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Il collega spezzino Armando Napoletano: “André Anderson è un fenomeno”

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Armando Napoletano dalle colonne di TuttoSport

Per la nostra rubrica Intervista all’avversario abbiamo contattato, a freddo, il collega avversario Armando Napoletano di TuttoSport e del Secolo XIX, per capire cosa ne pensa del match dell’Arechi che ha visto uscire lo Spezia sconfitto contro la Salernitana, seppur non demeritando.

Ciao… collega! Salernitana-Spezia è già agli archivi. Ai punti avrebbe meritato la squadra ospite. Può essere un buon punto di partenza questo per i liguri?

“Piuttosto un déjà-vu. Lo Spezia ha patito la medesima sconfitta di Venezia, così come a Cremona. Osi come a Verona ed in casa con Pescara. Gioca benino ma non fa punto. Una debolezza evidente di una squadra che in avanti nostra di essere molla e poco incisiva , senza concretizzare la mole di gioco”.

Le decisioni estive della Lega stanno rischiando di falsare il campionato. Alla fine tutte osserveranno il turno di riposo ma le condizioni atletiche saranno diverse di settimana in settimana, e la gara dell’Arechi ne è stata prova. Che idea ti sei fatto?

“Le 19 squadre che hanno creato il format del campionato avevano un obiettivo preciso: avere circa 700 mila euro di contributi in media in più. Molte di queste sono andate in autogestione con presidenti che non immettono più denaro nei club. Altro interesse era quella di cedere diritti a DAZN e di limitare il paracadute per le retrocesse. Il risvolto era creare un campionato che sarà anomalo specie in fondo. Se passa la linea delle tre retrocessioni sarà un pasticcio ulteriore, perché si creerà per la prima volta a fine campionato una zona grigia con squadre che poco avranno da dire al campionato già in primavera. I play-out e play-off coinvolgevano, invece, tutte. Ripeto ai club non interessa la programmazione ma solo aumentare i contributi”. 

Con la vittoria, più che sudata, del Palermo sul Pescara, i rosanero sono balzati in testa alla classifica nel campionato più equilibrato degli ultimi anni. Può essere la svolta che consacra i padroni della B o è ancora troppo presto per gli uomini di Stellone?

“L’organico di Stellone è il primo della B, solo i problemi societari potrebbero diventare una turbativa per lo staff. Il Palermo ha tutto per essere la leader del torneo. Ci sarebbe riuscito anche Tedino. Ecco, magari preoccupiamoci che in un torneo a 19 squadre in cui, a novembre, sono già saltate 9 panchine”. 

Che idea ti sei fatto di questa Serie B?

“Il format è anomalo, e sarà da verificare in primavera senza play-out, arbitri con ricambio difficile. Il torneo a 19 avrà una cartina al tornasole alla fine e non credo sarà positiva. Tranne Palermo, almeno 10 squadre possono salire. I play-off saranno una vera sfida spareggio”.

Sarebbe delittuoso giudicare la Salernitana di sabato eppure questa gara ci dice che i granata hanno un’ottima difesa. Qual è la tua opinione?

“La classifica all’inglese pone la squadra di Colantuono in alto, se recupera alcuni pezzi diventa protagonista. Salerno può sognare i play-off perché sa soffrire ed ha attaccanti pratici. Colantuono poi deve credere di più in André Anderson, un grandissimo talento, un fenomeno. Perda una serata a vedere i video del ragazzo e rischi qualcosa nel buttarlo dentro”.

E lo Spezia? Quale sarà il suo campionato? La partita dell’Arechi ci parla di uno Spezia che saprà dire la sua nel corso del torneo.

“La squadra è stata costruita tardi con il nodo Galabinov, gioca con due esterni a piede invertito che non vanno in fascia ma verso l’interno. Pochi cross per una torre in mezzo. Il bulgaro si sta adattando ad un gioco che lo vede arretrare fino alla sua metà campo. La difesa è da rivedere e ristrutturare. Marino però sta facendo buon lavoro diverte anche quando perde. L squadra un gioco lo ha, deve solo trovate la quadratura. Una squadra che può fare tutto: diventare protagonista come perdersi in un bicchiere d’acqua. Ed a gennaio una società assente sembra non prevedere rivoluzioni sul mercato. Tenere la B rappresenta un obiettivo ma potrebbe fare molto di più”.

Grazie Armando e in bocca a lupo!

“Grazie e altrettanto!”.

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Lino Grimaldi Avino
Lino Grimaldi Avino
Lino Grimaldi Avino, giornalista, editore e scrittore. Ha lavorato presso Cronache di Salerno, TuttoSalernitana, Granatissimi ed è direttore di SalernoSport24. Alla radio ha lavorato presso Radio Alfa, e attualmente conduce due programmi sportivi a RCS75 - Radio Castelluccio, Destinazione Sport e Destinazione Arechi. Ha pubblicato due libri: Angusti Corridoi (2012) con la casa editrice Ripostes, e La vita allo specchio - Introspettiva (2020) con la Saggese Editori, con prefazione dello scrittore Amleto de Silva.

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