La nostra esclusiva intervista a Kristian Pengwin, il tipster più famoso d’Italia.
Pengwin: “Volevo fare il giornalista sportivo”
Abbiamo intervistato Kristian Pengwin, il ragazzo che ha creato la figura del tipster in Italia. Tuttavia definire @ilpengwin solo come un tipster sarebbe riduttivo, Kristian, infatti, oltre ad essere molto attivo nel sociale è diventato un vero e proprio influencer. Il suo seguito su Instagram è di circa 505mila followers. Recentemente ha lanciato la sua nuova canzone “Vamos a bailar”, in occasione degli Europei di calcio, con cui ha raggiunto i 100mila iscritti su Youtube. Oltre ad aver introdotto in Italia il mercato dell’Exchange. Pengwin quindi è un: tipster, influencer, cantante, investitore, e tanto altro ancora…
Cosa ti ha portato a diventare “il Pengwin”?
«Ho cominciato il mio percorso di studi per fare il giornalista sportivo. Poi mi sono costruito questa figura nuova, diversa. Sui social mi racconto, ma racconto anche lo sport come lo vedo con i miei occhi, attraverso le quote, un po’ come un giornalista che usa la matematica».
Sei arrivato fino in televisione a dare i tuoi pronostici
«A 24 anni sono arrivato dove nessuno c’era stato prima. Mi sono affacciato a questo mondo con un argomento come il gioco, che è molto delicato. Ho voluto trasmettere la mia filosofia, dato che è il mio lavoro e ci dedico 24h al giorno. Gli altri non lo fanno come me e quindi non possono ottenere i miei stessi risultati. Dietro ad un pronostico c’è lavoro e conoscenza».
Quando ti chiedono che lavoro fai, cosa rispondi?
«Il mio lavoro è speculare sulle quote. Sui social è la parte divertente: andare allo stadio, le live reaction, le analisi, i pronostici, le multiple, ecc. rappresentano la parte per intrattenere le persone».
Hai giocato la vittoria del campionato dell’Inter, ma sei tifoso della Juventus
«Sono tifoso dell’Italia prima di tutto, ma anche tifoso della Juventus, tuttavia quando si tratta di lavoro, il tifo non conta. La Nazionale credo che agli Europei possa arrivare infondo, ma è difficile che vinca, dato che ci sono squadre meglio attrezzate. Sull’Inter c’è stato uno studio oggettivo, basato su diversi fattori, ho ritenuto il rapporto rischio-quota conveniente e l’ho preso».
Sei l’unico tipster a non avere gruppi vip
«Non chiederò mai soldi a chi ha trasformato la mia vita. Ho sempre puntato sull’intrattenimento. Sui social cerco di far divertire le persone attraverso quello che amo: raccontare il calcio. Mi sono conquistato la notorietà con i miei pronostici, ma questo non significa che non possa fare altro. Cerco di trasmettere motivazione, intrattenere e far vincere».
Da dove nasce il Pengwin?
«Ho intrapreso questa strada senza sapere dove andassi a finire. Ero un ragazzino rinchiuso a casa, con tanti altri problemi in famiglia, guardavo il calcio e l’unico modo per evadere era Facebook. Ho iniziato così, poi quando tutto va bene e fai quello che ti piace le cose vengono da sè».
Hai seguito il percorso della Salernitana?
«Non mi piace giocare la Serie B, è un campionato strano. Quest’anno l’ho seguita un po’ perchè sono su Sportitalia, ma comunque è raro che la giochi».
E poi sulla Salernitana…
«Credo che alla fine dietro alla società ci sarà sempre Lotito. Bisogna valutare che piani avrà questa società, e basterà aspettare il calciomercato. Se sarà costruita una squadra di livello o sarà lasciata così, andando incontro ad un percorso come quello del Crotone quest’anno. Secondo me a metà agosto si potrà dare un primo giudizio sulla stagione che farà la Salernitana».
Cosa ti aspetti dalla prossima Serie A?
«Sarà una Serie A molto divertente. Credo sia la prima volta che vengono cambiati così tanti allenatori. Sono curioso di vedere come si muoverà sul mercato la Juventus, con il ritorno di Allegri che avrà sicuramente delle pretese. Secondo me ci potrebbe essere un ritorno dei bianconeri»