ora pare abbiano trovato la quadra, anche se non sarà facile perché il torneo cadetto è un campionato particolare. Si tireranno le somme dopo Natale, quando chi vuole salvarsi ha la necessità di trovarsi in posizioni tranquille. Spero possa inanellare una serie di risultati utili per tirarsi definitivamente fuori dalla zona play-out, magari iniziando a fare risultato anche in trasferta».

Nei due anni trascorsi a Salerno, sei stato anche il capitano di quella Salernitana dei record in Serie C. Qual è il ricordo più bello legato alla tua esperienza in granata e ai tifosi?

«Salerno mi è entrata nel cuore. Ho tanti amici che sento quotidianamente e posso dire di essere diventato un tifoso della Salernitana. E’ una piazza che mi ha dato tanto e che ricordo sempre con affetto, come spero facciano anche i tifosi quando sentono il mio nome. Tra l’altro, i miei figli sono nati entrambi al San Leonardo e sono salernitani a tutti gli effetti. Resterò per sempre legato alla città di Salerno».

Nell’ultima gara di Cremona, Cedric Gondo ha scelto di scendere in campo nonostante la perdita del padre avvenuta poche ore prima il fischio di inizio, proprio come fece Maurizio Lanzaro qualche anno fa…

«Senza dubbio si tratta di un gesto importante che dimostra grande professionalità. Per quanto mi riguarda, non lo feci per diventare un eroe, ma per esaudire l’ultimo desiderio di mio padre. In quel momento, lui desiderava che io scendessi in campo nonostante tutto. Lo feci in segno di rispetto per i colori granata e perché a Catanzaro ci giocavamo una fetta importante di promozione. Ricordo che, in quei momenti, i miei compagni e i tifosi mi sono stati vicinissimi. Fu un momento drammatico da un lato, ma indimenticabile dall’altro».

Juve Stabia-Salernitana si avvicina. Qual è il tuo pronostico?

«Sarà senza dubbio una gara ostica per la Salernitana perché troverà un clima infuocato e sarà costretta a giocare sul sintetico che nasconde sempre delle insidie. In ogni caso, non me ne vogliano i tifosi stabiesi, ma spero in una vittoria della Salernitana».

Ti va di mandare un saluto alla tifoseria granata?

«Ti ringrazio per questa opportunità. Mando un caloroso abbraccio a tutti i tifosi della Salernitana. Spero di ritornare presto a Salerno e di assistere ad una partita dei granata. Chissà… magari in Serie A».

spot_img
spot_img
spot_img
spot_img
Lino Grimaldi Avino
Lino Grimaldi Avino
Lino Grimaldi Avino, giornalista, editore e scrittore. Ha lavorato presso Le Cronache, TuttoSalernitana, Granatissimi e SalernoinWeb ed è direttore di SalernoSport24. Alla radio ha lavorato presso Radio Alfa e RCS75 e attualmente è corrispondete di Radio Punto Nuovo per lo Sport salernitano. Ha pubblicato due libri: Angusti Corridoi (2012) con la casa editrice Ripostes, e La vita allo specchio - Introspettiva (2020) con la Saggese Editori, con prefazione dello scrittore Amleto de Silva.
spot_img

Notizie popolari