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Di Vicino: “Il granata ha sempre avuto un sapore particolare”

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Di Vicino: “Ho un legame speciale con Salerno”

L’incontro tra Lecce e Salernitana è l’occasione buona per ricordare i tanti volti che hanno indossato le due maglie. Giorgio Di Vicino, ai quali i tifosi granata sono molto legati, è uno di questi. Una delle facce più belle del passato della Salernitana, fatto sì di tante sofferenze ma legato anche a giocate fantastiche come quelle che Di Vicino ha lasciato in quello che è il stadio, l’Arechi. E domani che proprio i salentini incontrano i granata, ne abbiamo approfittato per contattarlo, oggi che lui ha appeso gli scarpini e fa l’allenatore nel settore giovanile del Napoli, e chiedergli come.

Ciao Giorgio. Allora, dicci com’è fare l’allenatore?

“Il campo mi manca ancora tanto ma mi sto calando in una realtà nuova e che, devo dire, mi piace. Vedremo poi cosa fare in futuro, per il momento ho il patentino UEFA B, e allenare i ragazzini mi sta piacendo”.

Nella tua carriera tante maglie, però il granata per te è qualcosa di particolare…

“Ho un legame speciale con Salerno. Arrivai poco più che ventenne. Ho conosciuto tanti amici lì. Per me il granata ha sempre avuto un sapore particolare, è stato molto importante per me, come uomo e per la mia carriera professionistica”.

Questo è il campionato del centenario. A Salerno ci sono grosse aspettative, verrai a sostenere anche tu la Salernitana da tifoso?

“Impegni permettendo, spero di venire presto a Salerno. Mi manca e vorrei tifare per quei colori che mi hanno dato tanto. Ogni anno spero che sia il campionato giusto perché si riesca a fare qualcosa di più”.

Dicevamo, tante maglie e anche una parentesi a Lecce, proprio da Salerno, prima di rientrare a quella che si può considerare una seconda casa per te. Come ti trovasti a Lecce?

“Ero a Salerno già nel 2001. Dopo andai a Lecce in prestito. Il mister a Salerno era Zeman, a Lecce conobbi Delio Rossi, e per me fu subito molto semplice poiché, all’epoca, il gioco dei due allenatori era simile. Mi trovai molto bene, poi è chiaro che quando si vince va tutto bene, quell’anno fummo promossi in Serie A”. 

Parliamo prima della squadra di casa. Che impressione ti ha fatto la squadra salentina a Benevento?

“Non ho seguito la partita ma dagli highlights e dai commenti successivi, mi sembra che sia una squadra  già ad un buon punto. Certo è che in questo periodo dell’anno tutte le squadre non sono ancora entrate in condizione”.

La 1ª giornata del campionato dello scorso anno fu ricca di gol, ed è stato un torneo ricco di segnature. Quest’anno, invece?

“Questo campionato è iniziato diversamente. Come dicevo le squadre devono ancora entrare in condizione, credo però che quest’anno prevarrà un grande equilibrio e, pian piano, usciranno fuori squadre come il Palermo, attrezzate per vincere il campionato”.

E la Salernitana? Troppo presto per giudicare l’operato di Colantuono. Chi secondo te potrebbe trascinatore la squadra?

“Mi auguro prima di tutto che si riesca a centrare gli obiettivi prefissati dalla società. Una squadra ha bisogno di un leader! Servono gli attaccanti come servono i calciatori che diano geometrie al gioco. Poi però, quando tutto questo c’è, servono i calciatori con gli attributi, di quelli con esperienza e quel po’ di carisma per tenere unito il gruppo, lo spogliatoio. Io punto sul capitano: Raffaele Schiavi!”.

Ci lasci con un saluto ai tifosi?

“Un grande saluto un abbraccio a tutti i tifosi granata che meritano tanto, meritano di più della Serie B!”.

Grazie Giorgio, a presto!
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Lino Grimaldi Avino
Lino Grimaldi Avino
Lino Grimaldi Avino, giornalista, editore e scrittore. Ha lavorato presso Cronache di Salerno, TuttoSalernitana, Granatissimi ed è direttore di SalernoSport24. Alla radio ha lavorato presso Radio Alfa, e attualmente conduce due programmi sportivi a RCS75 - Radio Castelluccio, Destinazione Sport e Destinazione Arechi. Ha pubblicato due libri: Angusti Corridoi (2012) con la casa editrice Ripostes, e La vita allo specchio - Introspettiva (2020) con la Saggese Editori, con prefazione dello scrittore Amleto de Silva.

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