Venezia e Salernitana tornano a sfidarsi al “Penzo” dopo l’emozionante gara vinta dai granata ai play-out. Ecco l’intervista al collega avversario, Alessandro Ragazzo.
Il collega avversario, Alessandro Ragazzo di Venezia
Dopo la sosta forzata di due settimane per le Nazionali, torna in campo la Salernitana. Il calendario propone la sfida del “Penzo” contro il Venezia. I granata sono reduci dal pareggio interno, in extremis, contro il Frosinone. Dopo 3 vittorie in altrettante gare in trasferta, la banda Ventura vuole proseguire il ruolino di marcia positivo lontano dalle mura amiche. L’ex allenatore del Torino, manco a dirlo, dovrà fronteggiare diverse assenze per infortunio. Ai lungodegenti Billong, Heurtaux, Mantovani e Akpa Akpro, vanno ad aggiungersi Cicerelli e Cerci, fermati da noie muscolari. La Salernitana inoltre, si troverà di fronte ad un Venezia, finora, mai vittorioso in casa e, di conseguenza, smanioso di regalare ai tifosi i primi 3 punti interni della stagione. Per sapere qualcosa in più su come arriveranno gli arancioneroverdi alla gara di domani, abbiamo posto alcuni quesiti al collega avversario Alessandro Ragazzo, giornalista de “La Nuova Venezia”. Ecco l’intervista a cura del nostro Lino Grimaldi Avino.
La nostra intervista ad Alessandro Ragazzo
Torna Venezia-Salernitana. Quali aspettative su sponda lagunare?
«Il Venezia arriva abbastanza bene a questa sfida. Dopo la sconfitta interna contro il Chievo, ha messo assieme quattro risultati ultili consecutivi, con in mezzo il pareggio di Frosinone e la vittoria sul campo dell’Entella. Manca la vittoria in casa, e tutti sperano che possa arrivare già sabato».
Il precedente del play-out fa ancora male?
«Non credo, anche perché la vicenda è finita bene per entrambe. Inoltre, il Venezia di quest’anno è cambiato molto rispetto a quello di giugno scorso. Oltre al cambio di allenatore e di direttore sportivo, sono arrivati tanti nuovi calciatori. Sarà una partita nuova di zecca, senza l’assillo dello spareggio per non retrocedere. Adesso siamo solo all’inizio. Comunque vada, ci sarà tempo e modo per rimediare per entrambe».
Che squadra sta crescendo?
«Un Venezia totalmente diverso dallo scorso anno. Ora, ad esempio. gioca con un trequartista come Aramu. In mezzo al campo ha trovato due validi giocatori come Fiordilino e Vacca. La difesa è nuova, ma sta reggendo bene con un Modolo in versione leader. Poi, dopo Audero e Vicario, ha trovato un altro portiere affidabile come Lezzerini».
Da Venezia, che opinione ti sei fatto della Salernitana di Ventura?
«Il presidente Lotito ha deciso di puntare su un allenatore esperto, reduce dalla brutta esperienza dell’eliminazione con l’Italia da Russia 2018. La Salernitana è una buona squadra che può lottare per i vertici della Serie B, come dimostra l’attuale classifica. Ha una piazza sempre piena di entusiasmo ed esigente, che merita la Serie A».
Il Venezia non è partito benissimo, ma la qualità non manca.
«Non credo che il Venezia sia partito così male. Classifica alla mano, è più vicino alla zona play-off che a quella playo-ut, anche se fare discorsi del genere dopo sette partite non ha senso. In trasferta è imbattuto dopo aver giocato in campi difficili come Frosinone e Chiavari. Nonostante Il Venezia sia una squadra praticamente nuova rispetto a quattro mesi fa, il tecnico Dionisi è già riuscito a darle una identità. Le ambizioni del presidente Tacopina restano alte, ossia la Serie A. Credo che, obiettivamente, sia una formazione in grado di fare un buon campionato e di salvarsi bene. Nel calcio non si sa mai, ma le favorite per la promozione sono e restano altre».
Chi toglieresti alla Salernitana?
«In questo momento mi sento di dire Kiyine, perché sta facendo bene ed ha già tre gol all’attivo. Possiede dinamismo ed è pericoloso negli inserimenti. Senza dubbio, domani pomeriggio, gli occhi saranno puntati su di lui».