Manolo Pestrin: “La Salernitana, spinta dai tifosi, può ottenere la Serie A”
Tra poco a Salerno si incontreranno Salernitana ed Ascoli, due formazioni che hanno fatto parte della storia calcistica, seppur in maniera differente, di Manolo Pestrin. Noi di SalernoSport24 lo abbiamo contattato per rivivere con lui i momenti vissuti da ambo le parti e soprattutto per conoscere il pensiero di chi come lui ha fatto parte, più volte, della realtà granata.
Si affrontano fra poco Salernitana ed Ascoli. Quali ricordi hai delle due esperienze, seppur diverse, vissute con indosso la maglia granata e bianconera?
“La mia esperienza a Salerno è stata nel complesso bella e positiva ma soprattutto da quando sono ritornato vi è stato anche un riavvicinamento con l’ambiente. Non che prima fosse negativa, infatti non sarei mai andato via, ma quando determinate cose non vanno per il verso giusto si rovinano anche rapporti. La promozione poi è un’esperienza che porterò sempre con me, come aver fatto parte di quella squadra ed aver contribuito alla conquista della serie B dopo anni bui…e sono contento di aver contribuito anche alla salvezza il primo anno. Ascoli invece è stata una parentesi molto breve ma anche lì sono stato bene. Sei mesi tranquilli anche perché vi era poco da dire in quel campionato. Anche per tal motivo accettai la proposta di Fabiani e Lotito di rientrare a Salerno e combattere per qualcosa di importante”.
So che segui ancora la Salernitana. Credi che quest’anno ci siano davvero i presupposti per fare un campionato non di salvezza?
“Certo che seguo la formazione granata. I presupposti a Salerno per fare bene e crescere ci sono sempre stati. Mai nessuno ha detto di fare attenzione ed evitare di dare il massimo. Purtroppo nel calcio non sempre le cose vanno bene e soprattutto in serie B che è un campionato duro. Ci vogliono tante componenti messe assieme per riuscire a raggiungere il massimo livello. Fino ad oggi non ci sono riusciti ma credo che i presupposti ci sono tutti quest’anno. Poi ovvio sulla carta è sempre facile e sul campo può accadere il contrario. La società si è mossa bene sul mercato prendendo pedine importanti per la categoria ed ha mantenuto Colantuono che è un allenatore importante e con esperienza. Per andare tutti verso la stessa direzione però servono risultati. Grazie a quelli si spinge sempre più il pubblico al supporto, e sappiamo a Salerno quanto esso sia importante e possa fare differenza. Il tifo granata, soprattutto in casa, è un’arma in più quando è in 8/10 mila figuriamoci con il doppio. Il tifoso a Salerno ha sempre dato una grossa mano e deve continuare a farlo guardando alla lunga e non basandosi magari solo sul risultato negativo ottenuto a Benevento. Certo è stata una parentesi brutta ma serve compattezza d’ambiente e lottare tutti verso quell’obiettivo che Salerno merita e che quest’anno può ottenere”.
Spulciando nelle rose delle varie compagini di serie cadetta chi vedi maggiormente favorita?
“La rosa di una formazione sulla carta è importante ma non sempre basta per ottenere risultati, vedi Palermo lo scorso anno. Certo sono sempre avvantaggiate le retrocesse dalla serie A ma non è detto che siano quelle che salgono. La Salernitana per me può fare un campionato importante. La volontà è sempre stata quella di migliorarsi man mano. Il campionato attuale, con meno partite, sempre se non cambia qualcosa, può essere un vantaggio soprattutto mentale. Ma per vincere serve soprattutto trovare la consapevolezza di essere una squadra importante. Per me la Salernitana lo è”.
Cosa mi dici della tua avventura nel campionato di San Marino?
“Ho iniziato questa nuova avventura a San Marino e sono felice di continuare a giocare nonostante l’età. Altre situazioni che mi intrigavano non ce ne sono state, quindi ho preferito dirottarmi verso questa scelta. Non è facile abitando a Cesena fare chilometri ma è quello che amo fare ancora, giocare e non prendere altre strade. Ok sono vecchio – dice sorridendo – ma finché ho la possibilità di indossare le scarpette faccio sacrifici volentieri. In futuro? Più che allenare mi piacerebbe entrare a far parte di una società”.
Salernitana-Ascoli: che partita sarà?
“Stasera è una partita importante venendo da un risultato negativo. Bisogna far risultato pieno e lasciarsi l’episodio Benevento alle spalle. Non è facile perché l’Ascoli è sempre una squadra che lotta, lo dimostra ogni anno, ma la Salernitana, anche grazie alla spinta dei tifosi, può tornare alla vittoria. Sabato poi all’Arechi arriva il Verona e quella è una gara a sé e lo sappiamo tutti. Sarebbe importante sfruttare questa doppia casalinga. Anche se statisticamente non si vincono mai entrambe io sono fiducioso e spero in una doppia vittoria per prendere consapevolezza e continuare tutti uniti il prosieguo del campionato”.