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Evans Soligo: “La speranza è che la Salernitana sia sempre protagonista”

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Ogni qualvolta la Salernitana incrocia i tacchetti con la serenissima è una buona occasione per chiamare l’ormai amico Evans Soligo. È così che anche questa volta l’ex capitano e centrocampista di ambedue le squadre non si è sottratto alle nostre domande.

Evans Soligo: “Oggi ci sono sensazioni migliori”

Sotto la maglia… un’altra maglia, quella di fianco al cuore. Evans Soligo ha scelto di concludere la sua vita calcistica con la maglia arancioneroverde. Lui, veneto di Marghera, e dunque venezian a tutti gli effetti. La chiusura di un cerchio, da Venezia a Venezia. E in mezzo vent’anni a tirar calci ad un pallone e a trascinar moglie e figli su e giù per lo stivale, da Ferrara a Palermo. Di questi un quarto passati a Salerno, dove ha costruito un’altra vita, fatta di cori, amici… colori negli occhi e una fascia da capitano stretta al braccio.

Dopo due settimana di pausa, si riprende. Come sta messo il tuo Venezia?

«Finalmente si torna in campo per i 3 punti. La sosta, penso, ha dato ancora più consapevolezza e coraggio visto il risultato ottenuto, in amichevole, al “Dacia Arena” contro l’Udinese. Si sa che il cammino esterno della Salernitana è stato perfetto. Noi, invece, inseguiamo la prima vittoria casalinga. Sarà una bella partita».

Quattro mesi dopo ancora Venezia e Salernitana. Che sensazioni hai?

«Adesso le sensazioni sono migliori. Questo perché in palio ci sono solo i punti da poter aggiungere in classifica e non il mantenimento di una categoria. In caso di risultato, dell’una o dell’altra, non positivo si ha tutto il tempo per recuperare quindi è molto meno determinante di qualche mese fa».

I granata stanno compiendo un gran campionato. Ti aspettavi una risposta simile dopo la salvezza giunta solo dopo i rigori del Penzo?

«La speranza che la Salernitana sia protagonista in campionato ce l’ho sempre, di conseguenza le aspettative erano queste. La sofferenza e la paura dell’anno scorso possono contribuire quest’anno nel dare quella spinta in più per essere più spregiudicati. La voglia di rivincita poi rende molto più determinati, un aspetto importantissimo per raggiungere grandi obiettivi. La rosa giovane ed un allenatore esperto come Ventura possono essere un mix di valore».

Il Venezia ha grandi valori in rosa, forse qualcosa di più ci si aspettava?

«Il Venezia sta facendo un buon campionato e penso che i punti che mancano non siano tanto per demerito ma per episodi andati storti. Le prestazioni ci sono sempre anche in casa quando, purtroppo, abbiamo raccolto meno di quanto ci si meritava».

Chi temi di più della Salernitana?

«Da temere della Salernitana penso sia l’organizzazione di gioco che ha. Se devo fare un nome chiamo in causa Djuric. È un giocatore difficile da marcare, vista la sua stazza fisica, bravo nel proteggere palla e quindi a far salire la squadra».

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Lino Grimaldi Avino
Lino Grimaldi Avino
Lino Grimaldi Avino, giornalista, editore e scrittore. Ha lavorato presso Le Cronache, TuttoSalernitana, Granatissimi e SalernoinWeb ed è direttore di SalernoSport24. Alla radio ha lavorato presso Radio Alfa e RCS75 e attualmente è corrispondete di Radio Punto Nuovo per lo Sport salernitano. Ha pubblicato due libri: Angusti Corridoi (2012) con la casa editrice Ripostes, e La vita allo specchio - Introspettiva (2020) con la Saggese Editori, con prefazione dello scrittore Amleto de Silva.
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