Tedesco: “Lotito deve decidere cosa fare”
C’è un cuore granata che batte in Giacomo Tedesco. Lui, con il fratello Giovanni, era un motore instancabile del centrocampo di Delio Rossi; per anni ha disegnato parole impossibili nell’arena dell’Arechi divenendone per merito professionale ed umano uno dei beniamini della Curva Sud Siberiano. Più del granata nel suo sangue può esserci solo il rosanero della sua città, Palermo e venerdì sera saranno proprio Salernitana e Palermo a chiudere il campionato 2017-2018 nel principe degli stadi. Noi di SalernoSport24 apriamo questa intensa settimana d’interviste per l’ultimo match di campionato proprio con Giacomo Tedesco.
Ciao Giacomo. Come stai?
“Ciao. Molto bene, grazie!”.
Abbiamo dato un’occhiata alla Scuola Calcio ASD Sport Village, c’è da che esserne fieri, vero?
“Proprio ora sto per entrare in campo con i ragazzi. Sì, stiamo facendo un bel lavoro con una collaborazione importante con la Roma. Ogni anno stiamo riuscendo a valorizzare il lavoro fatto riuscendo a portare i ragazzi a confrontarsi in club importanti. Proprio di recente due ragazzi hanno fatto lo stage con l’Empoli”.
Qualche evento da promuovere per i ragazzi?
“Come ogni anno luglio e agosto saranno mesi nei quali faremo degli stage mirati volti al miglioramento tecnico dei ragazzi. Non ci fermiamo mai”.
Obiettivi dal punto vista professionale?
“La mia esperienza come allenatore si è fermata a Reggio Calabria purtroppo. E’ stato un peccato che da allora non ci sia stata alcuna chiamata dopo aver salvato la Reggina dalla retrocessione vincendo le ultime partite del campionato e i play-out contro il Messina. Per me rappresenta un rammarico ma la vita va avanti e oggi sono concentrato sui miei ragazzi”.
A distanza di certo non riuscirai a seguire la diatriba che si è innescata tra parte della tifoseria granata e Lotito. I tifosi vorrebbero poter sognare la Serie A, dall’altra parte Lotito – essendo già proprietario della Lazio – ai fatti non può avere due club nella medesima categoria. Tu che conosci la piazza, cosa ne pensi? I tifosi dovrebbero davvero accontentarsi di abulici campionati cadetti?
“Seguo sempre la Salernitana, anche in famiglia viviamo il tifo come… un derby: i miei figli sono nati uno a Salerno e l’altro a Palermo, quindi uno ha il cuore granata, l’altro rosanero. I tifosi della Salernitana meritano la Serie A, su questo non c’è dubbio ma Lotito deve decidere cosa fare, se passare la mano o tenersi quindi la contestazione”.
Cosa pensi delle squadre b?
“Sarebbe opportuno e potrebbe essere la svolta del calcio italiano così come avviene all’estero, facendo delle squadre di under 23. A quel punto però dovrebbero trattarsi di club ex novo, senza tifoserie, volti alla valorizzazione dei giovani”.
Un po’ di amarcord: il momento più intenso che hai vissuto quando vestivi il granata.
“Sicuramente l’anno della promozione. Proprio di recente ho visto un articolo sul ventennio dalla partita con il Venezia, un’emozione unica. Poi certamente il gol alla Lazio diviso tra me e Di Vaio che segnò la prima vittoria in campionato…”.
Venerdì come sarà diviso il tuo cuore?
“Da questo punto di vista il mio cuore è diviso a tre: Palermo, la mia città, poi la Salernitana e, infine la Reggina che mi ha dato continuità in Serie A”.
